Ore 18.15 Si è appena concluso l incontro con il vescovo mentre all’interno della Chiesa eletta a rifugio da parte delle famiglie e degli attivisti sgomberati stamattina si teneva una assemblea pubblica. Molti gli interventi che hanno manifestato piena solidarietà agli occupanti sgomberati dalle case Nelson Mandela di Via Irnerio. Erano presenti tutte le realtà di lotta per la casa con l’obiettivo di cercare insieme una soluzione e per rilanciare la lotta per il diritto all’abitare contro un’amministrazione sorda alle necessità sociali e prona agli interessi dei poteri forti. Il vescovo al termine dell’incontro si è fatto garante per il decorso di questa giornata ma anche per l’attuazione di un tavolo per discutere finalmente di una vera politica abitativa di natura strutturale. La curia si è quindi fatta garante della situazione temporanea proposta del Comune ma con l’impegno concreto a trovare una soluzione stabile.
Ore 15.20 I due attivisti sono scesi dal tetto mentre il presidio smembrato dall’intervento della celere si è trasferito in corteo in Piazza della Montagnola, a poche centinaia di metri dall’occupazione, e dall’altro ha trasformato la locale chiesa in un luogo di rifugio per le famiglie e i bambini sgomberati, in attesa dell’incontro col vescovo chiesto e ottenuto dagli occupanti. Visto il silenzio tombale delle istituzioni, vista la completa assenza di dialogo con i servizi sociali e vista la scelta determinata degli occupanti che non hanno nemmeno considerato le briciole che i servizi sociali avrebbero offerto (qualcosa come una settimana in una struttura per l’emergenza abitativa prima di essere di nuovo sbattuti per strada senza tanti complimenti) gli occupanti, gli attivisti dell’Asia Usb e tanta gente arrivata a dar loro manforte rimangono a presidiare nella chiesa di via Mascarella.
Ore 12.40 Dopo alcune ore di presidio la polizia ha fatto uscire le famiglie dallo stabile. Di fronte a una completa mancanza di risposte e di soluzioni dell’amministrazione per queste famiglie, come per moltissime altre, gli attivisti di ASIA Usb rimangono comunque sul tetto. Di fronte al rifiuto di sciogliere la manifestazione, gli attivisti sono stati duramente caricati, e divisi in due gruppi. Un gruppo è stato spinto a forza fino dentro la chiesa di via Irnerio e trattenuto al suo interno da parecchi cordoni di polizia. L’altra parte del presidio, bloccato in via Irnerio vicino alla chiesa, si prepara a denunciare alla città questo spudorato atto di violenza.
Ore 8.10 La polizia è entrata nello stabile buttando giù a picconate il muro. Gli occupanti si sono barricati all’interno del terzo piano dell’edificio occupato tre anni fa dopo cinque anni di abbandono. Intanto il presidio è stato colpito da altre due cariche della polizia durante le quali un delegato di Asia Usb è stato ferito alla testa.
Ore 7.50 Un prima carica della polizia contro le persone scese in strada. Un attivista è rimasto ferito.
Ore 6.30 Questa mattina all’alba è iniziato lo sgombero di via Irnerio, occupazione di Asia Usb che resisteva dal 2013 nel cuore di Bologna. Un dispiegamento di forze di polizia consistente ha bloccato la via mentre davanti al cordone di polizia ha cominciato a gonfiarsi un presidio di solidarietà.
All’interno dello stabile una cinquantina di persone sono rimaste asserragliate mentre due attivisti e occupanti sono saliti sul tetto accendendo fumogeni e lanciando slogan. L’Asia Usb intanto invita chiunque a portare solidarietà all’ennesimo atto di repressione a firma Pd che cade sulla testa della gente.
Di seguito due comunicati dell’Asia Usb:
CASA BOLOGNA: VIOLENTE CARICHE E TRE FERITI CONTRO LE FAMIGLIE DI VIA IRNERIO
USB, QUESTA È LA RISPOSTA DELLE GIUNTE DEL PD AI PROBLEMI SOCIALI
L’Esecutivo nazionale USB e l’Esecutivo nazionale dell’AS.I.A. esprimono piena solidarietà e si stringono attorno alle famiglie e ai militanti ed attivisti di AS.I.A, che questa mattina a Bologna stanno resistendo alle violente cariche delle forze dell’ordine finalizzate a sgomberare i senza casa che dall’ottobre del 2013 vivono nello stabile di via Irnerio.
Il palazzo di via Irnerio, di proprietà dell’ASL, era colpevolmente abbandonato dal 2009 ed ha rappresentato un rifugio per più di 50 persone, tra cui molti minori, colpite dall’assenza di una politica per la casa nella città. Invece di provvedere a soluzioni che permettessero di affrontare una vera e propria emergenza sociale, l’amministrazione di centrosinistra a guida Pd ha preferito colpire chi in questi anni ha segnalato le gravi responsabilità della Giunta bolognese.
L’assenza di risposte concrete e le scelte del governo Renzi, dirette alla privatizzazione di quel poco che resta di patrimonio residenziale pubblico, non possono che alimentare il conflitto. L’USB e l’AS.I.A. sono impegnate ad allargare e generalizzare le proteste sui temi sociali, a cominciare dalla drammatica questione abitativa, affinché nel Paese si produca una mobilitazione generale in grado di produrre un’inversione di tendenza.
Ai compagni e agli attivisti di Bologna va il sostegno ed il riconoscimento di tutta la Federazione nazionale per il coraggio, la determinazione e la maturità con cui stanno conducendo questa difficile battaglia.
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CASA BOLOGNA: ANCORA CARICHE ED ALTRI FERITI A VIA IRNERIO
USB, INCREDIBILE ED INACCETTABILE ATTEGGIAMENTO DELLE AUTORITÀ
È vergognoso l’accanimento con il quale si stanno reprimendo con violenza gli attivisti dell’AS.I.A./USB di Bologna e le famiglie che stamattina sono state sgomberate dal palazzo di via Irnerio, dove erano riuscite a trovare un tetto dall’ottobre 2013.
Dopo lo sgombero e le cariche contro il presidio avvenuti in prima mattinata, durante i quali si erano già registrati ben tre feriti, le violenze contro i manifestanti sono continuate alcune ore dopo nei pressi della chiesa di Santa Maria della Mascarella.
Durante il corteo, che è sfilato sotto il Comune e la Prefettura, ci sono state nuove cariche ed i feriti tra i manifestanti sono saliti a sei.
Adesso, mentre le famiglie con diversi bambini sono asserragliate nella navata della chiesa, alcuni manifestanti rimangono sul tetto del palazzo sgomberato. È stato ottenuto un incontro con l’Arcivescovo di Bologna, Monsignor Zuppi, fissato per le 15.00 di oggi. La richiesta è quella di trovare un alloggio dignitoso per queste famiglie, che non debbono essere lasciate in mezzo ad una strada.
L’AS.I.A/USB di Bologna sottolinea di aver richiesto da lungo tempo all’Amministrazione comunale di farsi carico del problema, che la situazione delle famiglie di via Irnerio è ben nota ai servizi sociali del Comune di Bologna, che al momento dello sgombero la funzionaria del Comune si è rifiutata di interloquire con le famiglie, alle quali è stata ventilata una sistemazione di soli 7-10 giorni presso una struttura alberghiera.
Incredibile e inaccettabile, per l’Esecutivo Nazionale USB e per l’Esecutivo nazionale AS.I.A./USB, l’atteggiamento di tutte le autorità, che di fronte ad un evidente dramma sociale continuano a reagire con l’uso della forza e senza proporre soluzioni concrete.
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Qui invece un comunicato dei Vigili del Fuoco
L’USB P.I. VV.F, condanna l’ennesimo utilizzo dei Vigili del Fuoco quale forza di repressione, come avvenuto questa mattina a Bologna in una azione di sgombero degli abitanti di via Irnerio che da oltre 10 anni vivevano in uno stabile abbandonato dalle istituzioni.
L’ USB VV.F. da sempre rivendica con la massima determinazione la funzione sociale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, un vero e proprio bene comune al servizio della cittadinanza.
Ecco i risultati della militarizzazione dei VV.F, con la loro collocazione nel comparto sicurezza insieme ai corpi di Polizia e Carabinieri, militarizzazione contro cui l’USB da sola si oppose, mentre le altre organizzazioni plaudivano a questa gravissima modifica.
I risultati sono sotto gli occhi di tutti: smantellamento del Corpo Nazionale, enorme carenza di personale (un vigile del fuoco ogni oltre 15.000 abitanti), chiusura di presidi territoriali, utilizzo dei vigili del fuoco come ennesimo corpo di polizia.
Secondo L’USB P.I. VV.F, i problemi sociali non si risolvono con la repressione, ma occorrono politiche che ridiano dignità alle persone riconoscendo il diritto al lavoro e alla casa come diritti universali.
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La dura condanna di Ross@ Bologna
VIOLENTE CARICHE DELLA POLIZIA IN VIA IRNERIO, TRE FERITI, PER LO SGOMBERO DELLE CASE MANDELA
ROSS@ sostiene la lotta di ASIA USB e delle famiglie che in queste ore la polizia sta cercando di sgomberare. E invita tutte e tutti a unirsi a questa mobilitazione per il diritto alla casa.
Alle richieste di chi finisce in mezzo a una strada e all’emergenza abitativa, la giunta aveva già dato la sua risposta la scorsa settimana, negli insulti che il sindaco Merola aveva rivolto ai sindacalisti di ASIA USB in lotta.
È la risposta di chi vuole solo reprimere le occupazioni abitative, di chi non si pone minimamente alcun problema di fronte alla povertà e al degrado che investe la nostra città.
È la risposta di chi rappresenta gli interessi famelici della speculazione e dei suoi affari.
Questo è il PD oggi, un verminaio comitati d’affari e di politici al loro servizio. Magari con i loro alleati compiacenti, col volto “buono” della Frascaroli.
Sulla questione del diritto alla casa si stanno esprimendo le contraddizioni di una crisi del sistema che per il momento si esprime come emergenza per i settori più deboli ma che nella realtà coinvolge ampi strati che subiscono o affitti da rapina o mutui oggi insostenibili.
Sulla casa come su altri nodi è necessario costruire la massima unità delle realtà conflittuali contro il sistema PD e le politiche di massacro imposte dall’Unione Europea.
Ross@ Bologna
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