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Nunzio e Marco sono fuori! Uno ai domiciliari, l’altro con le firme

Liberi! Almeno in parte. Il tribunale del riesame di Roma ha concesso ieri sera gli arresti domiciliari a Nunzio D’Erme, mentre Marco Bucci è libero a tutti gli effetti, ma con la limitazione delle firme da apporre in commissariato a giorni e orari fissi.

Nunzio, inoltre, dovrà scontare i domiciliari a casa della madre, in quanto il giudice non ha ritenuto residenza “congrua” quella delle case occupate, in ossequio a una lettura giudiziaria di un principio fissato nel Decreto Lupi varato dal Governo Renzi e che mette fuori legge migliaia di famiglie che hanno trovato un tetto solo grazie al recupero di edifici abbandonati al degrado e alla speculazione.

L’avvocato difensore, Marco Lucentini, che aveva chiesto di rivedere la decisione del pubblico ministero e del gip, ovviamente liberando in modo totale i due attivisti romani, ha ricevuto la notifica del provvedimento solo nel tardo pomeriggio.

I due compagni erano stati arrestati lo scorso 24 settembre per un episodio che è stato poi ricostruito come un’autentica trappola che ha visto i fascisti di Militia Christi in azione insieme alla Digos (a meno di non credere che così tante coincidenze abbiano una probabilità statistica attendibile). Un episodio peraltro di alcuni mesi prima, nel corso di un’assemblea istituzionale nel municipio di Cinecittà, per discutere del contrasto all’omofobia e al bullismo nelle scuole. Assemblea alla quale si erano presentati due fascisti integralisti cattolici.

vedi anche:

Nunzio D’Erme, un arresto inquietante

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