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Jabil Marcianise i lavoratori non ci stanno

Ieri mattina lo Sciopero indetto dall’USB, ha visto un’ adesione massiccia, contro la decisione unilaterale della TMA di dichiarare la cassa integrale a zero ore per la durata di due anni e mezzo. La mobilitazione ha visto una grande partecipazione da parte delle lavoratrici e lavoratori del sito Jabil di Marcianise nel casertano, tra gli ultimi baluardi produttivi e occupazionali di un territorio soggetto da anni a desertificazione industriale.

Le operaie e operai denunciano inoltre e con forza che la ex RSU dei sindacati complici e loro segreterie, dell’ennesimo disastro industriale nella provincia di Caserta, non rappresentano più nessun lavoratore e che non hanno nessun mandato per sedersi ai tavoli con la TMA e con nessuno, a sostegno anche una raccolta firma per le loro dimissioni, non possono oggi discutere di nulla e tanto meno del futuro occupazionale e salariale delle maestranze Jabil.

I lavoratori rivendicano con forza e dichiarano che l’operazione e la cessione avvenuta al MIMIT è l’ennesimo tentativo di sperpero di risorse pubbliche a favore di un imprenditore locale, che come noto ha foraggio in questi anni la campagna elettorale di un partito di Governo, la Lega di Salvini.

Un film già visto con parte dei loro colleghi che circa 8 anni fa furono investiti dell’ennesimo scorporo di risorse umane da Jabil verso una nuova realtà industriale, la SoftLab Tek, grande aspettative furono dichiarate all’epoca da parte del Governo di allora , dalla politica locale e Regionale , con una passerella elettorale all’inaugurazione prima del passaggio aziendale anche del Governatore de Luca.

Le 300 unità non hanno mai lavorato, nemmeno un giorno, e da anni sono in cassaintegrale.

Oggi per i 403 lavoratrici e lavoratori della Jabil si prospetta la stessa strada e perciò oggi si ritorna a lottare in difesa di un futuro lavorativo, di un salario e per riaprire di nuovo un tavolo istituzionale a Roma che fissi come obbiettivo di trovare da subito un serio e vero soggetto industriale che garantisca livelli occupazionali, lavoro per tutte e tutti nel sito di Marcianise ed un futuro industriale.

Un soggetto industriale di alto livello, un’azienda come ad esempio la Leonardo che incorpori il sito produttivo di Marcianise garantendo tutti i livelli occupazionali, dove l’esperienza lavorativa, il livello tecnico e la qualità dei lavoratori è altissima per garantire appunto un futuro certo e concreto per gli ex lavoratori Jabil.

Basta con operazioni di facciata a sostegno non di reali imprenditori ma di speculatori pronti ad arraffare le grandi risorse economiche pubbliche stanziate dal Governo.

A Marcianise la rabbia è tanta dopo decenni di sacrifici, promesse mai mantenute, delusioni e accordi sindacali che hanno distrutto l’ennesima realtà industriale altamente produttiva di un già fragile territorio.

Adesso si riapra il confronto al ministero del lavoro con il ministro e si riapra la possibilità di un futuro certo per tutte e tutti.

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