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Economia. Per la Bce la guerra in Ucraina avrà conseguenze pesanti

La guerra in Ucraina avrà conseguenze pesanti sulle imprese e sul risparmio delle famiglie, come già accaduto durante l’emergenza pandemica. Il dato viene rilevato da Milano Finanza, la quale dà conto delle considerazioni avanzate dalla presidente della Bce Cristine Lagarde.

Il periodo di crisi in Ucraina “avrà probabilmente un impatto sulle imprese e molto probabilmente vedremo lo sviluppo di risparmi precauzionali, come durante i periodi di lockdown”, ha affermato oggi la presidente della Banca centrale europea, Christine Lagarde, in un intervento all’Institut Montaigne. Per cui “La Bce si atterrà a opzionalità, gradualità e flessibilità”, ha confermato, notando anche che dall’inizio delle ostilità ci sono stati forti rincari sui beni di consumo durevoli”.

Dall’inizio della guerra in Ucraina, la situazione economica “è rimasta incerta intorno ad alcuni prodotti e materie prime” come l’energia e il grano.

Al momento la Bce non vedrebbe segni significativi di stagflazione. Ma i rumors in giro per l’Europa appaiono molto diversi. Di avviso diverso infatti è l’Ispi secondo cui “Lo spettro della stagflazione  è una minaccia sempre più concreta. A determinare le sorti dell’economia europea sarà tuttavia soprattutto la durata del periodo di stagflazione (“solo” un anno o di più?). Da questa dipende la probabilità che il rallentamento economico e il rialzo dei prezzi, insieme, abbiano o meno un forte impatto sulla tenuta complessiva dei sistemi economici europei”.

E qualche dubbio sulla sicumera della Bce verso il rischio stgflazione la rivela anche Il Sole 24 Ore.

Per la presidente della Bce è fondamentale sviluppare un’autonomia strategica dell’Unione Europea su tre settori chiave: robotica, droni e microprocessori. Inoltre, gli sforzi europei per combattere il cambiamento climatico e per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili potrebbero creare inflazione nel breve o medio termine, ma nel lungo periodo porteranno i prezzi a scendere. I leader europei stanno lavorando su alcuni piani per accelerare la green transition del blocco, in parte anche per ridurre la dipendenza dal petrolio e dal gas di Mosca in seguito all’invasione dell’Ucraina.

Nonostante l’Europa si trovi coinvolta da una guerra, la presidente della Bce sembra insistere su parametri che non paiono tenere conto della pesante variante intervenuta nella realtà: “L’Unione bancaria e l’Unione dei mercati dei capitali sono gli obiettivi fondamentali per l’Unione Europea”, ha continuato Lagarde. “La congiuntura attuale è favorevole e va sfruttato questo momento per fare passi avanti”.

In una conferenza della banca centrale, giovedi scorso la Lagarde aveva precisato che questo mese la Bce ha lasciato invariati i tassi di interesse e che non ha al momento nessuna fretta di alzarli. Si tratta di una scelta diversa da quella della Federal Reserve statunitense.  Su questo la presidente della Bce oggi ha ribadito che Usa e Ue si trovano in fasi diverse del ciclo economico e che per questo, nonostante le relazioni costruttive tra Fed e Bce, la prima avrebbe già avviato e accelerato un ciclo restrittivo di politica monetaria, mentre la seconda si sarebbe limitata a velocizzare la riduzione dello stimolo monetario.

 

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