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“Lega predona”: No Tav contestano Bossi

Nuovo blitz dei No Tav, ieri, questa volta contro il leader della Lega Umberto Bossi. Una trentina di persone dietro a uno striscione con scritto ‘Lega predona a casa nostra’ (slogan che rovescia lo slogan leghista ‘padroni a casa nostra’) si sono presentati ieri al comizio del ‘Senatur’ a Crema, in Piazza Duomo, ed hanno subito iniziato a urlare slogan come ‘fuori la Lega dalle città” interrompendo più volte l’intervento del malandato Bossi, impegnato più che altro a tentare di convincere i suoi che le inchieste contro i suoi uomini sono il frutto di un complotto ‘contro il popolo del Nord’. Un cartello scritto a mano da un contestatore recitava, a proposito di Bossi: “Più in forma che intelligente”.
I manifestanti, che sventolavano la bandiera bianca con il treno ‘crociato’ che caratterizza le mobilitazioni di chi si oppone all’alta velocità in Val Susa sono stati tenuti a distanza da alcuni poliziotti ma non hanno desistito, mentre dal palco il candidato sindaco del Carroccio Roberto Torazzi esortava i suoi a proseguire il comizio e a fare finta di niente.
Ma poi i leghisti non hanno resistito ed hanno cominciato a rivolgere ai contestatori messaggi tipici della dialettica caratteristica del popolo leghista. “Non abbiamo paura, noi – ha detto Torazzi -. C’e’ gente che lavora. Andate in fabbrica che vi fa bene” mentre il presidente federale del Carroccio gridava “venite vicino, vi faccio sentire la carezza del destro, a voi fighetti di buona famiglia”. “Ne abbiamo altri che voi No-Tav. Se siete capaci di far casino – ha detto il Senatur – siamo capaci anche noi”. Poi ha aggiunto: “voi non spaventate nessuno” richiamando chi é intervenuto al comizio a “non seguire il loro esempio”. 

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