La notizia è ottima e merita davvero la segnalazione.
Erano stati licenziati per insubordinazione, ma ora due ex dipendenti devono essere risarciti dalla cooperativa per cui lavoravano, la Rear, che si occupa della sicurezza del Lingotto e dell’accoglienza dei principali teatri e musei torinesi.
Lo ha deciso la sezione lavoro della Corte d’appello di Torino in una recente sentenza che condanna alla coop guidata fino a luglio da Mauro Laus, esponente di spicco del Pd locale, un signore delle tessere eletto presidente del Consiglio regionale piemontese. Questa sentenza ha sollevato un caso politico e il MoVimento 5 Stelle ha deciso di dare battaglia. Martedì i grillini presenteranno una mozione contro Laus.
La notizia è apparsa su L’Espresso online, gruppo Repubblica, che solo raramente critica qualche esponente del partito che ha come tessera n. 1 proprio Carlo De Benedetti, ovvero Il Padrone.
Cosa c’è che non va? Che il redattore, Andrea Giambartolomei, è stato costretto a fare gli straordinari per evitare di dire come è nata questa storia, quali sindacati (uno solo, in realtà) abbiano sostenuto quei lavoratori, quante iniziative comuni ci sono state tra il regista inglese e l’Unione Sindacale di Base.
Si può capire ma certo non giustificare. Già il gruppo L’Espresso sostiene a spada tratta Renzi (è uno dei media che lo ha letteralmente inventato e tirato dentro Palazzo Chigi) e mal sopporta una vittoria dei lavoratori, sia pure in sede processuale; già bisogna parlare di Ken Loach, vecchio comunista eretico che si diverte a fare ottimi film contro il pensiero unico (micidiale l’Eric Cantona in versione “motivatore” dell’orgoglio operaio); però pure fare pubblicità a quei rompiscatole dell’Usb, proprio no…
Soltanto in sede di foto illustrativa il miracolo della cancellazione non si è potuto realizzare: lì Ken Loach appare di fianco a Federico Altieri – uno dei due lavoratori della Rear incorsi nelle ire di Mauro Laus – e dietro di loro il manifesto con il logo Usb. Ma che fatica lavorare per Repubblica…. quasi peggio che per le Coop del Pd.
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