Questa mattina, in occasione della partenza del Giro d’Italia da Catania, presidio contro la strumentalizzazione dello sport da parte di uno Stato che pratica da decenni l’apartheid nei confronti dei Palestinesi e che non rispetta le risoluzioni ONU sui territori occupati.
I blindati della polizia hanno diviso il corteo in diversi tronconi, in via Etnea i manifestanti sono stati caricati due volte.
Oggi 8 maggio 2018 centinaia di persone a Catania hanno manifestato alla prima tappa italiana del Giro D’Italia per denunciare la partenza dai territori occupati da Israele con ben tre tappe.
Il presidio dalle 10.00 di stamattina ha cercato di percorrere la via principale di Catania dove di lì a poco sarebbe passato il Giro e in direzione della piazza Duomo da cui stava per partire la gara. Dopo alcune centinaia di metri alcune cariche della polizia hanno bloccato il corteo spontaneo dei solidali col popolo palestinese; si sono registrati alcuni feriti lievi tra i manifestanti.
La partenza del Giro è stata ritardata di alcuni minuti avendo il presidio bloccato la via di transito.
Diversi slogan tra cui “Israele è terrorista, che lo sappia ogni ciclista”, “dalla Sicilia alla Palestina, un solo grido: America assassina” e “Israele assassino”.
Intanto dalla piazza della partenza una bandiera palestinese è stata fatta sventolare e alcune migliaia di volantini con scritto “Israele assassino” e “Palestina libera” sono stati lasciati cadere sulla folla.
Non può passare il tentativo di far apparire Israele uno stato pacifico e democratico mentre ogni giorno centinaia di palestinesi inermi vengono feriti e uccisi! La maglia rosa quest’anno è macchiata di sangue!
Contro lo sterminio del popolo palestinese e contro lo stato sionista israeliano: questo Giro ha sbagliato strada!
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