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Semestre europeo ed Expo 2015 con divieto di sciopero?

Il 1 luglio inizierà il semestre europeo a presidenza italiana. Il prossimo anno, da maggio a ottobre a Milano, inizia l’Expo 2015. Messi insieme prendono quasi un anno di tempo. Quale migliore occasione per dichiarare sospeso il diritto di sciopero? Sembrerebbe una boutade ma non lo è. La Commissione di garanzia sugli scioperi lo ha ventilato piuttosto apertamente. In occasione dei “grandi eventi” in passato è stato sospeso il diritto di sciopero. Il riferimento va al Giubileo del 2000 o alle Olimpiadi invernali di Torino del 2006. Ma si trattava di qualche settimana, qui si parla di mesi, tanti mesi, in cui il governo che presiede l’Unione Europea intende mettere a segno dei colpi micidiali alle tutele e ai diritti dei lavoratori, mentre l’Expo 2025 già oggi si presenta come la certificazione concreta della ultraprecarietà e del dominio della speculazione.

Qualcuno sembra anche disposto ad accettare questo diktat che – dopo l’Italicum/Legge Acerbo e il Testo Unico sindacale/Patto di Palazzo Vidoni – materializza i peggiori spettri del fascismo nel nostro paese.

“Merita attenzione l’invito della Commissione di garanzia sugli scioperi, che chiede una moratoria per tutto il periodo che abbraccia il semestre di presidenza italiana dell’Unione europea ed Expo 2015 – ha detto Danilo Galvagni , segretario milanese della Cisl – ma bisogna fare attenzione alle situazioni più gravi, di fronte alle quali non c’è moratoria che tenga.” Le due fasce oggetto del blocco degli scioperi vanno da luglio a dicembre 2014 e per tutta la durata dell’Expo, da maggio a ottobre 2015. “Lo strumento più adatto per valutare, tutti assieme, amministrazioni locali, sindacati, aziende interessate e Prefettura, è l’Osservatorio Expo, allargato all’Ufficio provinciale del Lavoro, col coordinamento proprio della Prefettura, perché possa assumere così il ruolo di Commissione di Conciliazione”. Il dirigente della Cisl sottovaluta due aspetti decisivi: il primo è che Renzi ha già dichiarato al Financial Times che “la concertazione è finita”, il secondo è che per fortuna – al momento – in Italia non ci sono solo sindacati collaborazionisti come Cgil Cisl Uil. Infatti la Usb ha già convocato per i prossimi giorni una manifestazione sotto la Commissione di Garanzia per far intendere che non accetterà tregue né sconti sul piano del conflitto sindacale né durante il semestre europeo  da luglio a dicembre 2014 né durante l’Expo 2015.

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