Menu

Torino. In campo la coalizione per D’Orsi sindaco

Domenica 23 maggio si è tenuta a Torino, in Piazza Castello, la presentazione della coalizione guidata dal candidato sindaco Angelo D’Orsi, appoggiato da tre liste: Potere al Popolo, Partito Comunista Italiano con l’appoggio del Fronte Popolare, e Sinistra in Comune, formata dall’unione tra Rifondazione comunista, Sinistra anticapitalista e Dema.

Durante la presentazione hanno preso parola il candidato sindaco, Angelo D’Orsi, i rappresentanti delle liste della coalizione e diversi esponenti della società civile torinese.

Tra questi, spicca il nome dell’avvocato Gianluca Vitale, storico esponente del movimento cittadino, che ha ribadito la necessità di una prospettiva di lotta e di rottura contro il sistema politico ed economico cittadino.

Vitale ha inoltre denunciato la repressione razzista delle istituzioni per mezzo dei Cpr, in particolare quello torinese di corso Brunelleschi, dove nella notte di sabato è morto un detenuto in circostanze misteriose.

Le diverse forze politiche che hanno preso parola hanno ribadito l’importanza della costruzione di una coalizione che possa proporre, a livello cittadino, un’alternativa a quel “Sistema Torino”, rappresentato dalle politiche neoliberiste di svendita della città ai privati portate avanti, in perfetta continuità, dalle giunte di centrosinistra che si sono succedute negli ultimi decenni e dall’uscente giunta pentastellata.

In particolare, l’intervento di Potere al Popolo Torino ha ribadito la necessità di costruire un modello di città alterativa alla svendita del patrimonio pubblico ai privati e alle fondazioni bancarie, riportando al centro gli interessi delle periferie e delle classi popolari.

In quest’ambito, è stata ricordata l’importanza della manifestazione del 22 maggio tenutasi a Roma sulla salute pubblica e per l’abolizione dei brevetti sui vaccini, in occasione del G20 sulla salute, al fine di rilanciare anche a livello locale la battaglia sulla salute pubblica nell’opposizione al progetto del Parco della Salute, sostenuto dal centrosinistra come dai 5 stelle, consistente nella costruzione di un grande hub ospedaliero che avrebbe l’unico scopo di aumentare il profitto privato, tagliando i posti letto in ospedale a livello cittadino.

Molto vivace l’angolo della piazza occupato dai militanti di PaP, che a più riprese hanno intonato cori sulla necessità di costruire potere popolare, e denunciando la svendita della città ai privati, modello riproposto senza alcuna novità anche in questa campagna elettorale dalla destra come dal centrosinistra e dai 5 Stelle.

Successivamente, ha preso parola anche l’organizzazione giovanile Cambiare Rotta che, ribadendo il suo appoggio al percorso politico costruito negli anni da Potere al Popolo a livello cittadino, ha denunciato il tentativo da parte del nuovo governo Draghi di scaricare il peso della crisi sulle classi popolari, denunciando in particolare quel “Sistema Torino” che ha accompagnato la deindustrializzazione cittadina con la gentrificazione delle periferie.

Quel sistema che, attraverso la propaganda della giunta Appendino, si è riempito la bocca negli ultimi anni della retorica volta a propagandare una Torino “a misura di studente”, ovvero una città in cui mentre vengono costruiti studentati di lusso – che avranno l’effetto di gonfiare il prezzo degli affitti, in linea con la gentrificazione delle periferie spinta dal “Sistema Torino” – gli studenti che non riescono a pagare l’affitto vengono sfrattati nel mezzo di una pandemia e nel silenzio delle istituzioni.

Il tutto con la complicità di un sistema universitario sempre più privatizzato, che vede gli studenti alla stregua di una bancomat, e che continua a fare accordi con aziende come Telt, rendendosi complice della devastazione ambientale in val di Susa.

La giornata di domenica, con la presentazione della coalizione guidata da Angelo D’Orsi, ha rappresentato un primo ed importante tassello nell’ottica di costruire un soggetto di rappresentanza popolare conflittuale, in una Torino in cui Pd e 5 stelle ripropongono a livello locale il loro flirt nazionale, allineandosi al centrodestra nella proposta del modello economico di sviluppo cittadino.

Un modello che, a livello nazionale, è stato portato avanti indistintamente dai diversi partiti che ora sono coalizzati nel governo Draghi, e che nel corso dei decenni hanno creato alle loro spalle un deserto di rappresentanza tra le istituzioni e le classi popolari, un deserto che oggi inizia ad essere attraversato.

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *