Si stanno svolgendo in questi giorni le assemblea dei ferrovieri della manutenzione infrastruttura della Direzione Territoriale Produzione (DTP) di Roma. Finalmente a distanza di alcuni anni la parola può tornare direttamente ai lavoratori che usufruiscono di un diritto per molto tempo negato grazie alla complicità fra azienda e sindacati firmatari. L’azione della maggior parte della RSU che, dopo diversi tentativi vietati dall’azienda, ha portato a programmare un fitto calendario di assemblea, ha preso avvio in questi giorni. Tutti i ferrovieri hanno evidenziato il pesante clima che si respira sugli impianti dovuto alle violazioni contrattuali e degli accordi di settore che la dirigenza societaria sta compiendo facendo strame delle esigenze personali dei lavoratori e affermando di prepotenza un nuovo modello di relazioni industriali, in cui non esiste più contrattazione ed è possibile qualunque unilateralità sull’utilizzo del personale, orario di lavoro e tempo di riposo. I lavoratori hanno anche denunciato la politica societaria di progressiva cessione della manutenzione infrastrutture all’impresa privata, lo smantellamento della capacità produttiva degli impianti dovuta alla carenza cronica di personale e l’inadeguatezza delle risorse strumentali in particolare dei mezzi d’opera, l’attacco alle condizioni di lavoro attraverso la messa in concorrenza dei ferrovieri con le maestranze di imprese appaltatrici non sindacalizzate e sotto ricatto occupazionale.
E’ per tutti questi motivi e per rimettere sul tavolo della contrattazione le questioni del disagio lavorativo dei ferrovieri, ristabilire il diritto di parola dei lavoratori e di ogni loro rappresentanza, la difesa dell’occupazione, della professionalità e del diritto del lavoro nelle ferrovie, una ferrovia bene comune del Paese che venerdi 20 febbraio l’USB Lavoro Privato Attività Ferroviarie ha dichiaro uno sciopero per l’intera prestazione lavorativa nel settore della Manutenzione Infrastruttura della DTP di Roma con manifestazione dalle ore 09,00 alle 13,00 davanti la sede centrale di Ferrovie dello Stato Italiane in Piazza della Croce Rossa 1
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