Una visita inopportuna ma niente affatto sorprendente quella di ieri pomeriggio dei quattro fondatori delle Sardine che ha portato alla vittoria Stefano Bonaccini al tempio dei Benetton. Infatti sono stati ospiti di Fabrica, la fucina creativa del gruppo Benetton.
Mattia Santori, Roberto Morotti, Giulia Trappoloni e Andrea Garreffa sono stati invitati nella grande tenuta di Castrette dal direttore di Fabrica Oliviero Toscani per incontrare i giovani che collaborano con il centro culturale della famiglia Benetton.
Ma con loro non c’era solo il “creativo” Toscani, c’era anche il fondatore, Luciano Benetton, per la cui compagnia i leader della Sardine non hanno provato alcun imbarazzo o vergogna. Eppure i Benetton e il loro ruolo sull’appropriazione e mala gestione delle autostrade – fino alla strage per il crollo del Ponte Morandi, e senza neppure star qui a ricordare la feroce repressione dei Mapuche sulle loro tenute in Patagonia – non sono certo un dettaglio che ragazzi informati come i quattro inventori delle Sardine possano ignorare.
E’ ben evidente come le forze che si oppongono alla revoca delle concessioni ai privati delle autostrade non siano solo al governo e in Parlamento, sono anche alla testa delle manifestazioni come quelle delle Sardine.
Il mondo del business, anche quello “creativo”, ma con il pelo sul cuore, non mette i leader delle Sardine a disagio, al contrario.
Quando si diceva che Bonaccini e Salvini sono due facce della stessa medaglia non si è fatta una forzatura, si è solo affermata una verità.
* Per chi proprio non ci volesse credere, basta leggere il Corriere…
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Mauro
Mi raccomando, non dite che però, proprio al governo, c’è l’unica forza che vuole fortemente togliere le concessioni ai mascalzoni, cioè il movimento cinque stelle. Che modo disonesto di narrare.
Redazione Contropiano
Disonesto è pretendere che in un solo articolo sia riassunto sempre tutto… Qui si dà conto di un fatto – la visita delle Sardine-capo” ai Benetton… Sulla vicenda della concessione abbiamo scritto molto (per es. https://contropiano.org/news/news-economia/2020/01/11/revoca-concessioni-autostradali-ai-privati-che-ce-ancora-da-discutere-0122841) , come tutti, stiamo ancora aspettando che venga deciso qualcosa. Dopo un anno e mezzo dalla strage, e leggendo i giornali di regime, c’è il forte sospetto che anche questa “bandierina” dei Cinque Stelle verrà presto ammainata… Come sul Tav, il Tap, ecc… Sperando sempre di essere smentiti, ovvio….
Giuseppe
Lo avevamo capito che dietro le sardine c’era Prodi ed i Benetton.Prodi è un un investitore di autostrade.
Flavio Bacchetta
Niente di nuovo, abili giovanotti della media borghesia italiana che hanno ottenuto la visibilità che volevano, e ovviamente ora passano all’incasso grazie alla notorietà facendosi riprendere con i padroni del vapore italioti, i quali per questo riconoscimento elargiranno una generosa donazione, statene pur certi.
E il popolo delle Sardine farà la fine che il loro nome suggerisce, tutte in scatole sul mercato, pronte a farsi divorare dai commensali illustri…d’altra parte vedere Sartori fianco a fianco di Zingaretti ospiti di Carta Bianca della figlia di Berlinguer, era già un’anticipazione degli schieramenti di sempre…la falsa sinistra sempre a fianco dei soliti riccastri…le Sardine per il PD sono quello che la defunta FGCI era per il PCI…stavolta però al fianco dei potenti stragisti…chissà quante volte Enrico si rivolta nella tomba, ritengo che non abbia mai pace nel suo loculo.
F.Bacchetta.
PS. E Toscani? Il suo falso buonismo mi ha sempre fatto vomitare, fin dai tempi della sua riuscita ma falsissima campagna pubblicitaria “The United Colours Of Benetton”.
The Wolf in sheep’s clothes…e che si.fottano i Mapuche, vero Oliviero?
Flavio Bacchetta
PS2. I ,5* sono ormai fuori dai poteri decisionali dopo la nuova batosta emiliana e calabrese…lo stop alla prescrizione è ormai in via di archiviazione, il decreto Spazzacorrotti svuotato anche sul fronte delle intercettazioni e sul blocco dei beni degli indagati, che erano.il.loto punto forte, il decreto Dignità non se lo fila più nessuno, precarizzazione avanti tutta, salario.mimimo scordatelo pure, e la revoca alle concessioni?
È già stata esclusa da Zingaretti e i suoi gregari al governo..loro sono garantisti, ovviamente solo con i più forti…lo ha detto ben chiaro il fratello più brutto del Commissario Montalbano…dopo il successo Emiliano ora il PD deve avere un ruolo prioritario nell’alleanza del governo giallorosa…il rosso si è sbiadito alquanto, direi
Giulio Bonali
Che si trattava di una volgare gretatumbergata orchestrata dai solerti leccaculi-mentitori professionali del sistema mediatico al servizio dei peggiori nemici del popolo lo si vedeva lontano un miglio fin da subito…
ndr60
Giovani speranze & un serial killer: gran bella foto, stavolta Toscani si è superato.
Claudio Claudio
Mi risulta che la Fondazione Fabrica si può distinguere dal Gruppo Benetton pur essendone figlia. Come la Fondazione Agnelli ha seguito e messo fondi pure in ricerca e sviluppo così credo che la Fondazione Fabrica sia un Centro di Studi e interventi sociali e, se così è, non vedo scandali nel cercare contatti di metodi e meriti con tali organizzazioni. Va approfondita la questione, direi.
Redazione Contropiano
Questi giochini di distinguo tra le “scatole cinesi” già non reggono alla prova della logica, oltre che a quelle empiriche (le società “controllate”, come dice la parola stessa, non sono “indipendenti”).
Se poi il “controllore” posa in primo piano nella foto, diciamo che l’approfondimento c’è stato.
E i capi-sardina sprofondano nella vergogna…