Ancora scontri e repressione nella lotta dei minatori spagnoli contro i tagli del governo Rajoy. Uno dei minatori arrestati oggi stato picchiato così selvaggiamente dai corpi speciali della Guardia Civil che è stato ricoverato in gravi condizioni all’Ospedale Universitario Centrale delle Asturie. Il lavoratore è stato ferito nella località di Olloniego, quando la Polizia in assetto antisommossa è intervenuta contro i lavoratori che intorno alle sette del mattino bloccavano con una barricata incendiata l’autostrada A-66 all’altezza dei tunnel di El Padrun. Dopo averli picchiati i poliziotti hanno arrestato tre minatori. Ma poi uno di loro è stato nuovamente pestato dai poliziotti, dopo l’arresto, ed è stato poi ricoverato in ospedale in prognosi riservata.
I minatori oggi hanno anche interrotto la circolazione sull’autostrada ‘Y’ all’altezza di Lugo de Llanera causando code chilometriche anche se per solo un quarto d’ora.
Blocchi e barricate anche sulla AS-15 all’altezz de La Doriga e sulla N-634 all’altezza di Cornellana.
Intanto i cinque manifestanti arrestati durante gli scontri di venerdì vicino alla miniera di Santiago (ad Aller) sono stati rimessi in libertà oggi dal tribunale di Pola de Lena. Contro di loro il giudice ha emesso una denuncia per disordini e attentato all’autorità (resistenza). I cinque hanno ammesso di aver partecipato alla manifestazione ma affermano di non aver preso parte ai duri scontri tra minatori e agenti in tenuta antisommossa. Solo uno di loro è un minatore, gli altri sono un pensionato, uno studente, un operaio metalmeccanico e un dipendente pubblico. Uno degli accusati ha denunciato di essere stato arrestato dalla Guardia Civil mentre ritornava a casa, lontano da dove si erano svolti i fatti.
Centinaia di altri lavoratori e familiari e attivisti sindacali sono arrivati questa mattina nella località asturiana di Pola per sostenere gli accusati, e per tutta la mattinata la tensione è stata alta.
Gli scontri di venerdì alla miniera di Santiago sono stati tra i più violenti delle ultime settimane di lotta contro le decurtazioni del governo all’industria mineraria spagnola. Un testimone ha raccontato che uno dei responsabili della miniera è stato aggredito dai lavoratori che stavano realizzando i picchetti davanti all’ingresso. E che ad un certo punto i minatori si erano impossessati dei pozzi fino all’inizio delle violentissime cariche degli agenti che hanno obbligato molti manifestanti a rifugiarsi nei tunnel. Molti di loro sono riusciti poi a sfuggire all’arresto scappando dal pozzo ‘San Antonio’, che comunica direttamente con il centro abitato di Santiago.
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