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ArcelorMittal: contestazioni disciplinari al delegato USB che denuncia violazioni sulla sicurezza

ArcelorMittal come i Riva, ma forse anche peggio. Grave quanto accade in fabbrica: così come già si percepiva dal comportamento dei gestori dello stabilimento in questi mesi, e cioè il contrasto con ogni mezzo all’organizzazione sindacale USB, l’azienda notifica un rapporto disciplinare ad un nostro delegato semplicemente perché è infastidita dai numerosi interventi di denuncia nell’ambito della sicurezza nei luoghi di lavoro, così come documentiamo con le foto in allegato.

Alessandro Damone, RSU ed RLS dell’USB è un lavoratore che ha denunciato, solo nell’ultimo mese, decine di gravi situazioni che mettono a rischio la salute dei lavoratori: ad esempio la presenza di amianto nei reparti CCO2, 3 e 4. Denunce che hanno dimostrato come l’azienda non era al corrente dei siti in cui le pericolose fibre erano volatili nei reparti frequentati dai lavoratori e ne veniva a conoscenza solo grazie alle nostre denunce.

Le persone che firmano queste contestazioni erano gli stessi attori dei periodi di terrore nella gestione Riva e oggi sono le stesse squallide figure aziendali che con le loro azioni, con la loro negligenza, hanno sulla coscienza gli effetti negativi sulla salute di centinaia di cittadini e lavoratori.

Nella mattinata di oggi, a riprova dell’atteggiamento ostativo di ArcelorMittal nei confronti del nostro lavoro ad esclusiva tutela del lavoratore, stiamo provando a contattare i responsabili dell’ufficio del personale per segnalare le gravi anomalie ambientali e di sicurezza che si presentano nelle aree delle acciaierie. Mentre riceviamo contestazioni disciplinari i nostri delegati denunciano quanto si evince da ciò che documentiamo: stoccaggio improprio di rifiuti e materiali da risulta, fusti di olio esausto abbandonati con versamenti sul terreno in aree cimitero di carpenterie abbandonate. Tutti materiali potenzialmente dannosi per l’ambiente e per la salute posti all’interno delle aree dei reparti in stato di totale abbandono e senza classificazione ed identificazione.

ArcelorMittal annuncia disponibilità al dialogo ma usa lo strumento del rapporto disciplinare per ostacolare il lavoro dell’USB che ha portato l’azienda in Tribunale sino a farla condannare dal Giudice del Lavoro per comportamento antisindacale. Tutto ciò richiama il passato e gli schemi della famiglia Riva, con la differenza che loro non nascondevano la loro politica dietro azioni di così basso profilo etico.

Per quanto ci riguarda – dichiara il coordinatore provinciale Francesco Rizzo – possiamo solo dire che di fronte a queste azioni attueremo una dura battaglia nei confronti di una azienda rappresentata da personaggi oscuri che hanno attuato politiche che calpestano ancora oggi i diritti dei lavoratori così come sin dai tempi dei Riva ed ora continuano a metterle in atto indossando le vesti di ArcelorMittal”.

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