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La detenzione di Nicoletta Dosio arriva alla Camera dei Deputati

Nicoletta Dosio, è una compagna 74 anni compiuti martedì, attivista storica del movimento No Tav e membro del Coordinamento nazionale di Potere al Popolo. E’ in carcere ormai da cinquanta giorni – di cui ben 40 passati nelle condizioni restrittive delle celle dei nuovi arrivi – in esecuzione di una condanna definitiva ad un anno di carcere per una manifestazione pacifica in Val di Susa che ha arrecato un danno di 718 euro di mancato incasso alla concessionaria autostradale della A 32 .

Sulla sua vicenda, emblematica dell’accanimento giudiziario, poliziesco e carcerario contro i No Tav, oggi si è tenuta una conferenza stampa alla sala stampa della Camera dei Deputati.

La storia di Nicoletta Dosio e il contesto della criminalizzazione dei protagonisti di lotte sociali, sindacali, ambientali, è stata illustrata dall’avvocatessa Valentina Colletta, legale di Nicoletta, da Viola Carofalo e Giorgio Cremaschi portavoci nazionali di Potere al Popolo, e da Francesca Trasatti del tavolo giustizia di Potere al Popolo.

Circostanze, dati, valutazioni politiche sono state esposte con dovizia di particolari a documentare una vicenda politica e giudiziaria che in più interventi è stata definita come un vero e proprio accanimento giudiziario. Un accanimento che il contesto dei Decreti Sicurezza recentemente approvati sta aggravando pesantemente. A esserne colpiti gli attivisti No Tav ma anche gli operai della Superlativa di Prato o gli abitanti delle case popolari della Tiburtina.

Secondo l’avvocatessa Colletta, Torino, in tal senso, è diventato una sorta di laboratorio repressivo. Viola Carofalo ha sottolineato come la vicenda di Nicoletta Dosio sia emblematica del contesto in cui ci troviamo a vivere. Sul campo Framcesca Trasatti ha dichiarato che Potere al Popolo intende sostenere la campagna per l’amnistia sociale, obiettivo che sintetizza la richiesta di amnistia dei reati commessi nell’ambito di vertenze e lotte sindacali, sociali, ambientali, antimilitariste. Giorgio Cremaschi ha richiamato il precedente dell’amnistia verso le 18.000 denunce e procedimenti penali durante le lotte operaie dell’Autunno Caldo.

Presenti in sala diversi parlamentari come Stefano Fassina, Jessica Costanzo, Veronica Giannone, Sara Cunial, Paola Nugnes, Doriana Sarli che sono intervenuti assumendosi l’impegno di far vivere nel dibattito e nell’agenda parlamentare la vicenda di Nicoletta Dosio, dell’accanimento contro i soggetti delle lotte sociali e sindacali e del contrasto ai Decreti Sicurezza.

* Le foto sono di Patrizia Cortellessa

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