La prima vittima della guerra è la verità, si sa. Ma da circa 30 anni a questa parte la concentrazione di fuoco dei media mainstream è diventata tale che resistere all’influsso delle bugie dii guerra sembra diventato impossibile. Una volta che qualcuno è stato costruito come “nemico pubblico” tutto può essergli addebitato. E quando anche si viene a sapere – da fonti scientifiche ufficiali, in qualche misura ancora “neutre” rispetto alla bassa cucnina dell’informazione pilotata – non sembra necessario scusarsi o almeno smettere di mentire.
Sulla Siria e il regime di Assad, del resto, si era arrivati a un passo dal bombardamento. Poi non se n’è fatto niente, e i democratici di casa nostra si devono esser chiesti distrattamente “chissà perché?”, dandosi poi la solita risposta: “machissenefrega”. Dev’essere per questo che domenica sera Luciana Littizzetto, prima di maledire come una belinata mostruosa il passaggio delle armi chimiche consegnate – ma non usate – da Assad nel porto italiano di Gioia Tauro, si è esibita nel solito soliloquio “sull’uso dei gas da parte di Assad”. Evidentemente o non legge i giornali, o omette di ricordare quel che costa fatica correggere nella testa.
Ecco a voi da Il Fatto Quotidiano, che certo non fa parte dell’inesistente schiera dei giornali “benevoli” con il governo siriano.
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Adesso sappiamo, oltre ogni dubbio (ce lo conferma il Massachusetts Institute of Technology), che la Cia ha mentito e che il bombardamento di armi chimiche sulla periferia di Damasco, il 21 agosto 2013, fu compiuto dai mercenari che combattono contro Bashar al-Assad. Ci furono oltre mille morti, dissero. Mentivano, ma è il loro mestiere. Non è stato un errore.
Per settimane tutti i giornali e tutti i telegiornali italiani dissero, nei titoli, nei testi, nei commenti, come se fosse ovvio, che “il dittatore sanguinario Assad” gasava, massacrava i propri cittadini. Verifiche? Nessuna. Bastava copiare quello che diceva Obama.
Adesso dovrebbero essere obbligati a smentire, ma non smentiscono. Dovrebbero licenziare i giornalisti bugiardi e incompetenti (unico licenziamento che noi saremmo disposti ad applaudire). Ma non licenziano. I direttori di quei giornali e telegiornali dovrebbero apparire in video, o in prima pagina, scusandosi per i propri “errori” e orrori. Ma fanno finta di non ricordarsi niente.
Eppure non fu cosa da poco. Arrivammo a un passo dal bombardamento di Damasco da parte delle forze americane e della Nato, per punire il “gasatore”. Loro tacciono, ma noi tiriamo le somme.
Stiamo tutti molto attenti: una masnada di delinquenti (o di irresponsabili) ha in mano i principali canali di informazione dell’Occidente. Adesso abbiamo la prova che avremmo potuto essere trascinati in guerra da costoro.
E sappiamo anche che è già avvenuto ripetutamente. Sono armati. Bisogna togliere loro le armi della menzogna di cui dispongono.
da Il Fatto Quotidiano
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