Il Bataclan inglese, a Manchester. Un concerto per ragazzi giovanissimi, in una delle più grandi arene europee, è stato il teatro scelto – non è ancora certo, ma la polizia lo dà come unica spiegazione possibile – da un kamikaze per farsi esplodere (secondo la Cnn sarebbe già stato identificato). Al momento in cui scriviamo il bilancio provvisorio parla di 22 morti e decine di feriti. Ma non è neanche chiaro se vi sia stata una sola esplosione oppure due.
Il panico ha certamente moltiplicato il numero dei feriti, visto che la folla dei ragazzi si è inevitabilmente messa a correre per allontanarsi dal luogo dell’esplosione, soprattutto in direzione della stazione della metro, dando vita a una calca pericolosissima.
Tutto è avvenuto verso le 22:30 di ieri sera ora locale, subito dopo la fine di un concerto di Ariana Grande – pop star americana 24enne, rimasta illesa – quando un boato ha scatenato il panico fra gli spettatori. Testimoni hanno riferito di un ordigno imbottito di chiodi, secondo quanto riporta il tabloid britannico Mirror.
L’indagine, stando alla Bbc, è stata affidata alla North West Counter Terrorism Unit.
Lo Stato Islamico ha rivendicato la strage con un comunicato diffuso dall’agenzia di stampa Amaq. “Uno dei soldati del Califfato è riuscito a posizionare ordigni esplosivi in mezzo a un raduno di crociati nella città britannica di Manchester, dove è avvenuta l’esplosione nell’edificio Arena. Per chi venera la Croce e i loro alleati il peggio deve ancora venire. Sia lode al Signore”.
Altri siti jihadisti, già da ore, inneggiavano alla strage: “Le bombe dell’aviazione britannica sui bambini di Mosul e Racca sono tornate al mittente”.
https://www.youtube.com/watch?v=W-rEyYNF94I
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