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Roma. Si allo stadio ma no alla speculazione

Dopo la delibera 132/2014 della Giunta Marino/Caudo con la quale si è espresso il "pubblico Interesse" sull'operazione “Stadio a Tor di Valle”, il 31 gennaio in sede di Conferenza dei Servizi Decisoria della Regione Lazio, verrà deciso il futuro dell'area di Tor di Valle.

Intendiamo riaffermare che l'operazione "Stadio della Roma" con i tre grattacieli, il centro commerciale per una cubatura di ben 1 milione di metri cubi di cemento, non sia altro che una pesante speculazione e un affare per i soliti costruttori privati. E' evidente come l'operazione vada ben oltre la semplice costruzione di un nuovo Stadio, si tratta di una cementificazione massiccia di cui lo Stadio rappresenta solo poco meno del 13% delle cubature. Roma ha bisogno di manutenzione e di servizi, non di grandi opere mangia soldi e mangia suolo. E' noto a tutti che quello a Tor di Valle non sarà lo stadio "della Roma" ma sarà di proprietà del faccendiere statunitense Pallotta e della holding di gruppi finanziari che ci sono dietro.

Per questo è indispensabile che la Giunta Raggi/Berdini revochi e annulli l’interesse pubblico sancito dalla delibera 132/2014. Inoltre, prima di prendere decisioni dissennate, chiediamo che l'amministrazione comunale promuova un dibattito dubblico partecipativo aperto ai cittadini. Il 31 gennaio alle ore 10,00 si terrà la seduta della Conferenza dei Servizi.

La Carovana delle Periferie si unisce alla protesta dei Comitati contro la cementificazione che organizzeranno un sit in via del Giorgione (assesorato regionale) alle ore 10.00 e invita tutti i cittadini a partecipare.


 

 

 

 

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