Martedì 30 giugno dalle ore 10.00 USB Lavoro Privato farà un presidio sotto il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti a Piazzale di Porta Pia cui interverranno i lavoratori e precari del gruppo Alitalia e Cityliner di tutto il perimetro, insieme a delegazioni dei vettori come Airitaly e Vueling anche in rappresentanza di Dat e Easy Jet, delle manutenzioni IAG, dell’handling aeroportuale come Aviation e AviaPartner, con la partecipazione anche di Enav e di Enac.
La nazionalizzazione di Alitalia deve essere l’occasione per creare un vettore nazionale pubblico con flotta e dimensioni adeguate e ben diverse dalle attuali, che sappia dare ricollocazione e prospettive a tutti dipendenti del Gruppo, ai precari e ai lavoratori Airitaly, usciti dalle crisi industriali pesantissime. E’ importante quindi l’investimento strategico pubblico e che l’impianto definito nel decreto rilancio, seppur parziale per l’assenza di tutta la parte industriale, sia mantenuto nel processo di conversione in legge in corso in questi giorni.
Allo stesso tempo quest’operazione, deve fornire l’opportunità di avviare la riforma complessiva dell’intero sistema che finora è tanto cresciuto nei profitti delle aziende, quanto ha distrutto lavoro, diritti e salari delle categorie coinvolte, per la mancanza di una politica nazionale e di un corpo di regole uguali per tutti. Il mercato stravolto dall’assenza di una normativa paritaria ha prodotto disuguaglianze, riduzione dei salari, disoccupazione. Questa è il momento per spezzare il ricatto di una contrattazione al ribasso.
Il Paese ha bisogno da almeno 20 anni di un progetto per il trasporto aereo e più che mai in questa fase di ripartenza dalla drammatica crisi post Covid-19. E’ una vertenza che interessa tutti gli addetti del settore i cui destini sono collegati molto più di quanto appaia. Vale sia per i vettori sia per le aziende nei sistemi aeroportuali che hanno le commesse dalle low cost. Lo sanno gli attuali dipendenti e precari Alitalia, lo sanno i lavoratori Airitaly che hanno bisogno di una risposta concreta e tutti quelli che aspettano da anni una riforma che non è mai arrivata.
USB chiede dunque di avviare da subito il confronto con i lavoratori e i propri rappresentanti che da anni hanno pagato il conto più alto per essersi opposti allo sfacelo industriale e sociale del settore.
La crisi non la devono più pagare i lavoratori!
Alitalia nazionalizzata unita e senza smembramenti e tagli
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