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Siria. La Turchia non rispetta neanche la sua “tregua”

20 ottobre

11.25: Foza Yûsif, componente della direzione del TEV-DEM (Movimento per una Società Democratica), fa appello alle organizzazioni internazionali perché verifichino il possibile uso di armi chimiche da parte della Turchia. Ci sono seri indizi del fatto che a Serêkaniyê siano state usate armi chimiche. „Una delegazione indipendente deve verificare questo caso sospetto “, così Yûsif.

11.16: Un secondo convoglio di civili da Til Termir attualmente è in viaggio verso Serêkaniyê. Ieri soccorritori della Mezzaluna Rossa Curda (Heyva Sor a Kurdistanê) e della Croce Rossa sono riusciti a evacuare 30 persone ferite dall’ospedale di Serêkaniyê.

09:58: Donne di IS nel campo Hol dichiarano di sperare nell’arrivo dell’esercito turco e che allora potranno fuggire. A K24 una delle jihadiste di IS spiega: „Abbiamo sentito che l’esercito turco ha attaccato Ain Issa. Le nostre sorelle sono state liberate e sono andate in Turchia. Si dice che le forze armate turche stanno arrivando anche qui.”

https://twitter.com/vdcnsy/status/1185564940960186371

09.14: L’ordine degli avvocati francese e numerosi intellettuali inviano una lettera aperta al Presidente Emmanuel Macron in cui criticano l’atteggiamento degli Stati occidentali nei confronti della popolazione del Rojava.

08:59: Il co-Presidente del Consiglio Esecutivo della KCK Cemil Bayık afferma che lo Stato turco è intenzionato a commettere un genocidio e dichiara: „I popoli della Siria del nord e dell’et devono opporre resistenza a questo attacco. È importante che non lascino il loro Paese.”

08:17: Truppe di occupazione turche presso Ain Issa bombardano il villaggio di Kizili con obici e mortai. Sopra la città sono in corso voli di ricognizione. Inoltre aerei da guerra sorvolano la città di Ain Issa. 

08.13: Dalla scorsa notte nella città di al-Bab in Siria del nord ci sono scontri tra le milizie jihadiste. La Turchia tiene sotto occupazione la città a nordest di Aleppo dal febbraio 2017.

19 ottobre

22.03: 59 deputati francesi e otto gruppi invitano il Presidente Macron a emanare sanzioni contro la Turchia, la Francia deve spendersi perché sia congelata l’appartenenza della Turchia alla NATO e fermato l’attacco alla Siria del nord.

21.06: Alcuni dei 30 feriti che oggi sono stati evacuati da Serêkaniyê (Ras al-Ain), sono arrivati all’ospedale di Qamişlo. Nella città assediata ci sono ancora numerosi feriti.

20.08: Casi di sequestro a Girê Spî/Tall Abyad

Nel villaggio Menxelê tre fratelli sono stati sequestrati da milizie islamiste filo-turche. I sequestratori chiedono ai loro famigliari un riscatto di importo elevato. Così ormai sono 12 le persone di Girê Spî che sono state sequestrate dai partner della Turchia. Sulle condizioni delle vittime del sequestro non ci sono notizie.

19.34: La scorsa notte si è verificato di nuovo un tentativo di evasione dal campo Hol. 14 donne con i loro bambini sono riuscite a lasciare il campo senza essere viste, prima di essere catturate in seguito dalle forze di sicurezza. Nel campo Hol vivono circa 70.000 persone, la maggior parte di loro donne e bambini di membri di IS.

18.34: Un convoglio di soccorritori della Mezzaluna Rossa Curda e della Croce Rossa è riuscito a raggiungere l’ospedale di Serêkaniyê e a evacuare 30 persone ferite. La città continua a essere accerchiata dall’esercito turco e dai suoi partner islamisti.

17.01: Squadre della Mezzaluna Rossa Curda e della Croce Rossa hanno raggiunto l’ospedale di Serêkaniyê (Ras al-Ain). Si vuole cercare di evacuare i feriti dalla città contesa.

16.52: La moschea grande di Serêkaniyê (Ras al-Ain) è stata attaccata con mortai e obici.

16.07: „Il cessate il fuoco è solo simbolico. È in preparazione un attacco grande“, dichiara il combattente delle FDS Şervan Zana von dal fronte Ebû-Sira-Front a Girê Spî.

15.48: Le forze di sicurezza nel campo Hol nei pressi di Hesekê ieri hanno sventato un tentativo di evasione di 14 donne di IS con 21 bambini.

14.37: Secondo quanto riferito dall’Amministrazione Autonoma della Siria del Nord e dell’Est, dall’inizio dell’invasione turco-jihadista hanno perso la vita almeno 235 civili, tra cui 22 bambini. Almeno 677 civili sono rimasti feriti, molti di loro in modo grave.

14.32: Aerei da combattimento dell’esercito turco bombardano il comune di Zirgan nei pressi di Serêkaniyê (Ras al-Ain).

14.07: L’esercito turco e le sue truppe ausiliarie islamiste violano la tregua concordata il 17 ottobre e attaccano l’ospedale di Serêkaniyê (Ras al-Ain).

14.03: Secondo dati forniti dalle Forze Democratiche della Siria il 18 ottobre sono cadut* 17 combattenti, 25 ferit*. Non sono sono state eseguite operazioni, tutte le azioni di combattimento hanno avuto luogo come autodifesa contro gli attacchi.

13.50: L’esercito turco attacca con artiglieria il villaggio Şêwarxa a Efrîn-Şera. Nell’attacco è stato ferito un soldato dell’esercito siriano.

13.02: L’agenzia stampa ANHA comunica attacchi aerei dell’esercito turco su Serêkaniyê (Ras al-Ain).

12.34: L’Amministrazione Autonoma e il movimento delle donne si spostano verso verso Til Temir, per andare da lì a Serêkaniyê (Ras al-Ain). La città è ancora sotto assedio, si vuole cercare di creare con mezzi propri un corridoio umanitario per evacuare i feriti.

11.44: Gli attacchi a Serêkaniyê (Ras al-Ain) continuano. Dalla città vengono comunicati saccheggi da parte di miliziani islamisti.

11.13: Le Forze Democratiche della Siria fanno sapere che la Turchia non rispetta il cessate il fuoco e che continua a essere impossibile evacuare i feriti da Serêkaniyê (Ras al-Ain).Chiedono agli USA di adempiere alle loro responsabilità.

09.44: Aerei da ricognizione volano senza sosta su Serêkaniyê. Milizie filo-turche hanno occupato la strada che porta all’ospedale e impediscono la creazione di un corridoio umanitario. La situazione dei feriti peggiora ogni minuto di più.

08.43: Il Congresso Nazionale del Kurdistan (KNK) nel suo 19° congresso dichiara: „Risponderemo a questi attacchi con l’unità nazionale.“

08.39: In Europa continuano le proteste contro l’invasione turca.

08.24: La deputata HDP Dilan Dirayet Taşdemir ha affermato che l’invasione è legata ai sogni imperiali dell’AKP; ma che la mentalità ostile ai curdi è condannata a fallire.

08.21: L’Unione delle Comunità del Kurdistan (KCK) dichiara che non è accettabile altra opzione che il ritiro degli occupanti.

08.15: Truppe di occupazione per tutta la notte hanno spostato milizie e armi pesanti a Serêkaniyê. Ripetutamente si è arrivati a scontri.

18 ottobre

20.46: Su Dêrik (al-Malikiya) volano aerei da ricognizione dell’aviazione turca.

20.16: Migliaia di persone sono scese nelle strade della metropoli del Kurdistan sud Silêmanî e hanno espresso la loro rabbia contro l’invasione turca in Siria del nord e la loro solidarietà con il Rojava.

19.23: Il comandante FDS Şervan Sason (fronte di Serêkaniyê): Il mio messaggio al popolo curdo, alle organizzazioni, politici, giornalisti e a altre parti della società è il seguente: il nostro nemico ha giurato di annientarci. Se non costruiamo una forte unità, non mostriamo una resistenza come quella dei e delle combattenti delle FDS a Serêkaniyê, la situazione peggiorerà. Così come i e le combattenti FDS qui vanno nelle loro posizioni a cinque metri dalla morte certa, ogni persona dovrebbe agire questo spirito.

17.49: Hamish de Bretton-Gordon, esperto di armi chimiche, sul giornale britannico The Times dichiara che le immagini di vittime di un possibile uso di armi chimiche da parte della Turchia indicato che effettivamente a Serêkaniyê un possibile uso di armi contenenti fosforo da parte degli occupanti.

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