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Attacco razzista a Bologna

I cittadini romeni che da qualche giorno hanno occupato uno stabile di proprietà della Curia da anni abbandonato al degrado, hanno subito oggi (ieri, ndr) un altro gravissimo atto intimidatorio.
Dopo che ieri alcune pattuglie di polizia avevano tentato di sgomberarli senza nessuna ordinanza (sgombero evitato solo grazie all’intervento dei militanti di Asia-USB), oggi sono stati aggrediti verbalmente da alcuni residenti del quartiere che, dietro pesantissime minacce (“se non andate via vi bruciamo tutti” “siete venuti qui a rubare” ecc.) cercavano di indurli ad abbandonare lo spazio. Più che la presenza delle forze dell’ordine che osservavano passivamente la situazione, è stata ancora una volta la mediazione di Asia-USB che, dopo qualche ora, ha fatto sì che la situazione si normalizzasse.
Le persone che abitano l’edificio di via del Terrapieno si stanno ora preparando a trascorrere un’altra nottata di paura e preoccupazione.
Questo atto di palese razzismo getta un’ombra scura sulla storia e sulle tradizioni di Bologna e va condannato con la massima fermezza soprattutto in prossimità di una ricorrenza importante come il 25 Aprile.
Esso si presta però anche ad un’altra interpretazione che, ancora una volta ci porta a rivolgere pesanti accuse all’amministrazione comunale e a un ente come la Curia (proprietaria dell’immobile) che, piuttosto che riutilizzare gli stabili, li abbandona alla rovina e al degrado. Infatti, come lentamente emergeva, la rabbia dei residenti era dovuta anche alla totale insensibilità delle istituzioni e della proprietà che da anni sono sorde alle richieste di una migliore gestione di quell’area.
Questo ennesimo, triste episodio di “guerra tra poveri” è da attribuirsi a chi continua a privilegiare le privatizzazioni piuttosto che intervenire con decisione alla manutenzione e al ripristino delle proprietà pubbliche per finalizzarle al benessere sociale. Troppi edifici giacciono abbandonati sul territorio comunale, suscitando malcontento nella gente che popola i quartieri. E troppe persone nella città di Bologna sono costrette a trovare riparo in situazioni al di sotto della soglia di dignità. 
Sottolineiamo e ribadiamo l’urgenza di un intervento pubblico che consenta di reperire soluzioni concrete per le persone che non hanno casa e interventi sul territorio che migliorino la qualità della vita dei cittadini e la vivibilità dei quartieri.
No al razzismo, massima solidarietà agli occupanti di via del Terrapieno.

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