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Milano: la contestazione rovina la passerella al Ministro Lupi

Questa mattina il ministro Maurizio Lupi oggi avrebbe voluto stringere qualche mano e godersi le telecamere e le macchine fotografiche nella sua passerella organizzata nel popolare quartiere milanese di San Siro.

Ma in Piazza Selinunte questa mattina ad aspettarlo l’autore del famigerata decreto che porta il suo nome e che di fatto impedisce alle società di servizi di legalizzare la condizione di migliaia di famiglie che hanno recuperato edifici abbandonati a scopo abitativo, vietando loro l’uso delle utenze, c’erano alcune decine di famiglie, di abitanti del quartiere, di attivisti del sindacalismo di base e dei centri sociali. Scesi in strada a manifestare ritenendo inaccettabile che il ministro responsabile delle politiche abitative, accompagnato dall’ex sindaco Albertini (con grosse responsabilità rispetto allo sviluppo della città negli ultimi venti anni), approfitti dell’emergenza abitativa in un quartiere che soffre dell’incuria, dell’abbandono e della svendita del patrimonio pubblico per farsi propaganda a buon mercato.

I dimostranti si sono presentati nei pressi del mercato comunale all’angolo con viale Aretusa e hanno iniziato a parlare al megafono per contrastare l’iniziativa del ministro del governo Renzi e del consigliere di zona Raoul Bonomi contro “il degrado del quartiere e l’imperante abusivismo”. I manifestanti, presto circondanti dalla polizia, hanno denunciato a voce alta che il Piano Casa targato Lupi “non risolve l’emergenza abitativa e cancella i diritti alla residenza per chi occupa per necessità”, favorendo inoltre la cementificazione e la speculazione edilizia invece di puntare al recupero di migliaia di edifici vuoti e inutilizzati. “C’è chi, come Lupi o la Lega Nord, preferisce soffiare sul fuoco della povertà e delle difficoltà della crisi per alimentare paure e guerra tra poveri: in realtà delle condizioni dei quartieri popolari e della vita quotidiana degli abitanti non gli è mai importato nulla, pensano solo a racimolare i voti necessari per continuare a sedere nei palazzi del potere da dove poter gestire appalti e finanziamenti” hanno denunciato i promotori della protesta.
Di fatto la contestazione dei militanti del centro sociale ‘Il Cantiere’ e degli attivisti dell’Asia Usb, insieme ad alcune famiglie di occupanti della zona, ha rovinato la festa al ministro che visto il clima poco piacevole ha preferito allontanarsi.

In un volantino gli autori della sonora contestazione ne spiegano il contenuto:

Il nostro piano casa:

– Assegnare tutte le case popolari sfitte

– promuovere l’autorecupero del patrimonio pubblico vuoto o sottoutilizzato

– fermare la dismissione del patrimonio immobiliare pubblico

– bloccare gli sfratti e consegnare le case assegnate con procedura d’emergenza

– bloccare gli sgomberi e avviare una commissione di valutazione dei casi di occupazione a scopo abitativo per necessità

Abbiamo provocatoriamente provato a rivolgere queste domande al Ministro:

1) Perchè il PIANO CASA continua il processo di svendita del patrimonio ERP quando ci sono oltre 650 mila persone in graduatoria in tutta Italia??? 
[e chissà quante altre che hanno fatto domanda, anche a fronte delle centinaia di migliaia di sfratti richiesti negli ultimi anni… nel 2013 si contano 140 mila richieste!!]

2) Perchè il PIANO CASA continua a finanziare le nuove costruzioni nonostante le centinaia di metri cubi di sfitto???
[si calcola che nel 2018 nella sola Regione Lombardia ci saranno 400 mila alloggi nuovi invenduti!!]

3) Perchè il PIANO CASA destina nuovi fondi per opere connesse ad Expo2015, quando con gli innumerevoli arresti per turbativa d’asta, associazione a delinquere, corruzione, e 2.4 miliardi di euro di tangenti, è chiaro anche ad un bambino che questi appalti sono stati solo un’occasione d’oro per mafie e speculazioni??? 
[ricordiamo inoltre che Lupi è stato per quasi 20 anni l’amministratore delegato di Fiera Milano Congressi!!]

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