Un immigrato guineano, Mamadou Ba, picchiato e minacciato dai neonazisti di Alba Dorata in Grecia – ma anche intimidito dalla polizia, secondo quanto ha denunciato – ha ricevuto asilo politico in Belgio, nonostante avesse già lo status di rifugiato in Grecia.
È il primo caso del genere in Europa, secondo quanto riferisce il sito di Euronews.
Parlando con l’emittente pan-europea, Ba racconta di essere stato accerchiato ad Atene da picchiatori di Alba Dorata, il partito neonazista che alle elezioni europee ha preso oltre il 9 per cento dei voti. Colpito alla testa con una spranga è caduto a terra privo di sensi. «La gente mi passava accanto, e nessuno si è fermato, nessuno. – dice – Dopo 40 minuti, mi sono alzato e ho fermato un taxi. Ero coperto di sangue, e la prima cosa che mi ha chiesto il tassista è stata: ‘Hai i soldi?’».
Quarant’anni, giunto in Grecia nel 2006, Ba ha trovato un lavoro ed è diventato un attivista nella comunità africana. Ma la sua vita è diventata molto più difficile a partire dal 2010, quando Alba Dorata ha iniziato ad aumentare i suoi consensi. Da quando ha denunciato l’aggressione è diventato un bersaglio di intimidazioni da parte dei neonazisti, che gli attaccavano messaggi minacciosi sulla porta di casa. E così ha deciso di non andare alla polizia, che in passato lo aveva fermato, spogliato, ammanettato, filmato e fotografato e alla fine gli aveva chiesto: «Parlerai di nuovo con i media?», in riferimento a sue dichiarazioni pubbliche proprio sul comportamento della polizia greca.
Dopo l’omicidio del rapper antifascista Pavlos Fyssas da parte di un militante di Alba Dorata, lo scorso anno, i colleghi del movimento antifascista hanno consigliato a Ba di lasciare il Paese. Così è andato in Belgio, e cinque mesi dopo aver presentato domanda, gli è stato concesso l’asilo politico.
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