Già finita la luna di miele tra potere e movimenti ambientalisti… Passata la fase della celebrazione e della costruzione dell’icona inoffensiva, se il movimento Friday for Future insiste nel pretendere davvero “azioni incisive” per fermare la corsa del pianeta verso l’autodistruzione ecco che improvvisamente anche questo movimento, indicato ad esempio di “azione civile responsabile”, viene affrontato come un nemico da combattere. Con la polizia, come per tutte le altre proteste…
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“Abbiamo manifestato in maniera del tutto pacifica, ma la reazione della polizia è stata violentissima. Ci hanno manganellato, non curandosi minimamente della presenza di 14enni e 15enni. Siamo stati accolti così per aver detto che siamo stanchi di sentire chiacchiere e vuoti proclami” dicono gli attivisti
Gli attivisti di Fridays for Future Napoli sono stati caricati dalla polizia all’apertura della Cop21 Mediterranea, la conferenza delle Parti aderenti alla convenzione di Barcellona per la protezione del mare e delle regioni costiere del Mediterraneo, in programma nel capoluogo partenopeo. Una decina di ragazzi e ragazze seduti a terra all’ingresso del Castel dell’Ovo per contestare in modo pacifico la conferenza, sono stati daprima caricati e poi trascinati all’esterno dello spazio da polizia e carabinieri. Due ragazzi sono stati fermati e portati in questura. “Abbiamo manifestato in maniera del tutto pacifica, ma la reazione della polizia è stata violentissima – dicono gli attivisti – Ci hanno manganellato, non curandosi minimamente della presenza di 14enni e 15enni. Siamo stati accolti così per aver detto che siamo stanchi di sentire chiacchiere e vuoti proclami che non siamo più disposti a compromessi, che invece di chiacchierare per quattro giorni di blue economy bisognerebbe mettere in campo soluzioni concrete contro le emissioni di Co2, contro le grandi aziende inquinanti, contro qualsiasi forma di devastazione ambientale. Esigiamo immediatamente la liberazione degli strikers fermati”.
I ragazzi di Fridays For Future Npaoli sostengono che le forze dell’ordine, durante lo sgombero, hanno più volte inveito contro di loro “anche con minacce come oggi vi ammazziamo”.
Anche Greenpeace condanna la reazione violenta din polizia e carabinieri. “La protesta pacifica dei ragazzi, adolescenti o poco più di ventenni, è stata repressa dalle forze dell’ordine che hanno avuto una reazione esagerata” dichiara Alessandro Giannì, direttore delle campagne di Greenpeace Italia. “I governi del Mediterraneo hanno fatto ben poco per salvare i nostri mari, non c’è più tempo da perdere. Greenpeace partecipa tra gli osservatori alla Conferenza e nei documenti che abbiamo potuto visionare al momento non troviamo decisioni concrete, non c’è nulla di serio mentre il nostro mare muore”.
“Continueremo a contestare l’inutile contenitore della Cop Mediterranea – dicono i ragazzi di Fridays For Future – Abbiamo bisogno di azioni concrete per il contrasto del cambiamento climatico. Gli avvenimenti che si susseguono sempre più nel mondo dimostrano che è troppo tardi per continuare a parlare. Abbiamo bisogno della riduzione immediata delle emissioni di CO2 e della uscita dal fossile, vogliamo una transizione reale e non atta solo al mantenimento dei profitti di chi ha inquinato la nostra terra. Alle 15 conferenza stampa e assemblea pubblica a Porta di Massa. Non ci fermeremo mai”.
* da http://www.ecodallecitta.it
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