Per la vecchia politica Potere al Popolo avrebbe già deciso di allearsi con la coalizione di De Magistris… Non è così.
I soliti commenti della solita informazione superficiale abituata alle vecchie procedure della politica, danno già per scontata l’alleanza di Potere al Popolo alle elezioni europee con la coalizione avviata Luigi De Magistris. Non è così.
Dopo diversi incontri con DEMA, il partito di De Magistris, e con il PCI, si è svolta la consultazione elettronica degli aderenti a PaP.
Oltre 2000 di essi hanno votato, circa 1100 per verificare sui contenuti la possibilità di alleanze, circa 900 per andare alle europee da soli. Tra chi si è espresso sulle alleanze, circa 850 hanno scelto di rivolgersi alla coalizione di De Magistris, circa 250 per il PCI.
Coerentemente con questo voto, pratica diversa da quelle di tutti gli altri e di cui noi di PaP andiamo fieri, il coordinamento nazionale ha deciso, sulla base di un documento condiviso alla unanimità, di verificare le condizioni per una possibile alleanza con la coalizione di De Magistris.
Nei precedenti incontri la delegazione di PaP aveva incontrato solo DEMA, che alla fine aveva emesso un comunicato nel quale affermava di condividere le scelte di fondo poste da Potere al Popolo come condizione per una alleanza elettorale. Tuttavia DEMA non aveva specificato i contenuti concreti della sua condivisione e d’altra parte la lista elettorale che si prefigura dovrebbe essere composta da più forze. Queste, oltre a DEMA, dovrebbero essere Rifondazione Comunista, Sinistra Italiana, Diem25 e altre forze ancora. È chiaro che ora sia necessario che tutta la possibile coalizione, e non solo una parte pur importante di essa, risponda sui punti dirimenti posti da PaP.
Il documento approvato ieri questi punti li ribadisce e chiarisce.
Abbiamo di fronte elezioni europee, non locali o nazionali. Quindi il giudizio su UE e NATO e sulle grandi questioni internazionali, è fondamentale assieme alla collocazione nella politica italiana.
PaP ribadisce la necessità della rottura dei trattati UE come condizione per una politica economica e sociale alternativa al liberismo, proprio perché la UE è una costruzione liberista.
Non si può più confondere l’Unione Europea, che è questo progetto neoliberista, con l’Europa.
Occorre una nuova collocazione internazionale dell’Italia, con la radicale revisione delle spese militari e dell’adesione alla NATO. Che assieme alla UE in questi giorni sta aggredendo il Venezuela.
Per questo la scelta di campo contro il golpe di Trump e a sostegno del legittimo governo di Maduro, il rigetto dell’ultimatum colonialista della UE, sono discriminanti. E PaP, come scrive il documento, non potrebbe mai allearsi con chi avesse una posizione ambigua o addirittura connivente con il golpe in corso.
Infine occorre coerenza.
Se si fa una lista contro la destra e alternativa al PD alle europee, bisogna essere coerenti anche nelle elezioni comunali e regionali, molte delle quali si svolgeranno quasi contemporaneamente alle europee.
La coalizione di De Magistris, condividerà, accetterà questi nostri punti di fondo nel suo programma e nella sua collocazione? Allora l’alleanza sarà possibile, fermo restando che Potere al Popolo non si scioglierà e andrà avanti con le sue lotte, le sue iniziative e con la sua organizzazione e radicamento nel territorio.
Se invece le risposte saranno giudicate insoddisfacenti, allora PaP deciderà di non proseguire nell’alleanza. Tutta questa verifica si dovrà concludere entro il 17 febbraio.
Insomma sulla base delle risposte a questi punti e del profilo complessivo che assumerà quest’alleanza, Potere al Popolo! deciderà la prosecuzione o meno di questo percorso.
Quindi nulla è scontato o già definito: saranno i contenuti e la coerenza con essi a determinare le alleanze.
Questa affermazione semplicissima e che dovrebbe essere scontata in politica, come ben sappiamo invece oggi non lo è affatto. È anche per affermare questo rigore nei comportamenti che è nata PaP.
Per questo nei prossimi giorni ci confronteremo onestamente ed in modo trasparente con la coalizione di De Magistris, senza forzature ma anche senza cedimenti alla vecchia politica.
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