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Dall’Italia e dal mondo aumentano le adesioni allo sciopero generale del 6 settembre

Il Comitato Italiano Giustizia per i Cinque aderisce allo sciopero indetto dalla USB del 6 settembre 2011. Il Comitato partecipa alla manifestazione di Roma con il proprio striscione e distribuirà volantini per informare i lavoratori in sciopero sulla situazione dei Cinque antiterroristi cubani da 13 anni incarcerati negli USA”. E’ questa solo l’ultima delle tante adesioni che dall’Italia e da tutto il mondo continuano a rimpolpare la lista di chi riconosce nella piattaforma dei sindacati di base del prossimo 6 settembre un programma di lotta realmente conflittuale nei confronti delle politiche dell’Unione Europea e delle manovre imposte dalle banche e dai poteri forti finanziari “che hanno determinato e speculato sull’attuale crisi mondiale”. Se dall’Italia, oltre al Comitato Italiano Giustizia per i Cinque (che anche nel mese di settembre continua a portare avanti l’iniziativa internazionale “Il 5 per i 5” e dal 12 settembre al 9 ottobre si adopererà nella campagna di sensibilizzazione per la liberazione dei patrioti cubani ingiustamente rinchiusi nelle carceri statunitensi) sono arrivate le adesioni, ad esempio, del Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua o dei movimenti sociali riuniti in Roma Bene Comune, fuori dai confini nazionali hanno tenuto a comunicare il proprio appoggio il sindacato greco PAME, la segreteria generale del sindacato catalano CSC, la finlandese UITBB, l’APFUTU dal Pakistan, la Central Sindical Unitaria dalla Spagna; e poi, ancora, i sindacati francesi, svizzeri e, ultima ma non ultima, la stessa Federazione Sindacale Mondiale all’interno della quale molte delle sigle citate si sono riconosciute, come avvenuto nell’ultimo 16° Congresso che si è tenuto lo scorso aprile ad Atene, nella lotta strategica a favore di politiche basate, come recita uno dei punti della piattaforma del 6 settembre, “sui diritti e le legittime aspettative dei popoli e non della finanza e degli speculatori”.

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