Una cellula di combattenti palestinesi ha tentato una incursione nel kibbuz di Ein Hashlosha, nell’azione un palestinese risulta ucciso e e 4 soldati israeliani feriti, due sarebbero deceduti inseguito alle ferite. I militari israeliani sono stati uccisi oggi sono stati colpiti da un missile anticarro. L’azione è stata rivendicata dalle Brigate Ezzedin Al Qassam (il braccio militare di Hamas). Hamas afferma di aver obbligato i tank israeliani a ritirarsi da Beit Lahiya, mentre le Brigate Al Qassam affermano che l’azione che ha portato alla morte i due soldati israeliani è avvenuta dietro le linee nemiche e in territorio israeliano, un dato questo che trova conferme anche da fonti delle forze armate di Tel Aviv. Per le autorità israeliane è uno shock perché si continua ad alimentare l’idea di una aggressione asimmetrica contro i palestinesi di Gaza a “costo zero”. In realtà, così come avvenuto in Libano nel non lontano 2006, nei combattimenti terrestri le truppe israeliane perdono parte della loro superiorità militare che gli viene assicurata dai bombardamenti aerei e navali. Anche un guerrigliero armato con armi leggere può “cecchinare” i soldati di un esercito regolare o sbucargli alle spalle su un territorio che è casa sua mentre l’esercito invasore magari spiana le case sospette con i bulldozer e i carri armati. Le vittime palestinesi intanto sono salite a 334 persone, di cui – secondo fonti israeliani – solo 40 sarebbero combattenti o miliziani di Hamas. Ciò significa che 294 sono civili, tra cui moltissimi bambini e donne. Sarebbero stati catturati anche una ventina di palestinesi consegnati allo Shin Bet (ilservizio di sicurezza interno israeliano). A Gaza due palestinesi accusati di essere spie israeliane sono stati uccisi.
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