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Accordo militare Londra-Berlino, e si chiude il triangolo con Parigi

Il 17 luglio Berlino e Londra hanno firmato un trattato dal sapore storico, essendo il primo accordo bilaterale di difesa reciproca sul piano militare, a 80 anni dalla fine della Seconda guerra mondiale. Il Kensington Treaty arriva fino alla deterrenza nucleare, ma riguarda anche vari altri settori, e chiude il triangolo che si è andato costituendo tra Germania, Regno Unito e Francia.

Il cancelliere tedesco Friedrich Merz si è recato a Londra per mettere la firma definitiva su di un testo che è stato curato per lo più dal precedente governo, quello del socialdemocratico Olaf Scholz. Giusto per ricordarci come nella democrazia del ‘giardino’ europeo tutte le forze politiche che guidano i membri UE oggi non hanno nessuna sostanziale differenza.

Questo trattato si pone sulla scia di una cooperazione militare rafforzata già lo scorso ottobre, e dell’intesa raggiunta appena una settimana fa da Starmer e Macron. Come, in quest’ultimo caso, i due pilastri erano l’integrazione degli arsenali nucleari per una deterrenza comune contro Mosca, e garantire una presenza bellica in Ucraina, anche in questo caso i pilastri sono gli stessi.

Al primo punto del Kensington Treaty si trova l’impegno nella ricostruzione del paese dell’Est Europa, mentre al secondo punto c’è una partnership militare che coprirà armi a lunga gittata, sistemi aerei e d’artiglieria, il controllo delle acque del Mare del Nord. C’è poi una clausola molto significativa: i due paesi “si assisteranno reciprocamente, anche con mezzi militari, in caso di attacco armato“.

È evidente che si va formando una catena di alleanze che si attiverebbero una dopo l’altra nel caso di precipitazione bellica, e che rende in sostanza comune tra Berlino, Parigi e Londra l’arsenale nucleare posseduto dalle ultime due capitali. Un caso del genere lo abbiamo già osservato nella storia, e ha condotto alla Prima guerra mondiale…

Lo stesso Merz ha detto: “non è un caso che io mi trovi qui una settimana dopo la visita di Stato del presidente francese a Londra“, per poi aggiungere che “Gran Bretagna, Francia e Germania stanno convergendo nelle loro posizioni sulla politica estera, sulla politica di sicurezza, sulla politica migratoria, ma anche sulle questioni di politica economica“.

Infatti, sono 17 i programmi su cui Starmer e Merz hanno impegnato i propri paesi. La profonda proiezione globale dei loro interessi viene confermata dal fatto che due punti riguardano il ruolo di Regno Unito e Germania nei Balcani occidentali e nell’Indo-Pacifico. Uno per difendere i confini orientali d’Europa, uno per posizionarsi nel braccio di ferro con la Cina.

Tra gli altri progetti, c’è anche la cooperazione delle industrie della difesa, per modellare un vero complesso militare-industriale del Vecchio Continente, e una migliorata collaborazione sulle esportazioni per garantire gli ordini internazionali riguardanti le attrezzature prodotte congiuntamente, come il jet Eurofighter Typhoon e il veicolo blindato Boxer.

Verrà perseguita una maggiore integrazione degli sforzi scientifici, in particolare sulla tecnologia quantistica, sull’intelligenza artificiale e sul digitale, sui semiconduttori, sullo spazio, sulle soluzioni energetiche sostenibili, comprese le tecnologie delle batterie. Tutti settori dal forte carattere strategico nella competizione globale.

Infine, i due governi vogliono cercare di migliorare la mobilità tra i due stati, ma allo stesso tempo hanno deciso di blindare ulteriormente i confini nazionali, mentre viene potenziato il sistema di rimpatri. Guerra all’esterno e chiusura totale della gabbia all’interno. Questo è lo scenario dell’Europa militarizzata con cui dovremo fare l’abitudine, se i piani dell’attuale classe dirigente riusciranno.

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1 Commento


  • Carlo Mazzoli

    la nuova “triplice alleanza”?

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