Oggi pomeriggio piazzetta Vidoni nei pressi del Senato si è via via riempita di persone, attivisti e militanti, scesi in piazza contro il golpe in Venezuela mentre al Senato e alla Camera si discuteva la comunicazione del Ministro degli Esteri Moavero.
Il sit in avrebbe dovuto tenersi originariamente a Montecitorio, ma la Questura lo ha vietato perchè la piazza era occupata dalla Coldiretti. A Montecitorio però aveva manifestato la destra contro Maduro su iniziativa dell.on Carfagna di Forza Italia. E che ci fosse tensione nell’aria lo si è capito anche in piazzetta Vidoni dove la manifestazione in solidarietà con il Venezuela Bolivariano era stata circondata e occultata anche agli occhi dei passanti da una presenza asfissiante delle forze dell’ordine, tant’è che a un certo punto i manifestanti hanno forzato la transenna e si sono spintonati con gli agenti di polizia. Dopo qualche minuto di parapiglia, la polizia si è allargata permettendo che manifestanti e striscioni fossero visibili.
“Siamo qui per la democrazia. Siamo qui per il rispetto della democrazia partecipativa e per l’unico presidente legittimo del Venezuela che si chiama Nicolas Maduro”, ha detto al microfono Luciano Vasapollo ha aperto la manifestazione di solidarietà davanti al Senato oggi a Roma. Solidarietà al governo venezuelano vittima dell’ennesimo colpo di stato da parte degli Stati Uniti e dell’ennesimo bombardamento mediatico da parte di quei media che non sono mai sazi del sangue che hanno fatto versare in questi anni ai popoli di Jugoslavia, Afghanistan, Iraq, Libia, Siria, Ucraina. Su questo ha insistito Giorgio Cremaschi il quale ha sostenuto che: “Siamo qui anche per la democrazia in Italia, non solo quello del Venezuela. Il bombardamento mediatico di fake news di un’unica parte, quella golpista che ha fatto decine di morti nel terrorismo delle strade, è una prova di regime: qui in Italia. E’ una attacco alle libertà minime in Italia”, ha sottolineato Cremaschi nel suo intervento.
Al microfono si sono alternati compagne e compagni di tutte le organizzazioni e associazioni presenti, da Italia-Cuba alla Rete No War all’Usb, da Potere al Popolo al Prc, da Patria Socialista al Pci. E’ emersa la volontà comune di mantenere e sviluppare la mobilitazione al fianco del Venezuela inclusa l’ipotesi di una manifestazione nazionale. Su questo lunedi sera a Roma ci sarà una prima riunione per cominciare a discuterne.
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Nick
Apperò! 7 foto pubblicate e non ce n’è una nella quale si vedano bandiere che non siano di PaP, Rete dei Comunisti o di USB (per la verità in una se ne intravede appena una di Rifondazione). Ottima selezione, complimenti.
Redazione Contropiano
Non crediamo che sia una polemica particolarmente brillante… Se dovessimo fare le pulci alla scelta delle foto nel sit del Prc, per esempio, ne uscirebbero di ben più problematiche, tipo quella di sabato scorso, in cui si dava con grande evidenza – per qualche ora – uno striscione della Cisl con su scritto “NoTav+NoTap+NoTriv=NoLavoro”…
Redazione Contropiano
In secondo luogo abbiamo fatto una ricognizione delle foto fatte ieri in piazza da vari presenti, anche iscritti al Prc, i risultati non sono diversi da quelli della rassegna fotografica pubblicata sul giornale. Altrimenti occorre ricorrere al fotoshop. Senza polemica ma non ci si può inventare quello che c’era e quello che non c’era. E’ andata così, la prossima andrà meglio