Vi proponiamo qui una lettura complessa, ma addirittura sintetica rispetto alla documentazione originale. Si tratta infatti della traduzione del “piano Hartz” per come viene riassunto da Wikipedia in versione tedesca. Del resto è bene sapere che la disciplina “moderna” del lavoro dipendente non è più – come sotto il fascismo e il nazismo – affidata a ordini “semplici”, autoritari e riconoscibili come tali. Ma a “dispositivi complicati”, interconnessi, difficilmente leggibili dai “sottoposti”, che vengono schiacciati più facilmente sotto il peso dell’ignoranza che non dala violenza bruta. Quest’ultima resta sullo sfondo, come manganello di riserva; ma il suo occultamento consente di definire queste prassi “pienamente democratiche”.
L’essenza del “piano Hartz” è stata illustrata in poche parole dal suo stesso architetto (Peter Hartz, allora membro del consiglio d’amministrazione della Volkswagen): “è uscito fuori un sistema attraverso il quale i disoccupati vengono disciplinati e puniti”.
Mentre l’obiettivo generale è stato allora confessato altrettanto seccamente dall’economista Rudolf Hickel:
“Il motivo prioritario è soprattutto la riduzione della spesa sociale. Abbiamo una disoccupazione alta, abbiamo una spesa elevata dovuta alla disoccupazione. L’obiettivo prioritario è semplicemente il risparmio“.
Dunque nessuna grande visione etica o progettuale, nessun disegno di società migliore. Solo un drastico taglio della spesa pubblica da perseguire con una riduzione del welfare (comunque a livelli infinitamente superiori a quelli residui in Italia), la precarizzazione del lavoro e la compressione salariale, il disciplinamento della forza lavoro in esubero (disoccupati, licenziati, ecc). Il concetto fondamentale, quello che muove l’ideologia del piano Hartz, è che se sei disoccupato è colpa tua. A partire da questa colpevolizzazione, di cui andrebbe convinto anche il singolo individuo in difficoltà, si ridefinisce un sistema di premi e punizioni finalizzato a rendere disponibile il singolo a qualsiasi occupazione, a qualsiasi salario. Il fenomeno dei “mini job“, a 400 euro al mese, non è neppure il punto più basso di questa re-schiavizzazione della forza lavoro.
È da sottolineare, infine, che la composizione della commissione che ha realizzato il piano comprende tutto il gotha delle figure dominanti il capitalismo tedesco: banche, multinazionali, confindustria, sindacati, università. Al contrario che in Italia, insomma, il potere si occupa di te fino all’ultimo dettaglio. E può diventare un incubo quasi peggiore del completo abbandono in cui vivono i nostri disoccupati.
Tra le conseguenze più rilevanti del piano Hartz, se leggete bene i testi, la rottura completa dei rapporti familiari (gli obblighi di responsabilità dei genitori verso i figli e e viceversa). Sembra echeggiare il motto satanico di Margaret Thatcher: “non esiste la società, esistono solo degli individui”. Sarai solo per sempre, a te ci penserà però il capitale, spremendoti fino all’ultima goccia, grazie anche all’immensa forza dello Stato. Poi, ciao…
L’utilità di questa pubblicazione ci sembra evidente: lungi dall’essere una bizzarria teutonica, lo spirito del piano Hartz deve attraversare tutta l’Unione Europea. E il jobs act renziano, sia pure in forma frammentaria e stracciona, ne riprende molti spunti, oltre che – naturalmente – la logica strutturale; se non lavori è colpa tua. La facilità con cui in Germania è stato imposto dipende esclusivamente dalla “scarsa resistenza” del movimento dei lavoratori, indebolita da sindacati complici e livelli salariali elevati nei settori trainanti.
La fatica della traduzione è stata assunta da Sveva Harttner, che ringraziamo calorosamente.
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Piano Hartz
da Wikipedia versione tedesca, traduzione informale sintetica
(http://de.wikipedia.org/wiki/Hartz-Konzept#Hartz_IV_ab_1._Januar_2005)
Il piano Hartz è una definizione per proposte della commissione „servizi moderni al mercato del lavoro“, che in Germania ha lavorato sotto la guida di Peter Hartz e presentato la propria relazione nell’agosto 2002.
La commissione è stata insediata dal governo di Gerhard Schröder. Ha fatto proposte per impostare in modo più efficiente il mercato del lavoro in Germania e riformare il collocamento. All’avvio di questo lavoro diede luogo la scoperta del fatto che l’Agenzia Federale per il Lavoro (Bundesanstalt für Arbeit) abbelliva le statistiche e aveva una grossa quantità tra impiegati amministrativi (ca. 85000) rispetto ai mediatori (ca. 15.000). Obiettivo del piano Hartz era di dimezzare nel giro di quattro anni il numero di disoccupati che all’epoca era di 4 milioni.
Per agevolare l’iter legislativo, i provvedimenti vennero suddivisi in singole leggi per la riforma del mercato del lavoro con le sigle Hartz I, Hartz II, Hartz III e Hartz IV; le singole leggi sono entrate in vigore gradualmente tra il 2003 e il 2005. Modifiche sono avvenute a partire dal 2006, vedi Arbeitslosengeld II (indennità di disoccupazione II).
Commissione Hartz
Composizione
La Commissione per Servizi Moderni al Mercato del Mercato è stata insediata il 22 febbraio 2002. Lista dei componenti (con incarico dell’epoca):
Norbert Bensel, CdA DaimlerChrysler Services AG
Jobst Fiedler, Roland Berger Strategy Consultants
- Heinz Fischer, resp. ufficio del personale Deutsche Bank AG
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Peter Gasse, segretario distrettuale IG Metall Nordrhein-Westfalen
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Peter Hartz, CdA Volkswagen AG, Presidente della Commissione
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Peter Kraljic, Direttore della McKinsey & Company Düsseldorf
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Isolde Kunkel-Weber, segreteria nazionale ver.di
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Klaus Luft, AD della Market Access for Technology Services GmbH
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Harald Schartau, Ministro Lavoro e Affari sociali, Qualificazione e Technologia del Land Nordrhein-Westfalen
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Wilhelm Schickler, presidente collocamento regionale dell’Assia
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Hanns-Eberhard Schleyer, segretario generale associazione artigiani
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Günther Schmid, Wissenschaftszentrum Berlin für Sozialforschung
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Wolfgang Tiefensee, Sindaco di Lipsia
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Eggert Voscherau, CdA BASF AG
Helga Spindler ha criticato il fatto che insieme alla Bertelsmann Stiftung venne costituito il gruppo di lavoro non di nomina pubblica „Riforma del sussidio di disoccupazione e sociale“, che poi ha preso parte alla formulazione delle politiche concrete a livello centrale
Proposte della Commissione
Il piano Hartz per la riforma del mercato del lavoro comprende 13 „moduli innovativi“. Al centro della promozione del lavoro deve trovarsi la prestazione integrativa da parte del disoccupato. La commissione ha proposto i seguenti elementi:
Doppio ordine del cliente: chi cerca lavoro e datore di lavoro – servizio migliore per i clienti – Jobcenter
Gli uffici di collocamento assumono un nome che imita il modello inglese “JobCenter”. Oltre ai servizi prestati dal collocamento, i JobCenter prendono in carico anche la consulenza e l’assistenza svolta dall’ufficio per l’assistenza sociale, degli uffici per l’assistenza giovanile, alloggiativa, la consulenza per tossicodipendenze e debiti e sono l’interfaccia con l’agenzia di servizi relativi al personale (Personal-Service-Agentur (PSA). I mediatori del collocamento ora sono nominati gestori dei casi (Fallmanager), vengono liberati da compiti amministrativi e accessori e si concentrano sulla cura delle relazioni e sull’acquisizione di posti.
Intermediazione rapida che prende in considerazione la famiglia e aumenta la velocità della intermediazione
I lavoratori hanno l’obbligo di informare immediatamente della possibile disoccupazione a seguito di un licenziamento, in modo che possa attivarsi tempestivamente un impegno di intermediazione. Una comunicazione ritardata comporta detrazioni all’indennità di disoccupazione. Diverse misure sono tese ad accelerare l’intermediazione e ad impostarla in modo tale da prendere in considerazione la famiglia. Disoccupati che hanno una famiglia a carico nell’intermediazione ricevono un trattamento privilegiato. Per una migliore conciliazione tra famiglia e lavoro vengono costruite capacità aggiuntive per l’assistenza ai bambini.
Nuova ragionevolezza/sostenibilità e volontarietà
La ragionevolezza viene riformulata secondo criteri geografici, materiali, funzionali e sociali, ai fini dei quali conta anche la situazione famigliare. Così da un disoccupato giovane e solo si pretende di più per quanto riguarda la mobilità, di quanto viene richiesto ad un disoccupato che ha la responsabilità per famigliari. Se un disoccupato rifiuta un’occupazione, deve provare che l’occupazione rifiutata non era sostenibile. I periodi di sospensione del pagamento dell’indennità di disoccupazione vengono utilizzati in modo differenziato secondo le diverse casistiche.
Giovani disoccupati – Credito per l’apprendistato (AusbildungsZeit-Wertpapier)
I JobCenter assumono la responsabilità per una ricerca attiva di entrambe le parti per un posto di praticantato o apprendistato. Si vogliono sviluppare nuove professioni che prevedono l‘apprendistato. Va intensificata l’offerta di moduli di qualificazione delle professioni che già prevedono l’apprendistato per giovani disoccupati. Con il credito per l‘apprendistato (AZWP) si vogliono finanziare posti di apprendistato aggiuntivi. L’attuazione dell’AZWP avviene attraverso una fondazione di pubblica utilità.
Incentivazione di lavoratori più anziani e „BridgeSystem“
Per superare la disoccupazione di lavoratori più anziani vengono proposti due percorsi: per una maggiore integrazione dei disoccupati più anziani nel mercato del lavoro, l’assicurazione sul reddito che sostituisce la preesistente assicurazione contro la disoccupazione, integra una parte della perdita di salario che si produce con l’assunzione in un posto di lavoro con un salario inferiore. Inoltre per i lavoratori anziani il contributo all’assicurazione contro la disoccupazione viene ridotto quando iniziano una nuova occupazione. Vengono ampliate le possibilità di lavoro a termine per i lavoratori anziani. D’altro canto attraverso il „BridgeSystem“ i disoccupati anziani, su richiesta, a partire dai 55 anni possono rinunciare al sussidio di disoccupazione e all’assistenza del JobCenter. Invece del sussidio di disoccupazione ricevono una prestazione mensile calcolata senza spese aggiuntive e la protezione piena dell’assicurazione sociale.
Unificazione di indennità di disoccupazione e sussidio sociale
Per evitare un aggravio amministrativo e mancanza di trasparenza e per migliorare la conciliazione e la responsabilità, in futuro chiunque riceva un sussidio viene assistito da un unico ente. Ci saranno tre tipi di prestazioni:
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Arbeitslosengeld I – indennità di disoccupazione I è una prestazione assicurativa finanziata con contributi, che per entità e durata coincide con le regole preesistenti
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Arbeitslosengeld II indennità di disoccupazione II è una prestazione finanziata dalla fiscalità, in funzione dello stato di bisogno, per garantire il sostentamento di persone disoccupate idonee al lavoro che spetta dopo l’erogazione dell’indennità di disoccupazione o quando non sussistono i requisiti per l’indennità di disoccupazione.
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Sozialhilfe – sussidio sociale che corrisponde al sussidio sociale per inabili al lavoro.
Bilancio occupazione – Sistema di bonus per le imprese
Tutte le imprese sono invitate a dare seguito alla propria responsabilità per la garanzia e la creazione di posti di lavoro. I JobCenter e i KompetenzCenter (centro di competenza) sostengono le imprese e per questo offrono consulenza occupazionale nei settori del diritto del lavoro, dell’impostazione delle condizioni di lavoro, ecc. Le imprese con uno sviluppo occupazionale positivo ricevono un bonus nell’assicurazione contro la disoccupazione.
Costruzione di Agenzie di servizi relativi al personale (Personal-Service-Agenturen (PSA)) – Formazione continua contigua all’impresa/occupazione – Integrazione di persone per le quali è difficile l‘intermediazione
La PSA è uno strumento per la riduzione della disoccupazione. L’obiettivo è di superare ostacoli all’impiego e la possibilità di reintegrare rapidamente i disoccupati nel mercato del lavoro primario con una nuova forma lavoro di temporaneo orientata all’intermediazione. Le PSA sono unità organizzative a sé stanti e lavorano per il collocamento e su suo incarico. L’obbligo del disoccupato di accettare un lavoro nella PSA risulta dalle regole e dalla ragionevolezza. Il rifiuto è legato a riduzioni della prestazione. Durante il periodo di prova, viene erogato un salario netto pari di importo pari all’indennità di disoccupazione, successivamente il salario contrattuale della PSA. Se un lavoratore passa in un rapporto di lavoro regolare, riceve il salario normale. Le limitazioni legislative della legge sul lavoro temporaneo vanno rimosse.
Nuova occupazione e riduzione del lavoro nero attraverso „Ich-AG“ e „Familien-AG“ („Io-SpA“ e „Famiglia-SpA“) con copertura assicurativa piena – Mini-Job con contributi forfettari e lavoro domestico
Con i due nuovi strumenti Ich-AG e Mini-Job vengono presentati nuovi strumenti per superare il problema del lavoro nero. La Ich-AG mira a ridurre il lavoro nero dei disoccupati, i Mini-Jobs mirano ridurre il lavoro nero nei servizi e nel lavoro domestico. La soglia di reddito per i Minijobs per il lavoro domestico va elevata a 400 Euro mensili, viene semplificata la riscossione dei contributi per l’assicurazione sociale (contributo forfettario per assicurazione sociale del 12%).
Personale –Controlling trasparente – Sostegno-IT più efficiente di tutti i processi – Struttura organizzativa – autonomia ammnistrativa – Attività di ricerca relativa al mercato del lavoro – Change Management
L’Agenzia Federale (BA) per il lavoro opererà secondo un nuovo modello guida che diventa in un nuovo filo conduttore per ogni collaboratore e un nuovo piano di gestione del personale. All’interno della BA vengono impostati in modo diverso i rapporti di lavoro. Ci saranno molti cambiamenti: di questi fanno parte un regime unitario nuovo per il pubblico impiego, la gestione degli uffici di collocamento secondo risultati concordati o predefiniti, lo sviluppo del Controlling, il sostegno pervasivo di tutti i processo attraverso l‘IT e accesso pubblico a informazioni e servizi tramite Internet e enti di auto-informazione. La struttura organizzativa in futuro avrà due livelli: centrale e uffici di collocamento che rispondono alla domanda dei clienti attraverso i JobCenter. Inoltre in ogni Land viene istituito un KompetenzCenter.
Trasformazione degli ufficio di collocamento regionali in KompetenzCenter per nuovi posti di lavoro e sviluppo dell‘occupazione – Avvio nei nuovi Länder (ex-DDR)
Gli uffici di collocamento regionali vengono trasformati in KompetenzCenter, i cui incarichi di politica occupazione sono finanziati dalla fiscalità. I KompetenzCenter mettono in rete e coordinano la politica economica e del mercato del lavoro anche oltre i limiti amministrativi. Offrono a Länder, capoluoghi di provincia, comuni, imprese e ordini soluzioni e risorse complementari. Fungono anche da interlocutore principale per le grandi imprese, sostengono i JobCenter nella consulenza di imprese piccole e medie, sono punti di collegamento nei confronti delle amministrazioni regionali, coordinano programmi di qualificazione interregionali e fanno ricerche sulle tendenze e il mercato e del lavoro.
Finanziamento delle misure per la riduzione della disoccupazione
Attraverso il concetto di JobFloater il finanziamento della disoccupazione viene sostituito dal finanziamento del lavoro. Se un’impresa assume un disoccupato al termine del periodo di prova e crea un nuovo posto di lavoro, ha la possibilità di accedere ad un pacchetto di finanziamenti sotto forma di un prestito. Questa offerta vale per imprese piccole e medie nei vecchi e nei nuovi Länder. Con un nuovo JobFloater dell’importo di 100.000 Euro (50.000 Euro di credito di sostegno, 50.000 Euro di prestiti subordinati) e un’erogazione per 100.000 lavoratori all’anno risulterebbe la necessità di un finanziamento pari a 10 miliardi di Euro annui. Se nei prossimi tre anni il numero di disoccupati venisse ridotto di due milioni, in base a stime di massima basate sui canoni attuali si otterrebbe un effetto risparmio per un ammontare di 19,6 miliardi di euro per indennità e sussidio di disoccupazione – risorse che possono essere utilizzate per la promozione di Ich-AG o Familien-AG e nelle PSA.
Masterplan – Contributo dei „Professionisti della nazione“
Contro la disoccupazione devono agire non solo politici, sindacalisti e imprenditori o addirittura i disoccupati da soli, ma deve nascere una rete estesa di progetti concreti per la soluzione dei problemi legati alla disoccupazione, una rete alla quale dovrebbe partecipare il maggior numero possibile di persone con diverse sfere di attività. La commissione Hartz ha cercato di riassumere questo concetto nel termine „Profis der Nation“; si intendono praticamente tutti coloro che hanno delle attività: politici, collaboratori della BA, imprenditori e manager, funzionari sindacali e rappresentanti sindacali, rappresentanti delle associazioni economiche e datoriali, insegnanti, sacerdoti, giornalisti, artisti, responsabili di enti sociali, iniziative di disoccupati e gruppi di autoaiuto.
Obiettivo della Commissione era di preparare decisioni sulla base di una discussione tra diversi esperti come consulenti del lavoro, politici e manager.
Attuazione
Le proposte della commissione sono state realizzate in quattro fasi (da Hartz I a IV):
Hartz I dal 1 gennaio 2003
Prima legge per servizi moderni al mercato del lavoro
Agevolazione di nuove forme di lavoro
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Incentivazione della formazione continua attraverso l’Agenzia Federale per il Lavoro (FbW), introduzione dei voucher formativi
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assegno di sussistenza (Unterhaltsgeld) dell‘Agenzia Federale
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lavoro interinale con agenzie di personal service (Personal-Service-Agenturen – PSA)
Attraverso Hartz I, la legge sul lavoro interinale (Arbeitnehmerüberlassungsgesetz) è stata modificata in punti fondamentali: In particolare sono stati rimossi il divieto di limitazione (Befristungsverbot) il divieto di sincronizzazione (Synchronisationsverbot), il divieto di riassunzione (Wiedereinstellungsverbot) e la limitazione della durata del lavoro interinale a due anni. In questo modo in favore dei lavoratori interinali è stato stabilito per legge il cosiddetto principio di equiparazione (Gleichstellungsgrundsatz).
- Questo principio afferma che i lavoratori interinali devono essere impiegati alle stesse condizioni del lavoratori a tempo indeterminato dipendenti dell’impresa utilizzatrice: stesso orario di lavoro, stessa retribuzione, uguale diritto alle ferie (cosiddetto trattamento “equal pay” e “equal treatment”). Un contratto tuttavia può stabilire norme in deroga, delle quali è già stato fatto uso; p.es. nel contratto dell’associazione datoriale dei servizi (Arbeitgeberverband Mittelständischer Personaldienstleister (AMP)) con la confederazione dei sindacati cristiani dei lavoratori temporanei (Tarifgemeinschaft Christliche Gewerkschaften Zeitarbeit)) e PSA o attraverso i contratti stipulati tra i sindacati della DGB con l’unione federale del lavoro temporaneo (Bundesverband Zeitarbeit (BZA) o l’associazione di interessi delle imprese tedesche del lavoro temporaneo (Interessenverband Deutscher Zeitarbeitsunternehmen (iGZ)). Eccezioni di costituzionalità sollevate da parte delle associazioni datoriali e dalle imprese di lavoro temporaneo contro il principio di equiparazione non hanno avuto successo.
Con queste modifiche il legislatore voleva aumentare la qualità e l’accettazione sociale del lavoro temporaneo. Sono entrate in vigore il 1 gennaio 2004.
Hartz II dal 1 gennaio 2003
Seconda legge per servizi moderni al mercato del lavoro
La legge contiene disposizioni che in parte sono entrate in vigore solo successivamente.
Regolamento delle tipologie di impiego di occupazione marginali (geringfügiger Beschäftigung (Minijob e Midijob)) con effetto dal 1 aprile 2003.
- Sono considerati dipendenti marginali colo che guadagnano fino a 400 Euro al mese, in precedenza erano 325 Euro.
- Possono essere considerati dipendenti marginali anche coloro che hanno un orario di lavoro con più di 15 ore settimanali.
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L’importo forfettario del contributo all’assicurazione sanitaria obbligatoria viene elevato dal 10% all’11% della retribuzione lorda.
Il datore di lavoro paga una tassa forfettaria pari al 2% della retribuzione lorda.
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istituzione dei Jobcenter
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Terza legge per servizi moderni al mercato del lavoro
Ristrutturazione dell’ente federale per il lavoro (Bundesanstalt für Arbeit (Arbeitsamt)) in Agenzia Federale per il Lavoro (Bundesagentur für Arbeit (Agentur für Arbeit))
- Hartz IV dal 1 gennaio 2005
Quarta legge per servizi moderni al mercato del lavoro
Unificazione dell’indennità di disoccupazione (Arbeitslosenhilfe) e sussidio sociale (Sozialhilfe (Hilfe zum Lebensunterhalt)) per persone idonee al lavoro nell’indennità di disoccupazione II (Arbeitslosengeld II (ALGII)) in parte ad un livello inferiore del preesistente sussidio sociale. Le prestazioni correnti del vecchio sussidio sociale erano inferiori nominalmente al tasso normale (vedi tabella sotto) della nuova ALGII, ma in caso di necessità venivano elevate anche a livelli superiori alla rispettiva ALGII. La prestazione normale mensile per una persona sola prima dell’introduzione di ALG II nei Länder occidentali era tra 287 € e 297 €, nei Länder orientali tra 282 € e 285 €, mentre la prestazione normale mensile dopo l’introduzione della ALGII dal 1 gennaio 2005 era di 345,00 € nell’ovest e di 331 € all’est. Le prestazioni una tantum del sussidio sociale in caso di necessità nella ALGII sono prevalentemente incluse nel tasso normale, in modo tale da non poterne più fare richiesta. L’ammontare originariamente previsto per la prestazione normale dell’ALGII secondo dichiarazioni di Peter Hartz era fissato a 511 Euro mensili e quindi largamente al di sopra del sussidio sociale. Inizialmente per gli indigenti che avevano esaurito il diritto all’indennità di disoccupazione veniva pagato un supplemento che nel primo anno di percezione della ALGII arrivava a 160 €, e nel secondo anno fino 80 €. Questo supplemento dal 1 gennaio 2011 è stato abolito completamente senza essere sostituito.
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Entrambe le prestazioni sociali, nel caso di disoccupati idonei al lavoro vengono amministrati direttamente dall’agenzia per il lavoro (Agentur für Arbeit). Tuttavia 69 presidi e comunità (comuni e città capoluogo di provincia) ricevono la possibilità di assumere in proprio l’assistenza dei disoccupati di lunga durata (cosiddetta opzione comunale o modello di opzione Optionsmodell).
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La durata dell’erogazione dell’indennità di disoccupazione proveniente dall’assicurazione contro la disoccupazione dal 1 febbraio 2006 viene ridotta ad un massimo di 18 mesi. Dopo una decisione della Große Koalition del 2007 le persone di età superiore ai 58 anni ricevono l’indennità di disoccupazione per 24 mesi se sono ottemperati i presupposti. Chi non ha (più) diritto all’indennità di disoccupazione I (Arbeitslosengeld I) riceve l’indennità di disoccupazione II (Arbeitslosengeld II), dove la concessione dell’indennità di disoccupazione II tiene conto del livello di reddito del richiedente e di determinati congiunti.
Dal 2005 il tasso normale per bambini tra 7 e 13 anni nelle famiglie Hartz-IV viene fissato al 60% (prima: 65%) del tasso normale di un adulto solo, per giovani tra i 14 e i 17 dal 2005 all’80% (prima dal 1955 90%) del tasso normale per un adulto solo. Giovani tra i 14 e 17 così ricevono tanto quanto un adulto appartenente al nucleo famigliare, prima ricevevano il 12,5% in più, dato che, in quanto adolescenti, gli veniva riconosciuto un bisogno maggiore („bisogno legato alla crescita”, Wachstumsbedarf“) rispetto agli adulti appartenenti al nucleo famigliare.
- Scostamenti
- Il cancelliere in carica all’epoca, Gerhard Schröder, nella campagna elettorale del 2002 aveva promesso di mettere in pratica le proposte del piano Hartz, ma non è stato fatto.
Peter Hartz stesso era insoddisfatto dell’attuazione, affermando: “Non in tutto ciò su cui c’è scritto Hartz c’è dentro Hartz.” (Hartz in tedesco significa „resina“, n.d.t.). Nel libro pubblicato nel 2007 “Potere e impotenza “ ha anche osservato: “è uscito un sistema attraverso il quale i disoccupati vengono disciplinati e puniti.”
Scostamenti ci sono stati in questioni di dettaglio come i limiti di dimensionamento o il tetto dei contributi di assicurazione sanitaria, così come per strumenti come i Midi-Jobs, che non vengono citati esplicitamente nel piano Hartz. Nel 2006 sono state del tutto ritirate le Ich-AG e sostanzialmente modificate dal punto di vista funzionale le agenzie di service per il personale (Personal-Service-Agenturen).
Inoltre ci sono state modifiche continuative per quanto riguarda le condizioni di accesso e il diritto alla prestazione (SGB-II-Änderungsgesetz und Fortentwicklungsgesetz); vedi Arbeitslosengeld II.
Effetti
L’Agenzia Federale per il Lavoro (Bundesagentur für Arbeit) ha valutato la momentanea riduzione della disoccupazione nel maggio 2006 come effetto positivo del piano Hartz. L’agenzia riconduce questa riduzione tra l’altro ad una maggiore assistenza ai disoccupati. Il numero dei disoccupati di lungo periodo nei due anni successivi è sceso di 700.000 unità a 2,3 milioni.
A seguito delle riforme Hartz-IV ci sono state proteste da parte di sindacati, enti assistenziali e della PDS; tuttavia la maggioranza dei sindacati ha condiviso le riforme. Anche gli enti assistenziali dopo l’entrata in vigore delle riforme hanno parzialmente modificato la posizione e figurano tra i sostenitori delle “occasioni di lavoro con compensazione delle spese in eccesso” Arbeitsgelegenheiten mit Mehraufwandsentschädigung (i cosiddetti „Ein-Euro-Jobs“, ovvero “impieghi-da-un-euro”).
Valutazione
Hermann Scherl, professore di politica sociale presso l’università di Erlangen, nell’agosto 2003 ha prognosticato invece della riduzione della disoccupazione di 2 milioni di unità prevista nella relazione Hartz, una riduzione pari al massimo a 400.000 disoccupati. Inoltre ha criticato le possibilità di abuso delle Ich-AG, mancanza di attrattiva dei Minijobs per disoccupati e beneficiari di assistenza sociale, la divisione di posti di lavoro regolari in diversi Minijobs, bassa fruizione degli effetti di trascinamento del Job-Floater e la deregolamentazione solo parziale del lavoro temporaneo. Ha lodato il riconoscimento politico del lavoro temporaneo, il miglioramento dell’intermediazione da parte dell’Agenzia Federale per il Lavoro e l’unificazione delle indennità di disoccupazione e di assistenza sociale.
L’economista Rudolf Hickel in un’intervista al telegiornale del 2 luglio 2004:
„Il motivo prioritario è soprattutto la riduzione della spesa sociale. Abbiamo una disoccupazione alta, abbiamo una spesa elevata dovuta alla disoccupazione. L’obiettivo prioritario è semplicemente il risparmio. Lo stesso ministro dell’economia ha dichiarato che la sfida più importante per i posti di lavoro è la crescita economica. Ma dalle leggi Hartz – questo lo sappiamo per certo – non partono impulsi per la crescita, in effetti piuttosto un aggravio. (…) Abbiamo calcoli sul fatto che alla fine potrebbero persino costare 100.000 posti di lavoro.“
A causa della discriminazione in base all’età, la Corte Europea ha dichiarato nulla una parte delle leggi Hartz. Lavoratori oltre i 52 anni potevano essere reimpiegati solo con contratti a termine.
Costi
Era previsto che con la riduzione delle prestazioni sociali sarebbe stato possibile ridurre le spese per lo stato sociale a livello complessivo. Ma nel 2005 aumentarono dai 14,6 miliardi attesi a 25,6 miliardi, nel 2006 a 26,4 miliardi. Il tribunale federale sociale a causa delle lamentele annunciò che nel 2007 sarebbe stato istituito un collegio giudicante per casi Hartz, per definire dei principi guida.
Limitazione del principio di sussidiarietà
Il principio di sussidiarietà è una massima universalmente riconosciuta, che attribuisce alla responsabilità privata la precedenza rispetto alla responsabilità dello stato. Le leggi Hartz hanno leso questo principio limitando in modo rilevante la responsabilità sociale dei genitori per i propri figli e dei figli per i propri genitori, se questi non convivono in una comunità domestica. Come conseguenza, una comunità famigliare fino ad allora convivente, che comprendeva almeno un potenziale beneficiario di Hartz-IV poteva aumentare il proprio reddito complessivo usufruendo dei mezzi dati da Hartz IV se la persona interessata si trasferiva in un’altra abitazione, creando così una nuova comunità con i relativi bisogni. Secondo le regole Hartz non solo lo stato pagava l’affitto aggiuntivo, ma aumentava anche il diritto derivante da Hartz IV o addirittura si veniva a determinare questo diritto. Come conseguenza sono nate molte nuove comunità di bisogni, aumentando in modo rilevante i costi Hartz IV.
Critica rispetto a tagli troppo alti
Contro l’introduzione delle leggi Hartz IV ci sono state proteste nelle manifestazioni del lunedì contro la riduzione dello stato sociale nel 2004 (Montagsdemonstrationen gegen Sozialabbau 2004)
I sindacati criticarono l’eccessiva onerosità per i redditi bassi e medi invece dei redditi più alti e dei beneficiari di rendite. Affermarono che la disoccupazione non è una colpa, ma a fronte della mancanza di posti di lavoro è un fenomeno di massa al quale non si può rispondere con la “punizione” dei disoccupati. Inoltre la disoccupazione non è riconducibile ad un problema di intermediazione o di mancanza di volontà, come dimostrato anche dal basso numero di posti vacanti rispetto al numero di disoccupati registrati, che sono i destinatari primari del piano Hartz. Viene fatto riferimento alla crescita bassa dell’economia, pur sempre positiva se confrontata con i livelli dell’economia mondiale. La perdita relativamente elevata di standard di vita con la disoccupazione di lunga durata è un elemento da tenere in particolare considerazione.
Critica rispetto a tagli troppo bassi
Di contro esperti di economia affermarono che il Piano Hartz non era abbastanza pervasivo, ma rappresentava la strada „giusta“. I favorevoli ai concetti Hartz sostengono la posizione che le persone per anni si erano abituate al fatto che lo stato li sosteneva finanziariamente anche oltre le emergenze, affermando che le prestazioni sociali venivano date per scontate. Per questa ragione l’improvvisa riduzione dello stato sociale veniva considerata da molti come particolarmente dura. Chiedevano in particolare ulteriori liberalizzazioni delle leggi sul lavoro.
Il governo federale spiega che il volume delle prestazioni di sostegno non diminuisce, ma viene solo distribuita diversamente. Inoltre le agenzie per il lavoro in questo modo sono più vicine ai disoccupati e, senza dover passare da diversi enti, possono rendere più veloce l’intermediazione di lavoro.
Criteri di sostenibilità
Sindacati e enti assistenziali criticarono in particolare la modifica delle condizioni di sostenibilità/ragionevolezza introdotta con il Piano Hartz, che nella sostanza affermano che ogni lavoro (anche pagato meno del salario contrattuale o impieghi marginali) sia ragionevole/sostenibile. Temono effetti negativi sia sugli occupati che sulla congiuntura:
Se devono essere accettati posti di lavoro a prescindere dalla qualifica raggiunta, i livelli di qualificazione ottenuti vengono sminuiti, ovvero quando questa valutazione è in capo al rispettivo addetto delle agenzie.
- Si crea pressione in particolare sulle fasce di reddito basse perché si può essere costretti a qualsiasi lavoro. Qui i sindacati temono la riduzione del salario e quindi un ulteriore indebolimento della domanda interna. Tutto il tessuto salariale può scivolare verso il basso.
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La costrizione ad una mobilità in tutto il territorio nazionale poteva interferire con le strutture sociali e portare all’emigrazione in intere regioni (ex Germania-est) soprattutto della popolazione più giovane e più mobile.
Anche se da parte del governo federale si parla del fatto che gli „impieghi-da-un-euro“ devono nascere solo in settori altrimenti non coperti dal mercato o da enti pubblici, in particolare i sindacati e le imprese locali e medio-piccole e le associazioni economiche criticano queste regole.
- Una divisione tra attività che non vengono offerte altrimenti, e possibili settori di attività e servizi pubblici dipende in larga misura dalle rispettive condizioni delle prestazioni pubbliche.
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Su rapporti di lavoro sovvenzionati di fatto, in questo modo può essere fatta concorrenza a enti e aziende esistenti ed essere esercitata pressione sulle rispettive retribuzioni in essere.
Cronologia
22. feb. 2002 |
Il governo incarica la commissione. |
16. ago. 2002 |
La commissione pubblica i risultati (proposte Hartz) a Berlino. Un CD con i risultati dei lavori viene consegnato dal presidente della commissione al cancelliere Schröder. |
22. ago. 2002 |
Decisione del governo di attuare le proposte, elaborazione dei primi passaggi necessari |
23. dic. 2002 |
Prima legge per servizi moderni al mercato del lavoro con entrata in vigore il 1 gennaio 2003, regolamentazione dell’entrata in vigore di altri punti |
23. dic. 2002 |
Seconda legge. Entrata in vigore dal 1 gennaio 2003, regolamentazione dell’entrata in vigore di altri punti |
23. dic. 2003 |
Terza legge. Entrata in vigore dal 1 gennaio 2004, regolamentazione dell’entrata in vigore di altri punti |
24. dic. 2003 |
Quarta legge. Entrata in vigore dal 1 gennaio 2005, regolamentazione dell’entrata in vigore di altri punti |
22. nov. 2005 |
La Corte Europea dichiara che la cosiddetta decisione-Mangold (Mangold-Entscheidung) contenuta nella prima legge Hartz che limita la tutela dal licenziamento per le persone oltre i 52 anni di età non è conciliabile con la legislazione europea in quanto discriminatoria. |
20. dic. 2007 |
La corte costituzionale dichiara anticostituzionali i Jobcenter introdotti da „Hartz IV“. Viene posto rimedio modificando la costituzione (articolo 91e) il 21 luglio 2010 e con la legge per lo sviluppo della piattaforma sociale per le persone in cerca di occupazione del 3 agosto 2010. |
27. gen. 2009 |
Il tribunale sociale (Bundessozialgericht (BSG)) ritiene incostituzionali le prestazioni di riferimento (vedi tabella sotto) per minori sotto i 14 anni e chiede un esame della corte costituzionale. Viene posto rimedio con la legge per l’individuazione dei bisogni di riferimento e la modifica del secondo e dodicesimo libro del codice sociale del 24 marzo 2011. |
9. feb. 2010 |
La corte costituzionale dichiara complessivamente incostituzionale la modalità di calcolo della prestazione di riferimento. Le disposizioni restano in vigore fino a nuova regolamentazione che il legislatore deve fare entro il 31 dicembre 2010. Viene posto rimedio con la legge per l’individuazione dei bisogni di riferimento e la modifica del secondo e dodicesimo libro del codice sociale del 24 marzo 2011. |
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Composizione del tasso normale in € (2012/2013) http://de.wikipedia.org/wiki/Regelsatzverordnung
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Voce di spesa |
Adulti |
fino a 6 anni |
da 7 a 14 anni |
Da 15 a 18 anni |
Alimenti, bevande, tabacchi |
132,77/135,61 |
81,27 |
99,74 |
128,12 |
Abbigliamento, calzature (incl. Tintoria, lavaggio, riparazione) |
31,40/32,09 |
32,21 |
34,42 |
38,44 |
Abitazione (senza spese per l’affitto) |
31,24/33,73 |
07,27 |
11,44 |
15,85 |
Mobili, apparati, apprecchiature domestiche |
28,32/28,96 |
14,09 |
12,16 |
15,21 |
Cura della salute |
16,06/16,43 |
06,29 |
05,11 |
06,78 |
Trasporti (mezzi pubblici e bicicletta e relativi accessori) |
23,56/24,07 |
12,18 |
14,46 |
13,04 |
Telefono, fax, post e servizi di corriere |
33,02/33,73 |
16,27 |
15,86 |
16,31 |
Tempo libero, intrattenimento, cultura (compresa cancelleria, materiale scolastico e formazione) |
42,70/43,62 |
02,50 |
04,83 |
05,24 |
Prestazioni per ricovero/alberghiere e ristorazione |
07,40/07,56 |
01,19 |
03,63 |
04,94 |
Ulteriori beni e servizi |
27,38/27,96 |
09,48 |
07,55 |
11,24 |
Il tasso normale mensile per alimenti, bevande e tabacchi corrispondeva a tassi giornalieri di 4,28 €, 3,43 € , 2,57 €. Secondo il calcoli della FKE di Dortmund l’effettivo fabbisogno per un bambino di 11 anni ammonta a 5,71 €. Il tasso mensile per tempo libero, intrattenimento e cultura corrispondeva a tassi giornalieri di 1,27 €, 1,02 €, 0,76 €.
Il tasso normale non comprendeva tutti i mezzi di sussistenza, poteva ad esempio essere integrato da prestazioni una tantum in particolari situazioni della vita (§ 73 SGB XII) per particolari necessità.
I tassi normali sono stati la base per la determinazione del riconoscimento dell’ammontare di eventuali necessità aggiuntive.
*****
Arbeitslosengeld II (Indennità di disoccupazione II)
da Wikipedia – Traduzione sintetica e informale
(http://de.wikipedia.org/wiki/Arbeitslosengeld_II)
L’indennità di disoccupazione II (Arbeitslosengeld II (in breve: ALGII; colloquiale „Hartz IV“) è il sussidio (Grundsicherungsleistung) che si eroga in Germania agli aventi diritto in base al secondo codice sociale (Zweites Buch Sozialgesetzbuch (SGB II).) Vuole consentire agli aventi diritto alla prestazione di condurre una vita rispettosa della dignità della persona.
Lo ALGII è stato introdotto il 1 gennaio 2005 dalla Quarta legge per servizi moderni al mercato del lavoro („Hartz IV“) e – come previsto nel Piano-Hartz (2002) sul quale si fonda – ha trasformato il sussidio di disoccupazione e il sussidio sociale per persone bisognose idonee al lavoro, in un sussidio di base per persone in cerca di occupazione unificando il livello della prestazione alla soglia di un minimo di sussistenza socioculturale. Aventi diritto non idonei al lavoro che insieme ad aventi diritto idonei al lavoro vivono in una comunità bisognosa ricevono il sussidio sociale che sotto molti aspetti viene calcolato ed erogato in base alle stesse regole.
Per poter ricevere l’ALGII – nonostante la definizione sotto questo aspetto sia fuorviante – non sono presupposti necessari né la disoccupazione, né l’aver percepito in passato indennità di disoccupazione; può essere anche un’integrazione ad un altro reddito o sussidio, se questo reddito ed un eventuale patrimonio non sono sufficienti a coprire il fabbisogno.
Dati empirici
Numero degli aventi diritto idonei al lavoro, media annua in milioni |
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Anno |
Aventi diritto idonei al lavoro |
Comunità bisognose |
2005 |
4,98 |
3,72 |
2006 |
5,39 |
3,98 |
2007 |
5,28 |
3,73 |
2008 |
5,01 |
3,58 |
2009 |
4,91 |
3,56 |
2010 |
4,89 |
3,58 |
2011 |
4,62 |
3,42 |
Dopo l’introduzione dell’ALGII nel 2005 la media annua di aventi diritto era pari a 4,98 milioni. La cifra non contiene i beneficiari del sussidio sociale. Gli aventi diritto erano soprattutto persone che in precedenza ricevevano sostegno sociale o sostegno per la disoccupazione. Secondo dati dello IAB attraverso l’ALGII la situazione reddituale è peggiorata per circa il 50% di chi percepiva il sostegno per la disoccupazione, mentre è migliorata per il 43%.
Le spese dello stato centrale e dei comuni per l’ALGII e il sussidio sociale nel 2011 ammontavano a 28,2 miliardi di Euro. Nel 2009 ci sono state 822.000 obiezioni e 143.000 cause contro gli avvisi di ALGII a fronte di 25 milioni di avvisi. La relazione del governo federale recita testualmente: „Circa 1,2% degli avvisi è stato modificato o revocato nell’ambito dei procedimenti di ricorso. Lo 0,2% è stato rimosso o modificato in tribunale“. C’è stato un aumento da 38.655 cause nel 2005 a 158.436 nel 2010. Il tasso di successo delle cause è aumentato del dal 36,7% del 2006 al 48,8% nel 2010, nel primo semestre del 2013 inoltre è stato dato seguito ad oltre un terzo delle obiezioni.
Obiettivi
L’ALGII vuole mettere persone idonee al lavoro in condizione di poter soddisfare i loro bisogni di base qualora non possano essere coperti con mezzi propri o con aiuti da parte di altri. In questo modo si vuole consentire agli aventi diritto una vita dignitosa rispondendo in questo modo al dettato costituzionale rispetto ai compiti dello stato sociale.
Nonostante la definizione Arbeitslosengeld II, la prestazione assistenziale dello stato viene erogata anche come integrazione ad un reddito da lavoro non sufficiente a coprire i bisogni.
All’introduzione dell’ALGII era collegata anche una nuova organizzazione degli uffici preposti ai servizi, attraverso la quale sia il sussidio materiale che l’integrazione nel mercato del lavoro vengono portati nella sfera di responsabilità di un unico ufficio ed è stato rimosso il dualismo tra i centri di costo per indennità di disoccupazione e sussidio sociale. La prestazione corrispondente all’ALGII per persone non idonee al lavoro è il sussidio sociale.
Base di diritto
La base di diritto dell’ALGII è il secondo codice sociale „Sozialgesetzbuch, Zweites Buch – Grundsicherung für Arbeitsuchende“ (SGB II). Dall’entrata in vigore all’inizio del 2005 è stato modificato già diverse volte.
Inoltre ci sono diverse disposizioni (Verordnung zur Berechnung von Einkommen sowie zur Nichtberücksichtigung von Einkommen und Vermögen beim Arbeitslosengeld II/Sozialgeld (ALGII-V)) o disposizioni a livello comunale (Kommunalträger-Zulassungsverordnung (KomtrZV)).
Enti erogatori
I costi dell’ALGII vengono sostenute dalle agenzie per il lavoro (Agenturen für Arbeit), dai capoluoghi di provincia e dai comuni.
Agenzia per il lavoro sostiene |
Comune sostiene |
Prestazione base ALGII |
Costi per alloggio e riscaldamento |
Sussidio sociale |
Prestazioni per formazione e compartecipazione |
Esigenze addizionali |
Prestazioni una tantum |
Prestazioni per l’integrazione |
Le prestazioni fino alla fine del 2010 venivano sostenute da appositi gruppi di lavoro (ARGEn) o separatamente da parte dei comuni (getrennte Trägerschaft) e da enti erogatori comunali convenzionati (Optionskommunen). Con la sentenza del 20 dicembre 2007 la Corte Costituzionale ha deciso che l’obbligo dei comuni di delegare compiti propri a questi gruppi di lavoro era anticostituzionale. La Costituzione veniva lesa laddove è prevista l’amministrazione autonoma dei comuni. Il legislatore ha quindi modificato la Costituzione introducendo nuove regolamentazioni che rendono possibile che le spese vengano sostenute in modo congiunto dall’Agenzia per il Lavoro, dai comuni e da enti misti comuni. In determinate condizioni resta possibile che le spese vengano sostenute esclusivamente dal comune (Options-Kommunen). I nuovi enti prendono il nome di Jobcenter, che sostituisce la vecchia dicitura ARGE. I nuovi regolamenti sono entrati in vigore il 1 gennaio 2011.
Presupposti per la prestazione
Aventi diritto
Secondo il codice sociale SGB II gli aventi diritto abili al lavoro sono persone che
Hanno completato il 15° anno di vita e non hanno ancora raggiunto il limite di età previsto dalla tabella § 7a SGB II, (la tabella per anno di nascita con l’età pensionabile che aumenta gradualmente 65 a 67 anni)
-
Sono idonee al lavoro,
-
Sono indigenti e
-
Soggiornano abitualmente nel territorio della Repubblica Federale Tedesca.
Percepiscono prestazioni anche persone che insieme ad un avente diritto formano una comunità bisognosa (Bedarfsgemeinschaft), p.es. i loro figli.
È abile al lavoro chi non è inabile per un tempo prevedibile a causa di malattia o disabilità alla prestazione di lavoro nelle condizioni usuali nel mercato del lavoro complessivo per la durata di almeno tre ore giornaliere.
È bisognoso di aiuto chi non può o non può sufficientemente garantire i mezzi di sussistenza in base al reddito computabile o al patrimonio e non può ottenere aiuto da altri, in particolare da congiunti o erogatori di altre prestazioni sociali (p.es. contributi abitativi o assegni famigliari). Possono quindi essere bisognose di aiuto anche persone che lavorano e che in base all’esiguità del reddito da lavoro senza ALGII o prestazioni sociali aggiuntive non riescono a garantirsi l’esistenza (Working Poor), o beneficiari di sussidio di disoccupazione di importo basso. Nel settembre 2005 c’erano già circa 900.000 beneficiari di ALGII che svolgevano attività lavorative, dove l’ALGII integrativo assume di fatto la funzione di reddito combinato (Kombilohn). Il numero di persone in questa condizione è ancora in forte aumento. Nel 2010 erano già 1,381 milioni, cosiddetti „Aufstocker“. Anche se il numero nel 2012 è sceso a 1,324 milioni, la componente degli „Aufstocker“ (letteralmente “elevatori”) sul numero totale (in calo) dei beneficiari idonei al lavoro è salito al numero record del 29,80%.
Dall’avente diritto idoneo al lavoro si può pretendere qualsiasi lavoro, a meno che non sia in grado di svolgerlo dal punto di vista fisico, psicologico o spirituale o nel caso in cui lo svolgimento del lavoro metterebbe a rischio l’educazione dei figli o dei figli del partner o non fosse conciliabile con la cura di un congiunto o quando allo svolgimento del lavoro si opponesse un’altra ragione grave. Una tale ragione deve essere equiparabile alle ragioni concrete elencate. Se il contenuto dell’attività corrisponda o meno alle richieste della persona oggetto di intermediazione, è di per sé irrilevante. Le ragioni per far valere l’impossibilità della pretesa deve essere sempre provata nei confronti dell’ente.
Ai sensi dello SGB II non ricevono prestazioni
Aventi diritto idonei al lavoro che senza l’assenso dell’interlocutore soggiornano fuori dalla zona limitrofa (in termini di tempi di percorrenza e distanza) e per questo non sono disponibili all’integrazione nel lavoro,
Persone ricoverate (eccezioni: permanenza in ospedali o strutture riabilitative prevedibilmente inferiore a sei mesi, detenuti con permesso per attività lavorativa),
-
Apprendisti la cui formazione può essere sostenuta dagli appositi istituti di sostegno dell’apprendistato (Bundesausbildungsförderungsgesetz (BAföG)) o può essere sostenuta in base a quanto previsto in specifiche sezioni dello SGB III
-
Persone che hanno raggiunto l’età pensionabile prevista dalla legge, così come persone inabili al lavoro per un periodo superiore a sei mesi (7a, § 8 Co. 1 SGB II).
Stranieri
Gli stranieri in linea generale hanno lo stesso diritto all’ALGII dei cittadini tedeschi. Tuttavia non ricevono prestazioni secondo lo SGB II gli stranieri che
Non hanno la residenza e il domicilio abituale in Germania, p.es. turisti o lavoratori stagionali (§ 7 Co. 1 Satz 1 SGB II),
-
Non possiedono né possono ottenere legalmente un permesso di lavoro. Per coloro i quali (p.es. per appartenenti ai nuovi stati membri Romania e Bulgaria) hanno la possibilità legale di ottenere un’occupazione solo con l’assenso dell’Agenzia per il Lavoro secondo il § 39 della legge sul soggiorno (verifica del mercato del lavoro ovvero del diritto di precedenza) sussistono i requisiti per ottenere il diritto all’ALGII (§ 8 Co. 2 SGB II),
-
Stranieri inabili al lavoro e i loro famigliari (stranieri) per i primi tre mesi del loro soggiorno (§ 7 Co. 1 Satz 2 N. 1 SGB II),
-
Aventi diritto in base al § 1 della legge sull’asilo (Asylbewerberleistungsgesetzes), in particolare richiedenti asilo e stranieri in una situazione di tolleranza (Duldung – § 7 Co. 1 Satz 2 N. 3 SGB II), e
-
Stranieri il cui diritto di soggiorno risulti unicamente finalizzato alla ricerca di lavoro e i loro famigliari (§ 7 Co. 1 Satz 2 N. 2 SGB II).
Nella pratica crea problemi soprattutto l’esclusione di stranieri il cui diritto al soggiorno risulta unicamente dalla ricerca di lavoro. Soprattutto persone in cerca di occupazione provenienti dai nuovi stati membri hanno un diritto di soggiorno di questo tipo quando fino a quel momento hanno lavorato in Germania o hanno ancora il permesso di soggiorno come congiunti di un lavoratore attivo.
Per cittadini comunitari che sono o sono stati già attivi in modo non residuale (anche minimo, almeno ca. 10–12 ore settimanali, non è presupposta la prova di un’assicurazione sociale o sanitaria) con lavoro autonomo o dipendente e per questo sono considerati in base alla legislazione europea come “lavoratori”, “lavoratori autonomi” o “aventi diritto al soggiorno” non vale l’esclusione per persone “unicamente in cerca di occupazione”. In quanto lavoratori o lavoratori autonomi hanno diritto all’ALGII, ovvero dopo l’inizio della disoccupazione hanno diritto all’ALGII come lavoratori con diritto di soggiorno. Sono qui considerati lavoratori con diritto al soggiorno coloro che hanno lavorato in Germania per almeno 12 mesi, sono diventati disoccupati non per colpa propria e si mettono a disposizione delle Agenzie per il Lavoro o Jobcenter competenti. Chi ha lavorato meno di 12 mesi mantiene lo status di „avente diritto al soggiorno“ (e quindi anche il diritto all’ALGII) per almeno 6 mesi (§ 2 Co. 3 FreizügG/EU).
A seguito di una sentenza del tribunale per le questioni sociali l’esclusione non vale per cittadini comunitari che appartengono ad uno stato membro firmatario della Convenzione Europea per l’Assistenza Sociale e Sanitaria (EFA). Il governo federale nel dicembre 2011 ha tuttavia dichiarato una riserva rispetto all’EFA, in base alla quale non vuole più adottare l’EFA per l’ambito coperto dallo SGB II. L’ammissibilità di questa riserva ai sensi del diritto internazionale è controversa. Inoltre persone in cerca di occupazione escluse dallo SGB II provenienti da stati EFA ora nonostante l’idoneità possono in determinate condizioni percepire il sussidio sociale in base al capitolo 3 dello SGB XII.
L’ammissibilità dell’esclusione di cittadini comunitari che soggiornano solo per ricerca occupazione tuttavia nella giurisprudenza e nei commenti viene messa in dubbio sempre di più anche per i cittadini comunitari che non rientrano nell’EFA, dato che l’esclusione infrange il divieto di discriminazione valido per tutti i cittadini comunitari (Art. 18 AEUV e Art. 4 VO 883/2004 EG). Nel 2013 il tribunale per le questioni sociali ha avviato un procedimento presso la Corte Europea per decidere se la clausola di esclusione tedesca sia applicabile ai cittadini comunitari.
Comunità bisognosa, Comunità domestica
Una comunità bisognosa (Bedarfsgemeinschaft) secondo il § 7 SGB II è costituita dai componenti di un nucleo famigliare i cui bisogni individuali vengono rilevati tenendo conto delle condizioni finanziarie degli altri componenti della comunità bisognosa. Anche un avente diritto idoneo al lavoro viene considerato comunità bisognosa. A tale comunità appartengono:
-
aventi diritto idonei al lavoro
-
i genitori conviventi o il genitore convivente di un figlio non coniugato idoneo al lavoro che non ha ancora compiuto il 25° anno di vita e il partner convivente di questo genitore
-
come partner dell’avente diritto
-
il coniuge non separato,
-
il partner non separato
-
una persona che convive con l’avente diritto all’interno di un nucleo famigliare in modo tale che sia possibile presupporre una reciproca assunzione di responsabilità,
-
-
i figli non coniugati appartenenti al nucleo famigliare delle persone citate nei punti da 1. a 3., qualora non abbiano compiuto il 25° anno di vita e non siano in grado di assicurarsi la sussistenza con mezzi propri.
Un nucleo famigliare (Haushaltsgemeinschaft) è dato dal fatto che più persone che non formano una comunità bisognosa coabitano e si gestiscono economicamente in modo duraturo. Quindi se aventi diritto convivono in un nucleo famigliare con parenti o affini, la legge presuppone che ricevano prestazioni dagli stessi nella misura in cui ciò può avvenire attraverso il reddito che percepiscono. Se questa presupposizione è errata, l’avente diritto la deve contestare portando delle prove. La presupposizione di legge comporta quindi un’inversione dell’onere di prova. Tuttavia all’avente diritto non si possono chiedere prove oltre a quelle che nei fatti è in grado di produrre.
Situazioni di subaffitto (studentesche), comuni abitative o abitazioni assegnate dai datori di lavoro (p.es. nel settore alberghiero), non costituiscono comunità equiparate al nucleo famigliare.
Sostegno subordinato
Le prestazioni del sussidio di base secondo lo SGB II fondamentalmente sono secondarie rispetto ad altre prestazioni sociali. Per questo, chi percepisce altre prestazioni sociali e in questo modo riesce ad evitare, rimuovere, abbreviare o ridurre il proprio stato di bisogno, deve richiedere tali prestazioni sociali (§ 12a SGB II). Se l’avente diritto rifiuta di presentare le necessarie domande, in base al § 5 co. 3 SGB II l’ente può procedere al suo posto a fare la domanda o a ricorrere contro mancate prestazioni.
In questo modo è possibile anche il „pensionamento forzato“, ovvero la richiesta di una pensione di vecchiaia contro la volontà del beneficiario. Questo può risultare sfavorevole per l’avente diritto, quando al pensionamento di vecchiaia anticipato è collegata una decurtazione permanente della pensione. Questo non vale fino a quando l’avente diritto non ha compiuto il 63° anno di età. (§ 12a Satz 2 SGB II).
Requisiti per la richiesta
Lo ALGII viene concesso solo su richiesta e solo dalla presentazione della stessa (§ 37 SGB II). La richiesta della prestazione per la garanzia dei mezzi di sussistenza decorre dal primo del mese. La decisione sulla richiesta viene comunicata al richiedente tramite un avviso, contro il quale è possibile presentare ricorso entro un mese dalla pubblicazione della notifica.
Protezione dai pignoramenti
Le richieste di ALGII e sussidio sociale, come la retribuzione, sono prestazioni pecuniarie correnti e fino a determinati limiti sono protetti dal pignoramento (§ 54 co. 4 SGB I, § 850c ZPO). Richieste di prestazioni pecuniarie una tantum sono pignorabili solo nel caso in cui il pignoramento risponda al requisito di equità (§ 54 Co. 2 SGB I).
In analogia i bonifici sul conto corrente dell’avente diritto sono automaticamente protetti dal pignoramento, se il conto rientra nella fattispecie di conto protetto dai pignoramenti (Pfändungsschutzkonto secondo § 850k ZPO). Se su un tale conto protetto viene accreditato ALGII o sussidio sociale, l’istituto di credito per 14 giorni può addebitare su questo importo solo le spese di gestione del conto. Il titolare del conto per 14 giorni deve avere accesso alla prestazione sociale, anche se in questo modo dovesse prodursi uno scoperto ( § 850k co. 6 ZPO).
Prestazioni per la garanzia della sussistenza
L’ammontare dell’ALGII dipende dallo stato di bisogno del richiedente. L’ALGII comprende:
prestazione normale secondo § 20 SGB II,
-
prestazioni per alloggio e riscaldamento secondo § 22 SGB II
Inoltre, a fronte di determinati presupposti, vengono fornite le seguenti prestazioni:
-
per bambini, adolescenti e giovani adulti oltre alla prestazione normale, viene tenuto conto dei bisogni per formazione e compartecipazione (Bedarfe für Bildung und Teilhabe) alla vita sociale e culturale nella comunità.
-
Vengono sostenute le spese per l’assicurazione sanitaria per aventi diritto che in base a § 5 co. 1 N. 2a SGB V, ovvero § 20 co. 1 n. 2a SGB XI sono passibili di assicurazione obbligatoria (§ 251 co. 4 SGB V, § 59 co. 1 SGB XI)
-
Sovvenzione ai contributi assicurativi per un’assicurazione sanitaria privata secondo § 26 SGB II
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Mutui integrativi per necessità una tantum non rifiutabili, comprese nella prestazione normale (§ 24 Co. 1 SGB II)
-
Prestazioni una tantum di natura eccezionale secondo § 21 Co. 6 SGB II
Dal 1 gennaio 2011 per i beneficiari dell’ALGII non vengono più pagati contributi pensionistici. Per la durata della percezione del sostegno da allora in base al § 58 Co. 1 N. 6 SGB VI valgono i tempi di imputazione dell’assicurazione pensionistica.
Dopo il calcolo della necessità, in base al reddito e patrimonio calcolabile viene verificato se il richiedente e le persone che vivono con lui in una comunità bisognosa possono coprire autonomamente i mezzi di sussistenza o sono indigenti e possono ricevere prestazioni. Nel caso più semplice, una persona riceve prestazioni pari all’ammontare della prestazione normale e delle spese per l’alloggio, perché non ha né reddito né patrimonio ascrivibile.
Fabbisogno normale (Tasso normale)
Fabbisogno normale (valido dal 1 gennaio 2013) |
|
Persona adulta sola |
382 € |
Persona adulta con figli a carico |
382 € |
Persona adulta con partner minorenne |
382 € |
Persone sole fino all’età di 24 anni o persone fino a 24 anni con partner minorenne, |
306 € |
Partner adulti coniugati, convivenza, comunità more uxorio o simile, rispettivamente |
345 € |
Bambino sotto i 6 anni |
224 € |
Bambino tra 6 e 13 anni |
255 € |
Bambino/adolescente tra 14 e 17 anni |
289 € |
L’ammontare del fabbisogno normale segue il § 20 Co. 2 bis 4 SGB II e § 23 SGB II. I tassi normali vengono verificati rispettivamente al 1 gennaio di ogni anno in base allo sviluppo della media nazionale di prezzi per beni di consumo e servizi normali di riferimento e rispetto allo sviluppo di salari e stipendi netti medi a livello nazionale pro capite in base al calcolo complessivo di economia politica (Mischindex) e pubblicati sulla gazzetta ufficiale.
Costi per alloggio e riscaldamento (KdU)
Accanto al prestazione normale, secondo il § 22 SGB II vengono riconosciute le spese effettive per alloggio e riscaldamento, qualora siano congrue. Va qui tenuto conto di condizioni, in particolare dell’entità degli affitti nel mercato immobiliare locale. I costi per abitazioni non congrue secondo il § 22 1 SGB II vengono riconosciute solo fino a quando l’avente diritto non è in grado di abbassare i costi cambiando l’abitazione, affittandola in parte o in altro modo, di norma comunque al massimo per sei mesi.
Affitto senza spese di riscaldamento
Valori di riferimento per adeguati affitti lordi comprensivi di riscaldamento a |
|
Persone-nucleo famigliare |
Affitto lordo con riscaldamento |
1 |
378 € |
2 |
444 € |
3 |
542 € |
4 |
619 € |
5 |
705 € |
Ogni persona ulteriore |
+ 50 € |
Il calcolo della congruità dell’affitto, si orienta secondo la dimensione dell’abitazione per aventi diritto all’alloggio nell’edilizia popolare regolamentata a livello regionale e in base all’affitto che va pagato a m2 sul mercato per la superficie abitativa congrua e rispetto allo standard di mercato di uno spazio equiparabile.
Il prodotto dato dalla superficie abitabile massima e il prezzo congruo a metro quadro costituisce il limite massimo per le spese per l’alloggio. Va inoltre considerato se in base alla struttura del mercato immobiliare locale l’avente diritto ha effettivamente la possibilità di affittare sul mercato un’abitazione astrattamente considerata congrua.
Attraverso un regolamento entrato in vigore il 1 gennaio 2011 i Länder e i comuni che sostengono spese, possono determinare tramite uno statuto per quale ammontare siano ritenute congrue le spese di alloggio e riscaldamento nel proprio territorio. Tali bisogni per alloggio e riscaldamento nel proprio territorio può essere tenuto conto anche attraverso un forfait mensile (§§ 22a bis 22c SGB II).
Costi secondari
Alle spese per l’alloggio, oltre all’importo dell’affitto senza riscaldamento valgono anche spese accessorie congrue. Quali siano le spese accessorie congrue è commisurato alle disposizioni nel comune dell’avente diritto. Possono determinarsi differenze nelle spese riconosciute. In prevalenza le spese congrue fissate dai comuni nell’ambito delle proprie scelte amministrativ.
Costi per il riscaldamento
Le spese di riscaldamento vengono sostenute indicativamente con erogazioni mensili o come costi unitari, qualora non risultino incongrue a seguito di comportamenti antieconomici. Dal 1 gennaio 2011 fanno parte dei costi per il riscaldamento le spese per l’acqua calda anche se l’acqua calda viene approntata a livello centrale. In caso di approvvigionamento decentrato i costi vengono riconosciuti come bisogni addizionali.
Secondo l’impostazione del tribunale per le questioni sociali (Bundessozialgerichts) non è immediatamente possibile dedurre limiti massimi per la determinazione della congruità o dell’incongruità delle spese per il riscaldamento dalle rispettive statistiche. È possibile dedurre dalle statistiche solo un primo indizio per la mancanza di congruità a livello generale. Questo però non esclude di per sé che questi costi vengano sostenuti. È qui compito dell’interessato dimostrare perché i costi risultano più elevati della media, ma sono comunque congrui. Questo vale anche quando le statistiche comprendono solo abitazioni con riscaldamento centralizzato e l’abitazione interessata è riscaldata con una stufa.
Costi per l’alloggio in caso di abitazione di proprietà
Come spese per l’alloggio vanno considerati anche i carichi derivanti dall’alloggio in cui si abita. La superficie in questi casi è ancora considerata congrua se per famiglie fino a quattro persone non si superano i 130 m² (120 m² in caso di abitazione di proprietà). In caso di superficie maggiore, la congruità va verificata a livello individuale. Del fabbisogno per l’alloggio secondo il § 22 Co. 2 SGB II fanno parte anche i costi per la manutenzione e riparazione, quando queste siano inderogabili e le spese non superino complessivamente i valori massimi di alloggio per gli inquilini. Per costi eccedenti non vengono concessi prestiti/mutui.
Cambio dell’abitazione
Un cambio di abitazione in base all’ Art. 11 GG è possibile e permesso senza approvazione preventiva dell’ente. Una precedente „garanzia di erogazione della prestazione“ tuttavia da la sicurezza che la presa in carico di maggiori costi da parte dell’avente diritto in futuro non possa essere rifiutata con la motivazione che lo stato di necessità sia imputabile all’avente diritto senza una valida ragione.
Se un cambio di abitazione ha come conseguenza spese più elevate per l’alloggio, l’avente diritto dovrebbe ottenere preventivamente l’autorizzazione dell’ente che sostiene le spese dell’ALGII. In caso contrario di norma l’ente erogatore non sostiene né le spese per il trasloco né l’affitto, qualora il nuovo affitto sia più elevato di quello precedente. Infatti i costi per il reperimento di un alloggio secondo il § 22 co. 6 SGB II vengono presi in carico solo a seguito di autorizzazione preventiva.
Nel caso di persone sotto il 25 anni di età che traslocano senza autorizzazione preventiva dell’ente, in base al § 20 co. 3 SGB II viene riconosciuto solo l’80% della prestazione normale e in base al § 22 co. 5 SGB II di norma non hanno diritto alla presa in carico delle spese per l’alloggio. In casi eccezionali tuttavia le spese per l’alloggio devono essere sostenute dall’ente a fronte di gravi motivi che rendono necessario il trasloco. (…)
Necessità per l’arredo dell’abitazione che non siano già coperte da mobili ed altri suppellettili („arredo primario“) – diversamente dalle necessità di manutenzione ed integrazione – non sono coperte dalla prestazione normale. Quindi secondo il § 24 Co. 3 Satz 2 SGB II le prestazioni vanno sostenute a parte. Se oggetti di arredo esistenti diventano inutilizzabili unicamente a causa del trasloco determinato dal beneficiario in un’abitazione congrua, si determina un nuovo diritto nell’ambito del diritto al primo arredo.
Esigenze addizionali
Le esigenze addizionali non sono coperte dal fabbisogno normale. Vengono riconosciute in base a quanto previsto dal § 21 SGB II. Di queste fanno parte esigenze per donne in gravidanza, disabili e persone sole con figli. Di queste esigenze si tiene conto nel fabbisogno normale con supplementi in percentuale.
Esigenze addizionali |
% del fabbisogno normale |
Importo |
Persona sola con figlio a carico sotto i 7 anni |
36 |
138 € |
Persona sola con due o tre figli a carico sotto i 16 anni |
36 |
138 € |
Persona sola per il 4° e 5° figlio sotto i 16 anni, in aggiunta cad. |
12 |
46 € |
Persona sola per un figlio dai 7 ai 17 anni |
12 |
46 € |
Persona sola per due figli di 16 o 17 anni, cad. |
12 |
46 € |
Donne in gravidanza a partire dalla 13a settimana (esigenze addizionali) |
17 |
65 € |
Persona disabile (quando rientra in una misura di integrazione secondo il SGB IX) |
35 |
134 € |
Esigenze addizionali per un’alimentazione costosa vengono riconosciute in misura congrua. Devono prodursi per ragioni mediche per l’alimentazione di malati. Serve un certificato medico dal quale si evince la malattia, la necessità del particolare cibo prescritto e il nesso causale tra malattia e alimentazione per malati. Vengono prese a riferimento tabelle degli enti preposti. Sono ivi definite raccomandazioni per i casi di riferimento, ma tali raccomandazioni in base alla giurisprudenza recente non costituiscono una cosiddetta perizia anticipatoria. Per questo l’ente in caso di contenzioso può indagare che tipo di fabbisogno sussista nel singolo caso. Per il rifiuto di prestazioni quindi non è sufficiente che l’ente si riferisca a “raccomandazioni attuali di medicina dell’alimentazione”. L’esigenza addizionale non può verificarsi a breve termine per un ammontare irrilevante. Esiste diritto ad esigenze addizionali, l’ente non ha titolo di determinarne la congruità. La notifica quindi è integralmente verificabile in tribunale. Vanno rimborsate le „esigenze addizionali effettivamente necessarie“.
Esigenze addizionali in caso di fornitura decentrata di acqua calda
Se l’energia necessaria per la produzione di acqua calda non è parte delle spese per il riscaldamento perché prodotta separatamente dall’impianto di riscaldamento e viene prodotta da dispositivi installati nell’abitazione (p.es. scaldabagno), secondo il § 21 Co. 7 SGB II viene riconosciuta una prestazione addizionale il cui importo varia tra lo 0,8 e il 2,3 % della prestazione normale.
Prestazioni per la formazione e compartecipazione
Bambini e adolescenti e studenti e studentesse oltre alla prestazione normale, con i requisiti del § 28 SGB II, ricevono prestazioni per formazione e compartecipazione (Leistungen für Bildung und Teilhabe), qualora abbiano diritto alle prestazioni previste dal quarto capitolo SGB XII.
Sussidio sociale (Sozialgeld)
Ricevono il sussidio sociale in base al § 28 SGB II le persone aventi diritto che
Non sono idonee al lavoro,
-
Convivono con un avente diritto idoneo al lavoro che può fare richiesta delle prestazioni ai sensi del SGB II in una comunità bisognosa (Bedarfsgemeinschaft) ai sensi del § 7 Co. 3 SGB II e
-
Non hanno diritto al sussidio di vecchiaia e in caso di riduzione del reddito in base al § 41 SGB XII.
Inoltre hanno diritto anche minorenni di apprendisti aventi diritto al BAföG.
Attraverso il riconoscimento del sussidio sociale da parte del Jobcenter si vuole evitare che per i singoli appartenenti ad una comunità bisognosa siano responsabili enti diversi.
Assicurazione sanitaria
Mentre per beneficiari di ALGII assicurati ai sensi di legge le agenzie per il lavoro sostenevano integralmente i costi dell’assicurazione sanitaria, i costi dovuti per lavoratori autonomi titolari di assicurazione privata, gli importi venivano presi in carico solo per l’ammontare dei contributi obbligatori per legge. Per gli interessati si determinava un buco finanziario che non poteva essere coperto dal tasso normale. (…)
Dopo una sentenza pubblicata il 18 gennaio 2011 del tribunale per le questioni sociali (Az.: B 4 AS 108/10 R) i Jobcenter devono farsi carico dei contributi fino alla tariffa base secondo il § 12 Co. 1c VAG. Questa decisione mette fine ad una disparità di trattamento degli assicurati privati volontari ai sensi di legge nel garantire il minimo di sussistenza degli interessati e chiude così un vuoto creato dal legislatore.
Regolamento in casi gravi per la garanzia in caso di necessità eccezionali
Dopo la decisione della Corte Costituzionale del 9 febbraio 2010 anche esigenze eccezionali inderogabili, correnti e non una tantum vanno coperte anche se non coperte dalle prestazioni normali, ma fanno parte tassativamente di un minimo di sussistenza rispettoso della dignità umana. Il diritto a tali prestazioni fino all’entrata in vigore della modifica dello SGB II al 1 gennaio 2011 faceva riferimento direttamente alla Costituzione.
Qualora nel caso singolo sussista un bisogno inderogabile, corrente, non una tantum, agli aventi diritto viene ora riconosciuta un’esigenza addizionale secondo il § 21 Co. 6 SGB II. L’esigenza aggiuntiva è inderogabile se non può essere coperta da elargizioni di terzi o tenendo conto dei risparmi dell’avente diritto e per l’ammontare si discosta in modo significativo dal fabbisogno medio.
L’agenzia per il lavoro per incarico del tribunale il 17 febbraio 2010 aveva emanato un ordine servizio che stabiliva quali prestazioni dovevano essere sostenute per casi di particolare gravità:
Medicinali non prescrivibili (prodotti per la cura della pelle in caso di neurodermite, articoli igienici in caso di infezione da HIV conclamata);
-
Aiuto per la pulizia e la gestione domestica per persone in sedia a rotelle
-
Costi per il diritto di visita
Casi gravi comparabili
- Secondo l’ordine di servizio non dovevano essere erogate prestazioni aggiuntive per la copertura della tassa trimestrale dei mutuati, abbigliamento e calzature di misure straordinarie (taglie forti) o per particolari fabbisogni alimentari dati da una malattia.
Se nel caso singolo non è possibile coprire un bisogno inderogabile che si discosta dalla garanzia della sussistenza, l’agenzia per il lavoro a fronte di corrispondete documentazione sostiene la prestazione in natura o in denaro e concede all’avente diritto un corrispondente prestito (§ 24 Co. 1 SGB II)
Calcolo del reddito
Il reddito, per quanto da tenere in considerazione, deve essere utilizzato prioritariamente per la sussistenza. Il reddito è ciò che i componenti della comunità bisognosa durante la percezione della prestazione percepiscono in aggiunta in termini di valore. Quello che possedevano al momento della presentazione della domanda è patrimonio. Di quale reddito va tenuto conto in quale misura è regolamentato in § 11, § 11a, § 11b e nell’ordinamento Arbeitslosengeld II/Sozialgeld-Verordnung – ALGII-V.
Reddito contemplato
Valgono come reddito tutte le entrate in denaro o valore equivalente qualora non siano espressamente escluse ai sensi del § 11a SGB II oder § 1 ALGII-V.
Si tiene conto di entrate correnti o una tantum nel mese in cui vengono percepite. Se nel caso di entrate una tantum in un mese decadono i diritti alla percezione del sussidio, l’entrata una tantum va distribuita uniformemente su un periodo di sei mesi e se ne deve tenere conto con un corrispondente importo parziale a livello mensile.
Secondo il § 11b SGB II dal reddito vanno dedotti (Einkommensbereinigung):
-
tasse incidenti sul reddito,
-
contributi obbligatori per l’assicurazione sociale (Sozialversicherung) inclusi i contributi per la promozione del lavoro,
-
contributi ad assicurazioni pubbliche o private o istituzioni simili, qualora tali importi non siano previsti per legge o congrui per motivo e ammontare, di questi fanno parte contributi per a) previdenza per casi di malattia e necessità di cura della persona che non sono obbligatori nell’assicurazione sanitaria prevista per legge, b) per l’assicurazione per la vecchiaia di persone esonerate dall’obbligo assicurativo previdenziale, qualora i contributi non siano oggetto di contributi ai sensi del § 26, ALGII-V § 6 Absatz 1 cifra 1 forfait 30 Euro.
-
contributi previdenziali passibili di sostegno secondo il § 82 Einkommensteuergesetz (EStG), per quanto non superano l’importo minimo previsto secondo il § 86 EStG, (Riesterrente)
-
spese necessarie al conseguimento del reddito (spese di gestione e pubblicitarie), per lavoratori secondo il ALGII-V § 6 co. 1 cifra 2a forfait 15,33 Euro, o i costi per l’assicurazione obbligatoria di veicoli e il forfait per la percorrenza, forfait di 0,20€ a km o costi effettivi, qualora siano necessari e comprovati.
-
per lavoratori un contributo secondo il § 11b Co. 3 SGB II (franchigia per attività lavorativa, 10–20% del reddito che eccede i 100 €, massimo 230 €).
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spese per rispondere a spese di sostentamento previste per legge fino all’importo del titolo di mantenimento o all’importo comprovato da un accordo di mantenimento stabilito a livello notarile.
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in caso di aventi diritto idonei al lavoro il cui reddito viene calcolato ai fini dell’erogazione del BAföG o BAB per almeno un figlio, l’importo di reddito calcolato a tal fine.
Particolarità in caso di reddito da lavoro
Dal reddito netto secondo il § 11b Co. 2 Satz 1 SGB II invece di importi singoli per assicurazioni (punto 3), previdenza (punto 4) e spese pubblicitarie (punto 5), viene detratto un importo forfettario di 100 Euro (franchigia base). Se tuttavia il reddito loro supera i 400,00€, invece della franchigia base possono essere detratte le spese effettive.
In caso di indennità esenti da tasse per attività a titolo gratuito la franchigia base è fissata in 200 Euro (§ 11b Co. 2 Satz 3 SGB II, § 3 N. 26 EStG).
Inoltre in base al § 11b Co. 3 SGB II dal reddito netto da lavoro viene detratta un’ulteriore franchigia, commisurata al reddito lordo. La franchigia per reddito da lavoro ammonta a:
20% della parte del reddito lordo che supera 100 Euro e non va oltre i 1 000 Euro, e
10% della parte del reddito lordo mensile che supera i 1 000 Euro e non va oltre i 1200 Euro, per gli aventi diritto che convivono con almeno un figlio minorenne in una comunità bisognosa o che hanno almeno un figlio minorenne, fino a 1.500 Euro.
Esempi:
Con 400,00 € di reddito lordo mensile le franchigie ammontano a 160,00 € (100,00 € franchigia base + 20% di 300,00 € di franchigia per lavoratori), con 600,00 € di reddito sono 200,00 Euro (100,00 € + 20% di 500,00 €), con 1.200 € le franchigie sono fissate a 300 € (=100 € + 20% di 900 € + 10% di 200 €).
Calcolo del patrimonio
Se l’avente diritto o le persone con lui conviventi in una comunità bisognosa possiedono un patrimonio utilizzabile, secondo il § 12 SGB II non sussiste diritto a percepire l’ALGII, per quanto il valore del patrimonio supera determinate franchigie, non si tratta di patrimonio protetto e l’utilizzo non sia antieconomico o produrrebbe per l’interessato una situazione di particolare gravità.
Patrimonio è la totalità di beni di una persona misurabili in denaro:
denaro e valori equivalenti, come denaro contante e assegni,
-
Ulteriori oggetti, immobili, come terreni costruiti o non costruiti e beni mobili come gioielli, dipinti e mobili,
-
Ulteriori titoli come cambiali, diritti di cambio, azioni e altre partecipazioni societarie, diritti derivanti da usufrutto, servitù, vitalizi e diritti d’autore, qualora si tratti di beni stimabili in denaro.
Del patrimonio va tenuto conto nel suo valore corrente senza riguardo a prescrizioni fiscali.
Non sono patrimonio ma reddito i proventi (interessi, dividendi) del patrimonio (…).
Fruibilità
Il patrimonio deve essere utilizzabile. È utilizzabile il patrimonio quando i suoi oggetti possono essere consumati, trasferiti, ipotecati o prestati o resi fruibili tramite locazione. L’utilizzo deve portare per l’interessato un provento che gli consenta, anche solo temporaneamente, di provvedere al suo sostentamento.
L’utilizzo è antieconomico quanto il corrispettivo da raggiungere è in un rapporto chiaramente sfavorevole rispetto al valore effettivo dell’oggetto patrimoniale e un normale commercio per questa ragione non ne farebbe uso. L’utilizzo di un’assicurazione sulla vita per esempio viene considerato antieconomico, se la liquidazione con lo scioglimento del contratto risulta inferiore di oltre il 10% degli importi versati fino a quel momento (…)
Non sono utilizzabili oggetti costituenti il patrimonio il cui utilizzo – anche in base alle disposizioni di un avente diritto che tuttavia deve aver messo in atto prima dello stato di necessità – sia escluso in tempi prevedibili o per i quali non sia possibile trovare un acquirente in tempi prevedibili, p.es. perché oggetti di quel tipo non sono (più) sul mercato o perché, come per esempio i terreni, a seguito del calo dei prezzi degli immobili, sono gravati da carichi che superano il valore di mercato.
Se il patrimonio consiste in un’eredità e un co-erede rifiuta la separazione della parte dell’eredità per un tempo indeterminato anche se l’avente diritto ha chiesto la separazione, sussiste un ostacolo effettivo all’utilizzo, in questo caso il patrimonio non è utilizzabile.
Se il patrimonio è utilizzabile, ma non è possibile il ricorso immediato ai valori patrimoniali computabili, p.es. per mancanza di assenso di un co-erede in tempi prevedibili, secondo il § 24 Co. 5 SGB II sussiste (solo) il diritto ad un aiuto in forma di prestito/mutuo.
Detrazioni
Patrimonio esentato § 12 SGB 2 |
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Importi di patrimonio esenti |
Importo esente per anno di vita completo |
Importo minimo |
Importo massimo |
Importo esente base |
150 €¹ |
3.100 € |
9.750 € (anno di nascita 1948–1957) |
Importo esente base |
— |
3.100 € |
3.100 € |
Importo esente per assicurazione per la vecchiaia per beneficiari del sussidio idonei al lavoro a partire dal completamento del 15° anno di vita e loro partner |
750 € |
— |
48.750 € (anno di nascita 1890–1957) |
Importo esente per acquisti necessari |
— |
750 € |
750 € |
Franchigia patrimoniale
Non viene calcolato come patrimonio:
Beni mobili congrui facenti parte dell’abitazione,
-
Un veicolo adeguato per ciascuno degli aventi diritto idonei al lavoro facente parte della comunità bisognosa, secondo decisione del BSG del 6 settembre 2007 un veicolo a motore del valore corrente fino a 7.500 EUR va considerato congruo. Su veicoli più costosi si decide caso per caso.
-
Previdenza per un ammontare previsto ai sensi di legge inclusi i relativi proventi (…)
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Oggetti patrimoniali designati dal proprietario per la vecchiaia in misura congrua, qualora l’avente diritto idoneo al lavoro o il suo partner non sia gravato dagli obblighi assicurativi previsti ai sensi di legge,
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Un terreno edificato a scopo abitativo di misura congrua o una corrispondente abitazione di proprietà,
-
Patrimonio qualora non sia destinato ad uno prossimo procacciamento o mantenimento di un terreno edificabile a scopo abitativo di grandezza congrua, qualora questo sia o debba essere destinato a scopi alloggiativi per persone disabili o bisognose di cure e questo utilizzo verrebbe messo a rischio dall’utilizzo del patrimonio stesso,
-
Oggetti e diritti, qualora il loro utilizzo sia palesemente antieconomico o significherebbe una particolare durezza per l’interessato. Per la congruità sono determinanti le condizioni di vita durante la percezione delle erogazioni per il sussidio di base.
Sostegno all’inserimento e intermediazione di lavoro
Sostegno all’integrazione
Secondo il § 15 SGB II il Jobcenter deve stipulare con ciascuna persona avente diritto un accordo di integrazione (Eingliederungsvereinbarung) che determinerà le prestazioni necessarie per l’integrazione, quali sforzi minimi debba fare l’avente diritto per trovare un lavoro e come debba comprovare i propri sforzi. Qualora l’avente diritto rifiuti la stipula di un accordo di integrazione, non sussistono le condizioni per una sanzione, ma il Jobcenter può determinare unilateralmente le misure previste tramite un atto amministrativo contestabile. Lo strumento dell’accordo di integrazione esiste già nel Job-AQTIV-Gesetz del 2001.
Ulteriori prestazioni di inserimento
Delle ulteriori misure di inserimento fanno parte:
Prestazioni di consulenza e cura (p.es. per debitori e tossicodipendenti Suchtberatung, § 16a Nrn. 1–4 SGB II)
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Sussidio di avvio (Einstiegsgeld)
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Prestazioni secondo le disposizioni sul part-time di vecchiaia (Altersteilzeitgesetz (§ 16a N. 6 SGB II))
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Occasioni di lavoro (§ 16d):
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Occasione di lavoro nella variante retribuita (Arbeitsgelegenheit – AGE) con contratto di lavoro e retribuzione
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Occasione di lavoro con rimborso (Arbeitsgelegenheit mit Mehraufwandsentschädigung (AGM)), anche lavoro aggiuntivo (Zusatzjob) (colloquialmente „Ein-Euro-Job“ – “impiego-da-un-euro”)
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Sostegni alla mobilità (costi per il trasporto per recarsi a colloqui o iniziare un lavoro, contributi per i costi di separazione, strumenti di lavoro o prestiti ponte fino alla prima retribuzione),
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Interventi formativi,
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Restituzione di costi per candidature e finanziamento di formazione finalizzata a candidature
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Prestazioni nei confronti del datore di lavoro (contributi di inserimento),
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Sostegno nella formazione professionale di persone svantaggiate,
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Consulenza e valutazione di avvio
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Finanziamento di riqualificazione professionale o formazione continua (come percorsi formativi certificati)
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Occupazione che accompagna il sostegno all’integrazione,
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Contributo all’organizzazione e al finanziamento della cura di bambini (asili o nidi, ecc.)
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Misure per il procacciamento di lavoro (Arbeitsbeschaffungsmaßnahmen (ABM)) fino al 31 dicembre 2008.
Non esiste un diritto legalmente riconosciuto a determinate prestazioni di integrazione, gli strumenti necessari ed utili vengono scelti dall’interlocutore personale incaricato. Sulla domanda di un beneficiario della prestazione deve quindi essere presa una decisione individuale (Ermessensentscheidung). Sussiste tuttavia il diritto ad una motivazione oggettiva della decisione presa.
Sanzioni
Le infrazioni degli obblighi previsti nel § 31 SGB II da parte dell’avente diritto idoneo al lavoro vengono sanzionate tramite una decurtazione dell’ALGII. Durante la sanzione non sussiste il diritto ad altre prestazioni da parte dello stato (p.es. sussidio sociale Sozialhilfe) (§ 31 Co. 6 Satz 4 SGB II). Una sanzione inizia il primo giorno del mese che segue al relativo avviso di sanzione al beneficiario.
Qualora la prestazione normale venga decurtata di oltre il 30%, l’ente erogatore deve verificare se ai sensi di legge vanno concesse prestazioni in natura quali dei buoni pasto.
L’interessato può fare obiezione e presentare ricorso contro una sanzione. Questi strumenti di legge tuttavia ai sensi del § 39 N. 1 SGB II non hanno effetto dilatorio.
Il giudice ed ex deputato della Linke Nešković ritiene le sanzioni anticostituzionali, dato che attraverso la sanzione, la mancata concessione del minimo di sussistenza viene legata ad un determinato comportamento, ma non ad un effettivo bisogno. La garanzia della dignità umana prevista dalla Costituzione tuttavia in base alla giurisprudenza della Corte Costituzionale prevede la garanzia del minimo di sussistenza in ciascun caso singolo.
Tipologie di sanzione
Queste sanzioni vengono distinte in due tipologie e un caso particolare:
-
Sanzione per infrazione di un obbligo (sanzione grande); queste vengono comminate ad esempio nel caso di rifiuto di un lavoro, per l’interruzione o per aver causato l’interruzione di interventi formativi o infrazione di un obbligo previsto dall’accordo di integrazione stipulato (motivi più ricorrenti) – § 31 Co. 1 e 4 SGB II
-
Sanzione per mancata notifica (sanzione piccola); queste vengono comminate se si manca ad un appuntamento nell’ambito delle prestazioni o dell’intermediazione o di visite mediche. – § 32 SGB II
Presupposto per la sanzione oltre all’infrazione dell’obbligo/mancata notifica è fondamentalmente
-
l’istruzione preventiva da parte dell’ente – § 31 Co. 1 Satz 1, Co. 2 Satz 1 SGB II (eccezione: sanzione all’inizio della prestazione per sospensione preesistente, nella rinuncia al lavoro o licenziamento per colpa propria § 31 Co. 4 N. 3 SGB II, in determinate condizioni è possibile che venga richiesta la restituzione delle prestazioni alla fine del periodo di erogazione (vedi anche § 34 Co. 1 SGB II))
-
mancata prova di un’importante motivazione per l’infrazione di un obbligo/mancata notifica – § 31 Co. 1 Satz 2 e Co. 2 Satz 1 SGB II.
Durata delle sanzioni
Le sanzioni sono di norma fissate per la durata di tre mesi. Ci sono due eccezioni:
-
sanzioni nel caso sia stato causato un periodo di sospensione attraverso un comportamento contrario alle norme dell’assicurazione (versicherungswidriges Verhalten) (rinuncia al lavoro o licenziamento per colpa propria) secondo § 31 Co. 2 N. 3 SGB II, § 159 SGB III. In questo caso la durata e l’inizio della sanzione dipendono dal periodo di sospensione
-
per persone sotto i 25 anni di età la sanzione può essere ridotta a posteriori a sei settimane quando la persona sanzionata mostra una collaborazione particolarmente buona nell’integrazione § 31 Co. 6 Satz 3 SGB II.
Importo della decurtazione
L’importo della decurtazione dipende dal tipo di infrazione degli obblighi:
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Sanzioni grandi
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per un’infrazione singola degli obblighi le prestazioni vengono decurtate del 30%.
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per la prima ripetizione dell’infrazione le prestazioni vengono diminuite del 60%. Sussiste una ripetizione quando dall’inizio dell’ultima sanzione non è ancora trascorso almeno un anno § 31 Co. 3 Satz 4 SGB II.
-
per ogni ripetizione di un’infrazione si ha una decurtazione del 100% (quindi erogazione pari a zero), inoltre vengono cancellati del tutto i contributi per costi di alloggio e riscaldamento secondo § 22 SGB II.
-
per persone di età inferiore ai 25 anni per le grandi sanzioni valgono disposizioni aggravate; in questo caso la prestazione normale decade già per una singola infrazione; la decurtazione totale si verifica già alla prima ripetizione dell’infrazione § 31 Co. 5 SGB II
-
-
Sanzioni piccole
-
per un’infrazione unica le prestazioni vengono ridotte del 10%.
-
dall’aprile 2011 non esiste più l’infrazione ripetuta ed è decaduto anche il termine di un anno.
-
Esempio |
aprile |
maggio |
giugno |
luglio |
1. mancata comunicazione |
10 % |
10 % |
10 % |
|
2. mancata comunicazione |
|
10 % |
10 % |
10 % |
Totale |
10% |
20% |
20% |
10% |
Frequenza delle sanzioni
Nell’anno 2007 il 2,7% dei beneficiari dell’ALGII sono stati colpiti da sanzioni. La quota dei sanzionati è quindi salita rispetto a quella dell’anno precedente (2006: 1,9%).
Ci sono differenze tra le regioni nella frequenza delle sanzioni, che è più alta nel sud (picco in Baviera con il 3,8% di tutti i beneficiari). La statistica comprende tutte le sanzioni, a prescindere dall’entità – anche quelle per mancata notifica.
Le sanzioni più frequenti attualmente si verificano a Berlino (2013). In base ad informazioni confidenziali, pare che i capi dei Jobcenter incassino fino a 4000 Euro di premio per risparmi imposti attraverso il rigore, comprese le sanzioni.
Conseguenze delle sanzioni
Attraverso la decurtazione dell’ALGII il minimo di sussistenza resta in parte al di sotto di quanto previsto dalla legge che determina il fabbisogno normale (Regelbedarfs-Ermittlungsgesetz). Tramite sanzioni ripetute l’ALGII, compreso l’affitto, può anche decadere del tutto.
In base a valutazioni degli enti di assistenza per le persone senza alloggio, le sanzioni dure Hartz-IV mandano per strada soprattutto persone sotto i 25 anni di età.
Avvisi illegittimi
Impugnazione da parte dell’interessato
Il destinatario di un avviso può fare obiezione entro un mese dalla sua notifica. Se l’avviso è illegittimo e vengono lesi i diritti di chi solleva obiezione, l’ente deve rimuoverlo o modificarlo. (…)
Modifica degli avvisi non più impugnabili da parte dell’ente
In base ad apposite regole, l’ente deve ritirare, revocare o annullare un avviso anche dopo che non è più passibile di opposizione. Eventualmente può chiedere la restituzione di prestazioni erogate in modo illegittimo.
Avvisi errati a sfavore dell’interessato
Se ALGII o sussidio sociale non sono stati erogati o erogati in cifra ridotta ingiustamente o se a posteriori si modificano le condizioni dando diritto ad una prestazione più elevata, l’ente deve revocare l’avviso originario in base al § 44 Co. 1 SGB X, ovvero al § 48 Co. 1 Satz 2 N. 1 SGB X e pagare la prestazione arretrata fino ad un anno, fatta eccezione per il caso in cui l‘interessato abbia fatto di proposito dichiarazioni false o incomplete.
Avvisi errati a favore dell’interessato
In base al § 45 co. 2 SGB X di norma il cittadino può confidare nel fatto che la prestazione sociale gli è stata erogata legittimamente, pertanto può tenere prestazioni già erogate delle quali ha già disposto. Se viene constatato che l’ente ha illegittimamente riconosciuto un importo troppo elevato di ALGII o sussidio sociale, il riconoscimento errato può essere ritirato solo con effetto per il futuro, facendo decadere la prestazione solo in futuro.
Questo legittimo affidamento non va a beneficio di chi ha fatto intenzionalmente dichiarazioni errate o incomplete o sapeva o avrebbe dovuto sapere di non avere diritto alla prestazione e ovviamente a di chi ha ottenuto la prestazione tramite inganno, minaccia o corruzione. In tal caso l’avviso di riconoscimento può essere ritirato anche in modo retroattivo e le prestazioni ingiustamente percepite vanno restituite in base al § 50.
Dato che ALGII e sussidio sociale vengono riconosciuti per un periodo relativamente lungo, può essere che un avviso diventi illegittimo solo a posteriori. Per casi simili non esiste un legittimo affidamento. Se dopo l’avviso viene conseguito reddito o patrimonio che da adito alla riduzione o non erogazione della prestazione, l’ente può calcolare il reddito o patrimonio anche in modo retroattivo secondo il § 48 SGB X, § 330 Co. 3 Satz 1 SGB III a partire dal conseguimento del reddito/patrimonio, modificando o revocando l’avviso. Prestazioni erogate in eccesso vanno restituite. Va qui tenuto conto del fatto che secondo il § 40 Co. 2 SGB II, il 56% dell’affitto al netto delle spese per riscaldamento va trascurato in quanto compensazione per l’erogazione per l’alloggio che il beneficiario non ha chiesto in base alla preminenza dello SGB II, pertanto per le prestazioni non può essere chiesta la restituzione.
Restituzione in caso di avviso provvisorio
La richiesta di restituzione in caso di avviso provvisorio secondo il § 40 Co. 1 N. 1a SGB II in collegamento con il § 328 SGB III non è definitivamente chiarita. (…). Non è stato ancora chiarito se il § 40 Co. 2 SGB II vada o possa essere applicato secondo l’interpretazione conforme alla Costituzione qualora venga chiesta la restituzione di una mensilità della prestazione. (…) La questione è stata decisa dalla Corte con decisione del 14 novembre 1969, Az. 1 BvL 4/69 (BVerfGE 27, 220 ff.) in modo tale che la restituzione del sussidio sociale non può avere come conseguenza la decadenza dei contributi per l‘alloggio.
Correzioni e modifiche della base di diritto
Prima legge per la modifica dello SGB II (2005)
Le prime modifiche dello SGB II sono entrate in vigore con l’apposita legge (Erstes Gesetz zur Änderung des SGB II) il 31 dicembre 2005. Nella legge sono affrontate tra l’altro modifiche per quanto riguarda la partecipazione dello stato alle prestazioni per alloggio e riscaldamento.
Legge per la modifica dello SGB II e di altre leggi (03/2006)
Il 17 febbraio 2006 il parlamento ha deciso ulteriori modifiche dell’ALGII, entrate in vigore prevalentemente il 1 aprile 2006.
Maggiorenni che non hanno ancora compiuto il 25° anno di vita, conviventi con i genitori, dal 1 luglio 2006 ricevono solo l’80% (276€) dell‘ALGII. Se vogliono lasciare il nucleo famigliare dei genitori dal 1 aprile 2006 devono prima fare una richiesta per il trasloco che necessita di un‘autorizzazione. Adolescenti che al 17 febbraio 2006 avevano preso un’abitazione propria, in linea di principio non devono tornare dai genitori. È tuttavia possibile che giovani con una propria comunità bisognosa che vogliono traslocare vengano rinviati presso i genitori, dato che non solo il primo trasloco, ma anche quelli successivi necessitano di autorizzazione.
Inoltre dal 1 luglio 2006 la prestazione normale è stata unificata a livello nazionale a 345€ mensili e il contributo previdenziale dal 1 gennaio 2007 abbassato da 78€ a 40€.
Legge per lo sviluppo del sussidio per persone in cerca di occupazione (08/2006)
Il 1 agosto 2006 è entrata in vigore la prima parte della legge per lo sviluppo della protezione sociale per persone in cerca di occupazione („Gesetz zur Fortentwicklung der Grundsicherung für Arbeitsuchende“) (in breve: Fortentwicklungsgesetz; già: „SGB II-Optimierungsgesetz“).
La legge prevede 50 modifiche, tra cui decurtazioni della prestazione e inasprimento dei requisiti per l’accesso all‘ALGII. Tuttavia non sono state chiarite questioni aperte quali la competenza dell’agenzia federale per il lavoro e dei comuni.
Modifiche al 1 agosto 2006
Alcuni esempi delle modifiche entrate in vigore dal 1 agosto 2006:
sanzioni possono riguardare anche i costi per l‘alloggio.
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In caso di comunità more uxorio/comunità bisognosa (eheähnlichen Gemeinschaft (Bedarfsgemeinschaft) e convivenze tra partner appartenenti allo stesso genere, viene invertito l’onere di prova, ovvero gli indigenti che convivono nella stessa abitazione devono provare che non costituiscono una comunità bisognosa
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inasprimento delle basi per ulteriori possibilità di controllo e confronto di dati (Ziff. A.3, A 27, B.1, B.3, B.5, E.2)
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Creazione o allargamento dei servizi esterni per aumentare in modo sostanziale le visite a domicilio.
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Esclusione dalla prestazione in caso di infrazione contro la disposizione di reperibilità (Erreichbarkeitsanordnung)
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Diminuzione o cancellazione delle spese per l’alloggio se si è fatto un trasloco senza autorizzazione
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Contributo di base (Gründungszuschuss) per beneficiari dell’indennità di disoccupazione I (Arbeitslosengeld I) invece del sostegno con finanziamento ponte o integrazione (Existenzgründungszuschuss („Ich-AG“))
Modifiche dal 1 gennaio 2007
Gli ultimi inasprimenti delle sanzioni sono entrate in vigore il 1 gennaio 2007 del „Gesetz zur Fortentwicklung der Grundsicherung für Arbeitssuchende“. I punti chiave sono:
tre gradi di sanzione: prima infrazione di un obbligo, riduzione della prestazione pari al 30% per tre mesi; seconda infrazione di un obbligo, riduzione della prestazione del 60%; terza infrazione di un obbligo nel corso di un anno, cancellazione completa della prestazione, compresi i costi per l‘alloggio.
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Anche nel caso di adolescenti, le spese per l’alloggio sono passibili di sanzioni.
Software di gestione
A2LL
Con l’ALGII è stato introdotto il nuovo software di gestione A2LL negli ARGE e nei Jobcenter. Il software proprietario è stato sviluppato dalla società del gruppo Telekom T-Systems, che poi ha trasferito l’incarico all’azienda di software PROSOZ Herten come subappalto. (…)
Il software non è stato approntato entro il termine ed ha avuto extra-costi rilevanti rispetto al progetto inziale (pare che al settembre 2006 il costo fosse già di 48 milioni di euro, più del quintuplo dell’importo originariamente previsto). Secondo un’analisi seguita ad interrogazioni parlamentari, il consiglio regionale dello Schleswig-Holstein è giunto alla conclusione che A2LL produce costi annui pari ad almeno 230 milioni di Euro. Secondo stime governative già la programmazione errata produce un danno di 28 milioni di Euro.
Ci sono forti critiche anche rispetto a problemi nella tutela della riservatezza dei dati (interrogazione parlamentare dei Grünen). A causa di malfunzionamenti e limitazioni del funzionamento all’inizio del 2008 è stato deciso di interrompere l’uso di A2LL entro il 2013 e di sostituire il programma con un nuovo software.
Allegro
Nel marzo 2008 è stato deciso lo sviluppo del programma di gestione Allegro in sostituzione del software difettoso A2LL. Il tempo di sviluppo è stimato in 5 anni e il costo preventivato è di 90 milioni di Euro. L’Agenzia Federale del Lavoro spera di ottenere miglioramenti e prevede un suo maggiore coinvolgimento nello sviluppo del software rispetto a quanto è avvenuto per A2LL.
Altri software di gestione
I capoluoghi di provincia o comuni nei quali è possibile esercitare l’opzione usano altri software. (…) In prevalenza si tratta di evoluzioni dei software già in uso per la gestione dei sistemi di sussidio preesistenti. (…)
Critica e discussione
Critica dell’Arbeitslosengeld II
Punti generali di critica
In generale rispetto alle Riforme-Hartz viene criticato che le leggi sviluppate a partire dal Piano Hartz hanno mancato l‘obiettivo. L’obiettivo dichiarato di dimezzare la disoccupazione e di ridurre quella di lunga durata fino ad ora non è stato raggiunto. Questo vale anche rispetto ad uno sgravio del bilancio dello stato da ottenere attraverso l’unificazione dell’indennità di disoccupazione e del sussidio sociale. I critici riconducono l’effettivo abbassamento del tasso di disoccupazione a sviluppi di natura congiunturale e ad una cosmetica delle statistiche sulla disoccupazione (Arbeitslosenstatistik). Ulteriori critiche vedono le seguenti accuse:
ALGII ha portato ad una rottura con i principi fondamentali dello stato sociale.
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ALGII ha una differenza troppo ridotta rispetto al reddito netto da lavoro retribuito o alla retribuzione normale nel caso di famiglie numerose (mancato rispetto delle disposizioni sulla differenza salariale – Lohnabstandsgebot).
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ALGII ha spostato il focus della discussione sociale su un dibattito sugli abusi che devia l’attenzione dalle cause e dalle conseguenze dalla disoccupazione di massa e che crea sospetti nei confronti di milioni di persone (die Linke)
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ALGII rafforza la paura esistenziale. I regolamenti dell’ALGII non vengono più percepiti come una rete sociale ma provocano paura
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ALGII ha portato svantaggi economici per famiglie e conviventi rispetto a coloro che si spacciano per single o genitori soli con figli a carico
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ALGII ha portato ad un impoverimento e alla precarizzazione. Viene considerato problematico che l’ALGII abbia portato ampi strati della popolazione sull’orlo della povertà. Il problema è particolarmente grave per i bambini e per le famiglie numerose, dato che la riforma ha portato ad un aumento della povertà infantile e in prospettiva di quella degli anziani.
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la pressione sanzionatoria sui disoccupati cresciuta a causa della Riforma-Hartz perché accettino qualsiasi lavoro, secondo i sindacati abbassa i margini di manovra per persone che cercano di far valere i propri diritti nei confronti dei datori di lavoro. In questo modo aumenta il numero di „working poor“. Lavoratori con una storia di attività sindacale o intenzionati a svolgerla vengono esclusi dal mercato del lavoro da persone che entrano nel mercato del lavoro costrette a svolgere la propria prestazione a fronte di retribuzione inferiore.
critiche sono state espresse dalla Commissione sui Diritti Economici, Culturali e Sociali delle Nazioni Unite perché ai beneficiari delle varie forme di sussidio non viene garantito uno standard di vita adeguato. La Commissione si è mostrata molto preoccupata, dato che diverse storture non sono state rimosse e non è stato dato seguito alle raccomandazioni dell‘ONU.
Critica rispetto all’attuazione pratica
Rispetto all’attuazione pratica sono state sollevate le seguenti critiche:
I beneficiari di ALGII vengono a volte trattati con disprezzo e definiti „imbroglioni“ (anche l’inversione dell’onere di prova in caso di convivenze viene considerato da questo punto di vista da parte degli avversari di Hartz),
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ALGII implica un sostegno insufficiente e basato su stereotipi di genere per persone sole con figli a carico e per donne in una convivenza, dato che gli obiettivi di politica del mercato del lavoro risultano concorrenti rispetto a quelli delle pari opportunità
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L’attuazione di intermediazione, abilitazione e strumenti di controllo è insufficiente
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La capacità di azione degli enti erogatori per l’identificazione di abusi è limitata
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Gli avvisi, soprattutto nei primi tempi dell’entrata in vigore erano spesso errati o carenti. Gravi carenze gestionali hanno caratterizzato la prima fase nel 2005 nella quale il 90% degli avvisi erano sbagliati. Il numero di procedimenti davanti al tribunale per le questioni sociali solo nel 2006 è aumentato del 50%. Dal gennaio all’aprile 2007 sono stati portati a termine dai tribunali 16.375 casi di contenzioso. Solo nel 4% dei casi (586) c‘è stato un accoglimento della richiesta, un accoglimento parziale c’è stato solo nel 2% dei casi (339). La parte prevalente dei contenziosi si è conclusa con riconoscimento/ritiro (13.126 o 80%) ovvero per respingimento della sentenza (2.329 casi o 14%). Il 18 giugno 2010 a Berlino, nel tribunale più grande del territorio nazionale è stata presentata la 100.000a causa da parte di un beneficiario di Hartz-IV. La metà dei querelanti ottiene un „risultato almeno parziale“
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Anche le pratiche di natura disincentivante e il carattere persecutorio dell’assistenza (Verfolgungsbetreuung )sono state oggetto di critica.
Critica del calcolo delle prestazioni
La critica concreta riguardo a singole disposizioni per il calcolo dell’Arbeitslosengeld II:
Calcolo e importo della prestazione normale. L’importo della prestazione normale viene criticato sia da enti di beneficienza e iniziative per senza reddito che da associazioni economiche; gli uni lo ritengono troppo basso, gli altri troppo elevato. La Camera allargata 11b del tribunale per le questioni sociali non ha avuto riserve rispetto alla costituzionalità dell’attuale importo, mentre la 14° ritiene anticostituzionale il fatto che il sussidio sociale per bambini fino al compimento del 14° anno di età viene calcolato solo al 60% di quanto fissato per adulti soli. La corte dell’Assia ritiene che l’importo della prestazione normale e del sussidio sociale non garantisca il minimo di sussistenza per famiglie con bambini e che quindi sia lesivo della Costituzione. Entrambi i tribunali hanno posto un quesito alla Corte Costituzionale, che ha dichiarato incostituzionale la modalità di calcolo ma non l’importo e introdotto il regolamento per i casi gravi (Verfassungsmäßigkeit der Regelsätze).
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Tasso normale insufficiente per una sana alimentazione dei bambini. l’Istituto di Ricerca sull’Alimentazione Infantile (FKE) dell’università di Bonn nel 2007 dopo un ampio studio è giunto alla conclusione che l’ALGII non basta per fornire a bambini ed adolescenti un’alimentazione equilibrata. Il legislatore prevede per alimenti e bevande per bambini e ragazzi dell’età compresa tra i 14 e i 18 anni solo 3,42 Euro giornalieri. Anche facendo la spesa solo nei Discount, sarebbe necessario in media spendere 4,68 Euro al giorno per sfamare un teenager attraverso un’alimentazione equilibrata. Bambini e adolescenti degli strati sociali più bassi oggi soffrono di obesità in media 2 o 3 volte di più dei coetanei con una posizione sociale migliore.
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Sganciamento e sistema assicurativo. Una critica dell’ALGII afferma che con la Riforma Hartz-IV e l’abolizione dell’indennità di disoccupazione (Arbeitslosenhilfe) molte persone che hanno lavorato a lungo vengono equiparate a persone che non hanno mai lavorato o che non hanno mai lavorato per periodi lunghi. Questo riguarda in particolare persone in cerca di occupazione che diventano disoccupate in età avanzata e per questo nonostante l’esperienza lavorativa hanno più difficoltà a trovare un nuovo impiego. La causa di questa situazione secondo i critici è data dal fatto che l’importo dell’ALGII è indipendente dal reddito percepito in precedenza. Il legislatore risponde a questo effetto con un particolare programma di sostegno per disoccupati di età avanzata
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Traslochi forzati. La presa in carico solo parziale dei costi di abitazioni grandi e care viene considerata una coercizione a traslocare in abitazioni più piccole e meno care e criticato perché il mercato immobiliare soprattutto nelle aree urbane non offre un numero sufficiente di abitazioni adatte e l’aumento della richiesta di abitazioni a prezzi inferiori costringe a nuovi traslochi forzati. Secondo uno studio di mercato dello Immobilienverbande Deutschland (IVD) per il Nordrhein-Westfalen l’introduzione dell’ALGII negli ultimi 12 mesi in NRW ha portato ad aumenti degli affitti per abitazioni con arredo semplice tra il 7 e l‘11%. Molti beneficiari di ALGII hanno dovuto trasferirsi in abitazioni più piccole e l’aumento della domanda ha fatto salire i prezzi. Se ad un avviso dell’ente rispetto all’inadeguatezza dell’abitazione non segue il trasloco, nell’ambito del § 22 Co. 1 SGB II al massimo dopo sei mesi vengono prese in carico solo le spese per l’alloggio ritenute adeguate.
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Insufficiente differenziazione su base regionale. Viene criticata la bassa differenziazione della prestazione normale perché a livello regionale ci sono notevoli differenze nei costi per il mantenimento di cui viene tenuto conto in modo insufficiente
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Vengono privilegiati i patrimoni; viene criticato il rapporto sbagliato tra il calcolo rigido di redditi e le franchigie patrimoniali comparativamente generose (incondizionate) come ad esempio nel caso di abitazione di proprietà.
Ci sono state critiche sul fatto che dalla base di calcolo è stato cancellato il denaro per alcool e sigarette.
Critica degli strumenti per l’inserimento al lavoro
Anche diversi strumenti previsti nello SGB II per l’inserimento di disoccupati nella vita lavorativa è oggetto di critica da parte di iniziative di disoccupati, Linkspartei e DGB in quanto oppositori della Riforma-Hartz-IV:
Occasioni di lavoro con compensazione dei costi eccedenti vengono criticate soprattutto per il sospetto che distruggano i posti di lavoro regolari e bollati come „1-Euro-Jobs“, (“impieghi-da-un-euro”) perché l’utilità pubblica e soprattutto il carattere aggiuntivo dei posti di lavoro creati non viene controllato a sufficienza o in parte non è controllabile affatto. Parti della politica considerano in modo critico i bassi compensi e il basso status giuridico delle persone così impiegate.
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la conformazione delle misure e degli strumenti di „attivazione“ per l’inserimento nel mercato del lavoro, in particolare l’eccessiva enfasi sulla pretesa, mentre secondo i critici viene messo in secondo piano il sostegno rispetto all’impostazione originaria del „pretendere e sostenere “.
Valutazioni positive dell’Arbeitslosengeld II
Valutazioni positive in generale
Nonostante le critiche riportate più sopra, chi ha approvato l’introduzione dell’ALGII lo ritengono fondamentalmente giusto. Anche il lavoro pratico degli enti competenti viene valutato positivamente da diverse istituzioni e da diversi gruppi:
politici di SPD e CDU/CSU a posteriori valutano positivamente l’introduzione dell‘ALGII. Le riforme sociali che hanno portato alla sua introduzione erano necessarie e non avevano alternative concretamente percorribili
- Il parlamento distrettuale ritiene la riforma del mercato del lavoro alla base dell’ALGII sostanzialmente positiva, dato che tramite il modello dell’opzione (Optionsmodell) ha dato a molti comuni la possibilità di fare direttamente qualcosa contro la disoccupazione, nel proprio territorio e di farsi carico delle prestazioni (…)
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La pressione sui disoccupati aumentata attraverso la Riforma-Hartz perché accettino posti di lavoro o cerchino attivamente lavoro, eventualmente anche inferiore alla propria qualifica e alle proprie esigenze per evitare decurtazioni delle prestazioni, in parti della popolazione viene vista con favore.
Effetti positivi sul mercato del lavoro
I sostenitori della Riforma-Hartz-IV alla base dell’ALGII le attribuiscono anche un effetto positivo sul mercato del lavoro:
Il professore di economia Michael Burda ritiene che una conseguenza positiva dell’ALGII sia una flessibilizzazione del mercato del lavoro, che ha portato ad un aumento dell‘occupazione. Quest’opinione è stata condivisa da importanti istituti economici nella loro valutazione della primavera del 2008, ma è controversa tra gli esperti del mercato del lavoro
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L’Agenzia Federale per il Lavoro attribuisce alla riforma un effetto positivo aggiuntivo per l’abbassamento del tasso di disoccupazione di lunga durata (abbassamento di 700.000 dal 2005 al 2007) che riconduce alla professionalità del lavoro dei Jobcenter
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Attraverso l’introduzione dell’ALGII secondo la BA sarebbe migliorata l’assistenza ai giovani disoccupati, riducendo il tasso di disoccupazione oltre la media (nel 2007 il 27% rispetto all’anno precedente).
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Già poco dopo l’introduzione dell‘ALGII secondo la direzione della BA sarebbero aumentate le uscite dalla disoccupazione nonostante effetti statistici negativi. Anche dopo diverso tempo, i dirigenti dei Jobcenter e dell’Agenzia per il Lavoro valutano positivamente le proprie pratiche
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attraverso l‘ALGII secondo i favorevoli, come il politologo Klaus Schröder del politecnico di Berlino per i disoccupati sarebbe aumentato lo stimolo a riprendere un’attività lavorativa
Vedi anche
Weblinks
Wiktionary: Hartz IV – significati, origine delle parole, sinonimi, traduzioni
Sozialgesetzbuch, Zweites Buch – Grundsicherung für Arbeitslose
- Verordnungen und Verwaltungsvorschriften zum SGB II bei Tacheles-Sozialhilfe
- Weisungen und Gesetze der Bundesagentur für Arbeit zum Thema SGB II
- Entscheidungssammlung der Sozialgerichte
- Rundfunkinterview zur Verfassungsklage mit Stellungnahmen zur Entscheidung des Bundesverfassungsgerichts vom 9. Februar 2010 (MP3-Datei 57 MB)
- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO
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