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Gli operai Whirlpool occupano la stazione di Aversa

Conclusa da pochi minuti l’occupazione della stazione di Aversa da parte degli operai ex Indesit ora Whirlpool. Spaccata in due la penisola per diverse ore dall’azione delle maestranze della fabbrica della zona industriale di Carinaro.
Centinaia di operai ripetono l’azione del 1980 quando ci fu la prima ristrutturazione dell’Indesit che decretò il licenziamento prima delle avanguardie e poi di precisi gruppi operai attivi in quegli anni con maestranze che arrivavano con l’indotto a 6500 lavoratori. L’attuale momento invece si  colloca nella definitiva “desertificazione ” del tessuto industriale campano. Siemens Olivetti Fiat e altre aziende hanno chiuso negli ultimi anni facendo fallire il sogno dell’industrializzazione del sud Italia. Il contesto diverso( non ci sono più ammortizzatori sociali da usare e Casse del mezzogiorno che spargono finanziamenti) mette le lotte di resistenza per il posto di lavoro (e da molto non più per aumenti salariali) ad essere lotte anomale, staccate e a volte dure ma con fiato corto. Senza indagare sulle responsabilità dei sindacati concertativi il soggetto in campo paga anche la tabula rasa della memoria delle  lotte precedenti , ma mette seccamente gli operai di fronte al nulla- futuro e lontano anche ;ovviamente, dalle soggettività mancanti. Pochissimi volantini  di indicazione.le forme di lotta passate a voce una dopo l’altra. Così è stato lo scenario degli ultimi giorni da quando la Whirpool, subentrando alla Merloni_Indesit, ha ufficialmente escluso dai suoi progetti futuri l’ultimo capannone produttivo (frigo e piani cottura) di Carinaro. L’occupazione delle superstrade limitrofe, il blocco completo dell’ intera zona industriale, l’uscita della produzione ancora rimasta, un folto e combattivo presidio fuori la Base Nato di Gricignano di Aversa sono stati un sussedersi di mobilitazioni protagonisti quasi tutti gli 890 operai in causa. Silenzio dell’azienda, che ha rigettato gli impegni di continuità presi nell’acquisto di un anno fa, prese di posizioni della politica molto strumentali alla campagna elettorale regionale, proclami del governo molto fumosi…che dovranno esplicitarsi e reincrudirsi con l’incontro con il Ministro lunedi prossimo a Roma. La lotta continuerà a detta di molti operai in qualsiasi modo possibile portando le proprie famiglie in piazza se necesario e bloccando di nuovo comunicazioni, logistica e servizi. L’unica novità  è che tra gli operai si sente molto di più la necessità di unire le diverse vertenze della regione Alenia, Fincantieri . Erickson questo in controtendenza dei vertici sindacali che negli ultimi anni hanno scelto di condurre le trattative una staccata dall’altra. Si riuscirà ad unire un vasto movimento contro i licenziamenti, le ristrutturazioni aggregando anche soggetti diversi come i disoccupati ed i precari ? Una vera coalizione di classe?

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