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Le mani di Erdogan sui servizi segreti, rimossi altri 1000 poliziotti

Dopo la stretta su internet e la legge che prevede la nomina politica dei membri del Csm turco, ora il premier Recep Tayyip Erdogan vuole l’approvazione rapida di un nuovo provvedimento che concede poteri speciali al Mit, i servizi segreti turchi, e lo ponga sotto il controllo diretto del primo ministro. E’ l’ennesimo attacco al principio della separazione dei poteri, secondo l’opposizione, che denuncia da mesi una svolta autoritaria nell’operato del governo lberal-islamista. “La Turchia si sta trasformando rapidamente in un regime dittatoriale, gli emendamenti alla legge sul Mit sono un altro passo in questa direzione” ha dichiarato ieri Kemal Kilicdaroglu, segretario del principale partito d’opposizione, i nazionalisti e laicisti del Partito repubblicano del popolo (Chp, centrosinistra).

Gli 007 turchi potranno richiedere a istituzioni pubbliche e banche qualsiasi tipo di informazione, intercettare i cittadini sia in Turchia che all’estero e ottenere documenti riservati dai Tribunali, inoltre, i giudici non potranno aprire indagini contro agenti del Mit per atti commessi “mentre erano in servizio”, e la nuova legge prevede l’inasprimento delle pene per giornalisti ed editori che pubblichino documenti secretati. Il controllo dei servizi segreti passa, inoltre, nelle mani del Primo ministro che presiederà l’Organismo nazionale di coordinamento dell’intelligence (Mikk) e saranno tenuti ad eseguire qualsiasi incarico l’Esecutivo gli assegnerà.
Sono queste le più importanti modifiche introdotte dalla nuova legge secondo quanto riporta il quotidiano di sinistra Radikal, norme che il parlamento approverà in tempi brevi prima della pausa per le elezioni amministrative del 30 marzo. La commissione Affari interni ha iniziato oggi la discussione sul testo che dovrebbe essere approvato alla fine della prossima settimana.

Su un altro fronte, il ministro degli Interni turco ha annunciato la rimozione di altri 1000 ufficiali di polizia, che si sommano ad altre migliaia di digenti e agenti rimossi, destituiti o trasferiti nel tentativo da parte del governo di evitare che l’inchiesta per corruzione sfociata a dicembre in arresti eccellenti travolga l’esecutivo. Delle decine di esponenti politici, imprenditori, palazzinari, funzionari statali e di banca arrestati nella retata anti-corruzione del 17 dicembre solo 3 rimangono attualmente in carcere.

Intanto l’Akp accelera anche il rafforzamento del proprio esercito. Ankara ha concluso poche ore fa un accordo con la multinazionale Sikorsky (gruppo United Technologies) per l’acquisto di 109 elicotteri per un valore complessivo di 3,5 miliardi di dollari. “Abbiamo finalizzato – ha annunciato Recep Tayyip Erdogan – un accordo oggi per acquistare per 3,5 miliardi di dollari degli elicotteri multi-ruolo”. La società elicotteristica statunitense, che fornira’ il T-70 – versione turca del suo S-70 Blackhawk – ha sconfitto nella gara la concorrente AgustaWestland che proponeva l’AW149. Questi 109 elicotteri sono il primo lotto di una commessa che, secondo molti analisti, potrebbe arrivare a 600 elicotteri per un valore di oltre 20 miliardi di dollari.

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