Assente un qualche imprevedibile motivo innovativo e persuasivo per ritenere che questo salvataggio del sistema bancario sarà l’ultimo, i populisti gli si opporranno come un assistenzialismo aziendale che perpetua un’oligarchia pseudo-democratica, che ha impoverito i lavoratori americani per decenni nella sua ricerca di manodopera straniera a basso costo attraverso il libero scambio e l’immigrazione.
Inoltre, l’affetto degli elettori populisti, se alienato dal sostegno a un altro salvataggio bancario, potrebbe dimostrarsi al di là del potere di spesa per la campagna elettorale per essere riguadagnato.
Solo condizionando il sostegno dei repubblicani della Camera a un altro salvataggio del sistema bancario all’attuazione preventiva di misure che ne farebbero sicuramente l’ultimo, la Caucus Repubblicana della Camera potrebbe evitare di essere accusata di non mitigare una incipiente contrazione economica senza alienare gli elettori populisti che dominano le elezioni primarie repubblicane.
Una soluzione a questo dilemma è prontamente disponibile e sembra non solo politicamente opportuna, ma vantaggiosa per tutti nel breve e lungo termine. Inoltre, non comporta alcuna spesa aggiuntiva da parte del governo.
La terza e ultima parte di questa serie di tre descriverà quella soluzione, che, sebbene concettualmente innovativa, è facile da comprendere e si basa su teorie finanziarie e istituzionali ampiamente accettate. Si tratta di consentire conversioni private delle banche in un tipo migliore di istituzione finanziaria che è meno incline al default e non richiede assicurazioni governative per i depositanti.
Un settore finanziario composto da tali istituzioni, piuttosto che dalle banche, subirebbe meno crisi di default del sistema finanziario e non avrebbe bisogno di salvataggi governativi quando si verificasse una tale crisi.
Per indurre il settore privato a sostituire le banche con istituzioni finanziarie migliori, il governo federale deve solo eliminare gli ostacoli governativi alle conversioni private profittevoli delle banche in tali istituzioni. Il maggiore ostacolo governativo a tali conversioni è l’assicurazione dei depositi della FDIC, che elimina il più grande incentivo al profitto per tali conversioni.
Il Caucus Repubblicano della Camera potrebbe rispondere al meglio a qualsiasi richiesta del governo Biden del 2024 per un’appropriazione di salvataggio del sistema bancario condizionando l’approvazione della Camera di un tale salvataggio alla previa promulgazione di una legislazione che preveda la terminazione imminente dell’assicurazione dei depositi della FDIC e di altri ostacoli governativi alle conversioni private profittevoli delle banche in istituzioni meno inclini al default, che non necessitano di assicurazioni sui depositi e che, sostituendo generalmente le banche, farebbero sì che il sistema finanziario generasse meno crisi di default e non richiedesse salvataggi governativi quando si verificano tali crisi.
* da Asia Times – Ichabod è un ex diplomatico degli Stati Uniti.
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Giorgino
articolo interessante, ma non si capisce a
che crisi finanziaria di riferisca, se ne vedono i prodromi? E’ solo pensata come inevitabile stante la dinamica del capitale fittizio ? E’ in corso negli Usa un forte dibattito su come regolare legislativamente queste faccende? Insomma, potreste contestualizzare meglio e fornire più informazioni su quanto l’ articolo tratta ? Grazie.