Un interessante video su quanto accade a Torino in questi giorni. La piazza, le differenze, le ipoteche sul futuro. La diga s’è rotta ma l’esondazione non porta a valle tutta acqua pulita.
http://www.youreporter.it/video_La_rivolta_dei_forconi
A Torino questa mattina si segnalano alcuni blocchi su Corso Francia, la strada che collega a Collegno, mentre al centro commerciale Caat sin da questa mattina presto c’è un forte spiegamento di polizia. Un altro blocco stradale si è formato ad Avigliana, alla rotonda tra l’uscita dell’autostrada Torino-Bardonecchia e la statale 25. Appare regolare, invece, la circolazione sul resto della rete autostradale. A Orbassano una ventina di manifestanti stanno cercando di impedire ai mercatali di installare i banchi. A Torino davanti all’Auchan di Corso Romania stanno affluendo diversi manifestanti che vogliono impedire ad uno dei piu’ grandi supermercati della citta’ di aprire i battenti.
Ieri sotto il palazzo della Regione si è assistito ad un primo “faccia a faccia” tra opzioni differenti. In piazza c’erano i lavoratori di alcune fabbriche piemontesi in crisi insieme alla Fiom e gli Studenti in lotta per il diritto allo studio. All’arrivo del corteo dei “Forconi” la tensione è subito salita con scambio di slogan e insulti. La polizia si è messa in mezzo e i due concentramenti si sono separati. Il tentativo di un dirigente Fiom di ricomporre le proteste all’insegna di “siamo tutti operai” non ha sortito grandi risultati. I capannelli certo hanno aiutato la gente in piazza su problemi e con storie diverse a guardarsi in faccia e discutere. Sulle questioni generali la rabbia e il malessere non sono distanti, ma sulle soluzioni e la collocazione nella società si è stentato parecchio a riconoscersi come identici. L’essere “Italiani” non è affatto sufficiente.
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