Dai social network, emerge la connessione paramilitare di Juan Guaidó e del presidente Iván Duque con Los Rastrojos, un gruppo colombiano irregolare coinvolto in dozzine di attività criminali al confine con il Venezuela.
Questa è una foto in cui i membri di Los Rastrojos posano con il presidente autoproclamato Guaidó. L’esponente di Voluntad Popular si abbraccia con Jhon Jairo Durán Contreras, alias El Menor, e Albeiro Lobo Quintero, alias El Brother. Le immagini sono state pubblicate da Wilfredo Cañizares, membro della ONG per i diritti umani Fundación Progresar.
Lo dijimos desde el primer día: la entrada a Colombia el 23 de febrero del sr @jguaido fue coordinada con los Rastrojos. Aquí están alias el brother armado, y el segundo al mando de este grupo paramilitar, alias el menor. pic.twitter.com/qflAYBgWQf
— WILFREDO CAÑIZARES (@wilcan91) September 12, 2019
Il politico colombiano Gustavo Petro ha fatto eco alle foto e ha affermato che si tratta di una prova evidente del legame paramilitare tra Guaidó e il governo Duque. Allo stesso modo, l’esecutivo venezuelano lo ha ripetutamente denunciato.
Estas fotos no solo demuestran una alianza entre Guaidó y el narcotráfico paramilitar.
Demuestran que Duque y Bolton organizaron un evento violento en la frontera de manera articulada con el narcotrafico paramilitar https://t.co/QiVlaX1KcV
— Gustavo Petro (@petrogustavo) September 12, 2019
In effetti, come mostra Cañizares, Guaidó era entrato in Colombia il 23 febbraio attraverso il comune di Puerto Santander, coordinando il suo ingresso con l’aiuto di alias El Menor e alias El Brother, per affidarlo successivamente ai funzionari pubblici del Governatorato del Nord di Santander e del Municipio di Cúcuta, che lo avrebbero scortato fino al ponte Simón Bolívar al confine.
Estos son Jhon Jairo Durán Contreras alias el menor y Albeiro Lobo Quintero alias el brother, quienes se entregaron a las autoridades a raíz de la guerra interna de los Rastrojos. Con ellos el sr @jguaido coordinó su entrada a Colombia para asistir al concierto el 23 de febrero. pic.twitter.com/QEcdDZl3Cu
— WILFREDO CAÑIZARES (@wilcan91) September 12, 2019
All’epoca, i media antichavisti mostrarono un Guaidó “trionfante” (con il presunto aiuto della “FANB”) che attraversava il ponte Tienditas, che ora è confermato essere un’operazione di cancellazione e propaganda dell’operazione paramilitare che ha permesso l’ingresso illegale di Guaidó in Colombia.
L’operazione sarebbe stata effettuata con l’intimidazione e il silenzio delle comunità dei municipi in cui è passata la comitiva.
La Fundación Progresar afferma di avere testimoni sul posto.
El operativo de ingreso a Colombia de @jguaido para el concierto del 23 de feb se realizó por Puerto Sder coordinado por paramilitares de los Rastrojos, quienes montaron una operación candado desde Guaramito a Agua Clara, hasta cuando llegaron funcionarios públicos a recogerlo.
— WILFREDO CAÑIZARES (@wilcan91) September 12, 2019
Tenemos los relatos de la comunidad, en donde nos cuentan cómo paramilitares de los Rastrojos, los obligaron a encerrarse durante 24 horas, hasta cuando el sr @jguaido llegó a Agua Clara y fue recogido por funcionarios de la alcaldía de Cúcuta y de la gobernación.
— WILFREDO CAÑIZARES (@wilcan91) September 12, 2019
Va notato che il 23 febbraio si è concluso con violenti scontri alla frontiera sostenuti da gruppi irregolari antichavisti e dall’infiltrazione di fazioni armate paramilitari nella zona di conflitto.
Tutto questo con l’apporto operativo delle autorità colombiane. Non è questo un test efficace nel coinvolgimento del governo di Nariño negli attacchi irregolari contro il Venezuela?
In effetti, questa connessione paramilitare era già stata denunciata da Diosdado Cabello nel suo programma Con el Mazo Dando. Ora prende rilievo particolare poiché lo stesso Guaido, nella sua qualità fittizia di autoproclamato presidente, aveva assicurato che avrebbe usato la tecnologia satellitare per localizzare i gruppi paramilitari in Venezuela.
“Abbiamo una debolezza istituzionale senza precedenti di cui stanno approfittando questi gruppi irregolari che hanno proliferato per anni con il beneplacito del regime”, ha dichiarato il parlamentare dinanzi all’Assemblea Nazionale in stato di oltraggio in una discussione sulla presunta presenza delle FARC in Venezuela.
Come è evidente, chi non combatte i paramilitari e si allea con loro è lo stesso Guaidó.
(Traduzione de l’AntiDiplomatico)
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