Menu

Chi è il “capo politico” di Potere al Popolo?

“Potere al popolo!” è una lista nata dal basso, dai territori, dalle lotte, frutto di un appello lanciato del centro sociale “Je so Pazzo” di Napoli, che ha prodotto in poche settimane oltre 120 assemblee territoriali in tutto il paese in cui si è elaborato il programma politico e si stanno in questi giorni discutendo le candidature attraverso dei criteri innovativi rispetto allo scenario politico attuale. 

La legge elettorale però impone la scelta di un “capo politico” per la lista elettorale.

Gli attivisti e le attiviste di Potere al popolo hanno deciso di spiegare in questo video chi sarà il loro “capo politico”, che viene inteso come semplice portavoce di un processo collettivo e costituente che, dichiarano: 

“sta riportando entusiasmo e attivismo nei territori tra operai, disoccupati, precari, migranti,  tra tutti gli “esclusi” dal potere politico che vogliono riconquistarlo in questa grande avventura per la democrazia, la giustizia sociale, i diritti di tutti. 

Lo scenario di leader politici che abbiamo di fronte a noi è molto chiaro: Renzi, Berlusconi, Di Maio, Grasso, tutti uomini in un paese che ancora non riesce ad accettare una larga partecipazione femminile alla politica. 

Il nostro portavoce, quindi, non poteva che essere donna, giovane, meridionale, precaria. 

Non una persona famosa, nessuna figlia di banchieri e grandi imprenditori, ma una persona che viene dalle lotte, che ha sempre rappresentato un processo collettivo e non solo la sua individualità, che è sempre stata nei movimenti, che è riuscita con fatica a lottare per restare in questo tormentato sud Italia.

Viola Carofalo rappresenta tutto questo, rappresenta tutti noi.

Il 17 Gennaio saremo a Roma in conferenza stampa per raccontarvi la sua, la nostra storia. Nei prossimi giorni daremo aggiornamenti sul luogo e l’orario. 

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

11 Commenti


  • marco

    Troppi partitini favoriscono ingovernabilità. Se ha fallito il grande m5s, ummaginiamo i neonati.


  • Aniello

    REPUBBLICA governo del popolo , secondo la Nostra Costituzione


  • alex1

    Non mi torna il discorso della “larga partecipazione femminile” Sia il PD che F.I. ne hanno fatto largo uso quindi e’ falso quello che si afferma. Cosa significa che piu’ donne si mettono piu’ una lista e’ progressista? Anche la Thatcher e la Clinton allora, e se vogliamo anche il famoso premio Nobel birmano, che non muove un dito per fermare la persecuzione dei Rojnga.


  • ric

    L’unico metodo democratico,efficace e rapido per la candidatura delle liste è quello per estrazione da una rosa condivisa escludendo i residuati bellici dei vecchi partiti Nell’antica Repubblica Greca mi sembra che erano millenni avanti a noi….


    • Redazione Contropiano

      democrazia o lotteria? i greci antichi questa sciocchezza non l’hanno mai neanche pensata…


  • elena mesolella

    E mi raccomando, che sia giovane, se hai superato una certa, sentiti una merda.


    • Redazione Contropiano

      Il problema come si può ben capire non è anagrafico, ma è che i compagni più giovani non si portano sulle spalle la scimmia delle sconfitte della sinistra, motivo per cui hanno più grinta perchè non hanno a disposizione nulla ed hanno tutto da conquistare


  • Mauritius

    per taluni il problema è la governabilità!!!! E’ 50 anni che vi prendono in giro con la governabilità che vuol dire: importante è che mai e poi mai qualcosa di nuovo e veramente a fianco delle classi basse o medie o medio basse possa nascere….
    e ci troviamo democristiani che fanno otto salti mortali e sono ovunque
    ma basta!!! Diciamolo seppur rattrista, la politica come è oggi in Italia è per cariatidi e furbi che fanno i realisti cento volte più del re….già perché la democrazia non la vedo da nessuna parte
    non c’è a scuola dove i consigli di classe e di istituto sono svuotati e gli studenti li vedono come passo per proteggersi e altro…. non vedo cosa ci sia di democratico nei posti di lavoro che sono verticalità totale e muti i dipendenti, non vedo cosa siano i consigli comunali una espressione vuota di parole e il Sindaco è un quasi Podestà che decide molto
    dove sarebbe la democrazia dal basso e sinceramente democratica??? Magari una esperienza diversa almeno propone qualcosa di autenticamente democratico
    certo che questo non cercare neanche nella politica oltre che nell’economia un campo democratico è rassegnazione all’ennesima potenza


  • Emanuele

    Per la redazione, da wikipedia
    “Coerentemente con il presupposto di fornire lo sviluppo della massima competenza generale possibile tra i cittadini, l’uso del sorteggio fu considerato come il mezzo più democratico di attribuzione delle cariche pubbliche: una elezione, infatti, avrebbe favorito gli aristocratici, i ricchi, le persone note o dotate di eloquenza”
    https://it.wikipedia.org/wiki/Democrazia_ateniese#Selezione_per_sorteggio
    E di altri esempi nella storia se ne trovano a palate!


  • Francesco

    Ragazzi, non è mia intenzione fare flame, peri come si fa a dire che è una lista nata dal basso se i suoi soci fondatori sono: Maurizio Acerbo (Segretario Nazionale Rifondazione Comunista); Mauro alboresi (Segretario nazionale del Partito Comunista Italiano); Giorgio Cremaschi (ex Presidente FIOM); Cecchino Antonini (noto Giornalista di Liberazione; e il Tesoriere e Roberto Morea (referente per l’Italia di Transform! Europe).
    Insomma, a me sembra a tutti gli effetti un’operazione politica a tavolino.
    Non voglio sminuire la bontà della lista o del suo programma, però chiamiamo le cose col loro nome e non spacciamoci per “lista nata dal basso” che mi sembra una presa in giro.
    Respect!


  • Redazione Contropiano

    Caro Francesco, anche se le cose che scrivi sono vere, la differenza con altre esperienze del passato c’è ed è piuttosto evidente, in moltissimi aspetti. L’unica cosa certa è che Potere al Popolo non è nata a tavolino, La sua costruzione ha innescato un dibattito politico vero ed anche aspro dentro tutte le strutture che vi hanno aderito. Se fosse nata a tavolino non sarebbe andata così nè ci sarebbe stato il processo di costruzione che c’è stato e che è stato ben visibile a tutti, producendo un effetto positivo inimmaginabile fino a metà novembre. Anche le strutture organizzate non sono sempre piombo sulle ali, in molti casi sono decisive.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *