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Ferrulli, di nuovo in aula: «È stato torturato»

Michele Ferrulli «ha subito tortura» perché «è stato costretto a soffrire tanto tempo da morire».
L’avvocato Fabio Anselmo, legale della famiglia della vittima, Domenica, e di molte altre vittime di ‘malapolizia’ attacca in aula, davanti alla prima Corte d’Assise di Milano, durante l’ennesimo capitolo giudiziario dell’inchiesta sulla morte dell’uomo, avvenuta il 30 giugno del 2011 nel capoluogo lombardo, dopo l’arresto in via Varsavia.
«Ferrulli è stato picchiato», ha aggiunto Anselmo. E poi, ancora: gli agenti hanno agito «per la volontà di affermare con violenza la propria autorità, con un comportamento non tollerabile in seno a un popolo civile. C’è stato un esercizio della violenza terribile e feroce nei confronti di una persona inerme che chiedeva aiuto perché stava morendo, e che per questo comportamento ha perso la vita».
Durante il suo intervento, l’avvocato ha fatto anche proiettare i filmati di alcuni passanti che hanno ripreso l’intervento degli agenti contro la vittima. Immagini che andrebbero a dimostrare «la mancanza di un atteggiamento aggressivo da parte di Ferrulli e un comportamento da parte dei poliziotti che non è giustificato neanche dalle regole d’ingaggio delle truppe di pace nelle zone di guerra».
Durante il processo, poi, i quattro agenti imputati «hanno avuto un atteggiamento irridente e canzonatorio» nei confronti delle parti civili, ha denunciato ancora Anselmo, che poi ha proseguito: «le condoglianze ipocrite sono una mancanza di rispetto per il dolore della famiglia»

Il pm Gaetano Ruta, nelle udienze precedenti, ha chiesto la condanna a sette anni di reclusione per tutti e quattro i poliziotti imputati per il reato di ‘omicidio preterintenzionale”. Insieme alla figlia della vittima Domenica Ferrulli, in aula erano presenti anche Ilaria Cucchi e i parenti di Bernardino Budroni e Riccardo Magherini, insieme ad alcuni esponenti di Amnesty Inernational.

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