La prima assemblea nazionale della Piattaforma Sociale Eurostop tenutasi a Roma sabato 21 novembre, è stata un risultato importante e incoraggiante, ma per consolidare gli obiettivi e rispettare le molte aspettative emerse, occorre procedere sul piano della stabilità organizzativa e delle iniziative annunciate.
Un movimento di massa – politico e sociale – che rimetta radicalmente in discussione l’adesione dell’Italia all’Unione Europea, all’euro e alla Nato, ossia ai vincoli esterni che stanno trascinando il nostro e gli altri paesi europei nella povertà, nella guerra e nell’autoritarismo, è il segno distintivo e discriminante della Piattaforma Sociale Eurostop. Sulla base di questi obiettivi procederemo sul percorso indicato dall’assemblea nella nostra azione politica, sociale, sindacale, culturale, sia autonomamente che unitariamente nelle occasioni di convergenza con altre forze della sinistra e dei movimenti sociali che hanno su questi punti posizione diverse dalle nostre.
Mercoledi 2 dicembre si è svolta a Roma una prima riunione di coordinamento che ha fatto il bilancio dell’assemblea nazionale del 21 Novembre – positivo per tutti – e ha messo mano al programma di lavoro e agli appuntamenti dei prossimi mesi:
1) MOBILITAZIONE CONTRO LA GUERRA IL 16 GENNAIO. In primo luogo c’è la mobilitazione nazionale contro la guerra del 16 gennaio, anniversario dei bombardamenti sull’Iraq nella prima guerra del Golfo, che segna lo scatenarsi della guerra permanente imposta al mondo negli ultimi 25 anni e oggi portata ad una pericolosa escalation. La mobilitazione contro la guerra è un terreno sul quale si ritiene di dover procedere allargando le interlocuzioni e la collaborazione al di là delle forze che hanno aderito alla Piattaforma Sociale Eurostop. A tale scopo e per preparare la mobilitazione nazionale del 16 gennaio invitiamo a convocare entro dicembre delle riunioni locali ampie, invitando tutti coloro che condividono il NO alla guerra, per discutere le modalità e i contenuti della giornata del 16 gennaio e di prevedere delle assemblee pubbliche preparatorie della mobilitazione tra l’8 e il 15 gennaio. Verrà inoltre fatta una locandina di convocazione della giornata di lotta.
2) ASSEMBLEE REGIONALI DELLA PIATTAFORMA. Subito dopo la mobilitazione del 16 gennaio occorre procedere nell’organizzazione delle assemblee regionali della Piattaforma Sociale Eurostop coinvolgendo sul piano tutte le realtà e le individualità che vi hanno aderito. L’invito può essere esteso ad altre soggettività interessate ma senza che queste o questo rimettano in discussione i contenuti della Piattaforma e dando vita, dove possibile, a coordinamenti regionali per stabilizzare l’attività della Piattaforma.
3) REFERENDUM. La Campagna per i referendum. Su questo terreno dovremo agire su un doppio livello. Da un lato organizzarci per contribuire fattivamente alla vittoria del NO nel referendum/plebiscito del prossimo ottobre sulle misure controcostituzionali di Renzi. In tal senso la Piattaforma Sociale Eurostop ha aderito al Comitato nazionale per il NO nel referendum di ottobre valutandone sia i limiti che le potenzialità. Dall’altra mettiamo in campo la nostra battaglia per imporre che anche sui Trattati Europei si possa ricorrere al referendum che ne rimetta in discussione l’adesione del nostro paese, una adesione operata esclusivamente in sede istituzionali e senza che si sia mai ricorsi ad una consultazione popolare. Questa campagna sta prendendo corpo anche nella discussione dei movimenti in Spagna, Francia, Grecia. Su questo tema specifico a febbraio verrà convocata una riunione nazionale della Piattaforma Sociale Eurostop e poi una o più iniziative pubbliche nel corso dei prossimi mesi.
4) ALTERNATIVE A UNIONE EUROPEA ED EURO. E’ in cantiere un forum pubblico con gli economisti aderenti o vicino alla Piattaforma Sociale Eurostop che affronti concretamente gli scenari relativi alla rottura con l’Unione Europea e l’Eurozona e i percorsi/obiettivi per i movimenti sociali e sindacali che sostengono questa proposta.
5) OSSERVATORIO. Si sta lavorando alla costituzione di un Osservatorio sull’Unione Europea che monitori e socializzi con materiali di divulgazione tutti i passaggi degli apparati economici, politici e militare della Ue.
6) GIORNATA EUROPEA CONTRO UE, EURO E NATO. Resta in agenda la giornata di mobilitazione coordinata a livello europeo per l’uscita dall’Unione Europea, dall’euro e della Nato per la prossima primavera
Infine, sul piano operativo, si è deciso di diffondere il nostro “logo” suggerendo a tutte le organizzazioni di aggiungere alla firma delle proprie iniziative nei modi da loro ritenuti opportuni ”aderente a Piattaforma Sociale Eurostop”, e di conovcare una nuova riunione di coordinamento prima di Natale (venerdì 18 dicembre a Roma).
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