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Melendugno (Lecce). Presidio No Tap con i sindaci

Sit-in nel cantiere della Tap per bloccare l'espianto e il trasporto di 211 piante di ulivo. 

Cittadini e sindaci si sono dati appuntamento questa mattina al cantiere Tap per bloccare i lavori di espianto degli ulivi: 211 piante che sorgono lungo il tracciato del gasdotto sono destinate ad essere spostate in vista di un successivo reimpianto a lavori terminati. Il clima è teso ma -al di là di un episodio che ha visto coinvolti cameraman e giornalisti di TgNorba – nessuno dei manifestanti ha dato vita a forme di protesta violente. A vigilare sulla situazione ci sono le forze dell'ordine. L'invito alla mobilitazione è arrivato ieri sera dal sindaco di Melendugno Marco Potì durante un affollato incontro in piazza:

“È fondamentale la presenza di tutti i cittadini e le cittadine del Salento all'esterno dell'area di cantiere TAP, per dimostrare pacificamente la nostra ferma contrarietà all'inutile espianto di più di 200 ulivi e per chiedere alle autorità competenti che venga rispettata la Legge- si legge nel messaggio – Ad oggi il gasdotto è un'opera che non ha la certezza tecnica e ambientale di essere realizzata. Evitiamo questo violento sacrificio ai nostri ulivi.
Loro vogliono forzare solo per dimostrare che stanno facendo qualcosa, anche se sanno che in realtà nulla possono fare. Il gasdotto TAP non è una questione che riguarda solo Melendugno ma tutti i Salentini. Non è più il tempo dei post e dei social, ma è il tempo della presenza.

Il messaggio fatto “girare” dal sindaco Potì è condiviso anche dal primo cittadino di Vernole Luca De Carlo che ha partecipato questa mattina al presidio insieme al sindaco di Martano e ad altri colleghi. 

 

da http://www.leccesette.it/

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