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Pioggia di bombe su Gaza, è strage

I palestinesi uccisi nei giorni scorsi dopo il rapimento da parte di sconosciuti di tre giovani coloni ebrei e poi dopo il ritrovamento dei loro cadaveri non bastano ad Israele. Che dopo gli omicidi dei giorni scorsi ha lanciato oggi una massiccia campagna di bombardamenti contro la Striscia di Gaza, che da parecchie ore si trova sotto il fuoco dei caccia e dei cannoni. 

Tel Aviv ha dato il via durante la notte alla cosiddetta operazione “Bordo protettivo” (“Scogliera forte”, in arabo ed in ebraico), a Gaza i raid dell’aviazione israeliana non si contano e fonti mediche palestinesi parlano già di 18 morti e di parecchie decine di feriti. Sono almeno un centinaio gli obiettivi – militari ma anche civili – presi di mira finora dall’esercito israeliano dal cielo e dal mare.

A Khan Yunis, a sud di Gaza è stata bombardata una casa uccidendo 7 o addirittura 10 persone, tra le macerie anche molte donne e bambini. Bombardamenti massicci anche a Gaza City dove sono stati uccisi quattro palestinesi, che si trovavano all’interno di un’automobile nella centrale via al-Wahda. «Almeno due persone sono state uccise e diverse altre ferite in un raid aereo a Shejaiya, ad est di Gaza City» affermano fonti palestinesi citate dalla France Presse. Secondo fonti militari, quattro palestinesi armati sarebbero invece stati uccisi mentre tentavano di passare il confine tra Gaza e Israele, nei pressi della spiaggia di Kibbutz Zikim.
Come se non bastasse la mobilitazione di 40 mila riservisti dell’esercito di Tel Aviv e alcune dichiarazioni del primo ministro Netanyahu lasciano pensare che Israele voglia invadere la Striscia via terra. «L’offensiva terrestre è sul tavolo e le istruzioni del premier sono prepararsi ad una profonda, lunga, continua e forte campagna a Gaza», ha detto il premier dopo un incontro con il ministro della Difesa, Moshe Yàalon, il capo di Stato maggiore della Difesa, Benny Gantz, e il direttore dello Shin Bet (l’agenzia d’intelligence interna), Yoram Cohen.
Mentre a Tel Aviv sono risuonate le sirene d’allarme nella mattinata una ventina di razzi rudimentali sono stati lanciati dalla resistenza palestinese verso città del Neghev, fra cui Ashqelon. Più a nord, ad Ashdod, le batterie Iron Dome hanno intercettato quattro razzi Grad.

“Il massacro di Khan Yunis contro le donne e i bambini è un crimine di guerra. Di conseguenza tutti gli israeliani sono divenuti un obiettivo legittimo della resistenza” ha dichiarato oggi il portavoce di Hamas, Sami Abuzuhri.
Da parte sua il presidente palestinese Abu Mazen ha chiesto a Israele di mettere fine “immediatamente” alla sua offensiva militare nella Striscia di Gaza ed ha fatto appello alla cosiddetta comunità internazionale anziché eserciti ogni forma possibile di dissuasione nei confronti di Netanyahu.

Le ultime notizie da Nena News

Washington, tanto prodiga di appelli alla calma nei giorni scorsi, da’ ora il suo assenso all’operazione militare israeliana: “Condanniamo con forza – ha dichiarato il portavoce della Casa Bianca Josh Earnest in conferenza stampa – il continuo lancio di razzi all’interno di Israele e gli obiettivi civili deliberatamente presi di mira da parte delle organizzazioni terroristiche a Gaza. Nessun paese può accettare il lancio di razzi rivolto a civili e sosteniamo il diritto di Israele a difendersi da questi attacchi feroci”.

AGGIORNAMENTO ORE 20.30 – GANTZ: OPERAZIONE VA AVANTI FINO A VITTORIA FINALE

Dopo aver richiamato almeno 40 mila riservisti, Israele si prepara a colpire la Striscia di Gaza con tutta la forza che ha. “Hamas – ha appena dichiarato il capo di stato maggiore dell’esercito israeliano Benny Gantz – ha optato per la degenerazione [della situazione] e a esso si sono unite altre organizzazioni: ora mobiliteremo tutte le nostre forze per tutto il tempo cHe ci vorrà e in tutti i diversi livelli che ci saranno richiesti per poter raggiungere quella che noi consideriamo una vittoria”.

AGGIORNAMENTO ORE 20 – HAMAS PONE LE CONDIZIONI. A GERUSALEMME APERTI I RIFUGI

Il comune di Gerusalemme ha cominciato ad aprire i suoi rifugi antiaerei pubblici e ha allertato i cittadini perché comincino a preparare i loro rifugi privati in previsione di possibili razzi provenienti da Gaza. Intanto suonano le sirene di allarme a Tel Aviv.

Il messaggio televisivo del portavoce dell’ala militare di Hamas alle autorità israeliane: “Non sognate di stare tranquilli senza rispondere alle seguenti richieste: fine dell’aggressione contro Gerusalemme e la Cisgiordania; fine dell’aggressione contro la Striscia di Gaza; liberazione dei prigionieri della scambio con Shalit che sono stati nuovamente arrestati”.

AGGIORNAMENTO ore 19.30 – NETANYAHU: “HO ORDINATO SIGNIFICATIVO INCREMENTO DELLE ATTIVITA’ MILITARI”

Mentre il ministro della Difesa israeliano Ya’alon annunciava che l’operazione militare non terminerà fino a che nessun missile partirà da Gaza, il premier Netanyahu affermava di aver ordinato il significativo incremento delle attività militari”.

truppe

AGGIORNAMENTO ore 20.45 – STATI UNITI: “ISRAELE HA DIRITTO DI DIFENDERSI DA ATTACCHI FEROCI”

Washington, tanto prodiga di appelli alla calma nei giorni scorsi, da’ ora il suo assenso all’operazione militare israeliana: “Condanniamo con forza – ha dichiarato il portavoce della Casa Bianca Josh Earnest in conferenza stampa – il continuo lancio di razzi all’interno di Israele e gli obiettivi civili deliberatamente presi di mira da parte delle organizzazioni terroristiche a Gaza. Nessun paese può accettare il lancio di razzi rivolto a civili e sosteniamo il diritto di Israele a difendersi da questi attacchi feroci”.

AGGIORNAMENTO ORE 20.30 – GANTZ: OPERAZIONE VA AVANTI FINO A VITTORIA FINALE

Dopo aver richiamato almeno 40 mila riservisti, Israele si prepara a colpire la Striscia di Gaza con tutta la forza che ha. “Hamas – ha appena dichiarato il capo di stato maggiore dell’esercito israeliano Benny Gantz – ha optato per la degenerazione [della situazione] e a esso si sono unite altre organizzazioni: ora mobiliteremo tutte le nostre forze per tutto il tempo cHe ci vorrà e in tutti i diversi livelli che ci saranno richiesti per poter raggiungere quella che noi consideriamo una vittoria”.

AGGIORNAMENTO ORE 20 – HAMAS PONE LE CONDIZIONI. A GERUSALEMME APERTI I RIFUGI

Il comune di Gerusalemme ha cominciato ad aprire i suoi rifugi antiaerei pubblici e ha allertato i cittadini perché comincino a preparare i loro rifugi privati in previsione di possibili razzi provenienti da Gaza. Intanto suonano le sirene di allarme a Tel Aviv.

Il messaggio televisivo del portavoce dell’ala militare di Hamas alle autorità israeliane: “Non sognate di stare tranquilli senza rispondere alle seguenti richieste: fine dell’aggressione contro Gerusalemme e la Cisgiordania; fine dell’aggressione contro la Striscia di Gaza; liberazione dei prigionieri della scambio con Shalit che sono stati nuovamente arrestati”.

AGGIORNAMENTO ore 19.30 – NETANYAHU: “HO ORDINATO SIGNIFICATIVO INCREMENTO DELLE ATTIVITA’ MILITARI”

Mentre il ministro della Difesa israeliano Ya’alon annunciava che l’operazione militare non terminerà fino a che nessun missile partirà da Gaza, il premier Netanyahu affermava di aver ordinato il significativo incremento delle attività militari”.

AGGIORNAMENTO ore 19 – QUATTRO PALESTINESI UCCISI MENTRE TENTAVANO DI PASSARE IL CONFINE CON ISRAELE

Secondo fonti militari, quattro palestinesi armati sarebbero stati uccisi mentre tentavano di passare il confine tra Gaza e Israele, nei pressi della spiaggia di Kibbutz Zikim.

AGGIORNAMENTO ore 18.30 – UCCISO UN 16ENNE, ALTRE DUE VITTIME A SAJAYA

Sale a 16 il bilancio delle vittime palestinesi: ucciso un 16enne a Gaza City e due altri palestinesi a Sajaya.

AGGIORNAMENTO ORE 17: UFFICIALI ISRAELIANI: “PRONTI AD UNA OFFENSIVA VIA ARIA E VIA TERRA”

Il Ministro della Salute palestinese ha detto che nel raid aereo israeliano su una casa nel sud di Gaza sono  7 (e non 6 come inizialmente si era detto) le vittime palestinesi. I feriti sono 25. I membri della famiglia erano sul tetto quando la casa è stata colpita.

Per motivi di sicurezza è stato chiuso l’aeroporto di Eilat nel sud d’Israele. Situazione diversa al “Ben Gurion” di Tel Aviv dove i voli continuano ad atterrare e a decollare sebbene con alcuni ritardi. Gli aerei sono costretti a modificare le loro rotte a causa dei razzi sparati dalla Striscia e dai pesanti bombardamenti israeliani.

Fonti militari israeliane sostengono che a guidare l’escalation del lancio dei missili è la leadership militare di Hamas nonostante l’iniziale opposizione del movimento. Pertanto lo stato ebraico si sta preparando ad una offensiva contro Gaza sia via aria che via terra.

AGGIORNAMENTO ORE 15:44 – RIFUGI APERTI A TEL AVIV. UN ALTO UFFICIALE ISRAELIANO: “HAMAS USERA’ ANCHE RAZZI CON UNA GITTATA DI 80 km”

La municipalità di Tel Aviv ha deciso di aprire i rifugi cittadini temendo attacchi missilistici da Gaza. Secondo il quotidiano israeliano Yedioth Ahronot due missili sono caduti nella città di Ashkelon. Poco fa un alto ufficiale israeliano ha detto ai giornalisti: “non c’è alcun dubbio che Hamas proverà a sparare missili che possono raggiungere Tel Aviv e perfino raggiungere località più lontane. Hamas potrebbe usare razzi che possono raggiungere anche località in Israele distanti 80 chilometri da Gaza”

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