Questa mattina una cinquantina di abitanti e attivisti del Nodo Territoriale Tiburtina ha fatto irruzione nella sala del consiglio del IV municipio in via Tiburtina 1163 dove erano in corso i lavori di una commissione. Guarda il VIDEO dell’iniziativa.
Obiettivo della protesta bloccare il consiglio straordinario del Municipio richiesto dai fascisti di Casa Pound a Tiburtino III dopo l’ennesimo episodio di tensione nel quartiere (rivelatosi poi strumentale e strumentalizzato) sul problema del centro di accoglienza dei migranti in via del Frantoio. La scorsa settimana infatti su pressione del gruppo neofascista (che aveva occupato il Municipio) è stato convocato un consiglio straordinario, da tenersi mercoledì presso il centro anziani di Tiburtino III.
Per gli attivisti del Ntt, insomma, si continua a “strumentalizzare il quartiere agitando la guerra tra poveri e provando a costruire artificialmente un problema con i migranti del centro. Ed è assolutamente inaccettabile che l’agenda politica del municipio venga dettata da formazioni politiche neofasciste che provano ad imporre le loro istanze seminatrici d’odio all’interno di quartieri popolari come Tiburtino”. La situazione ha visto poi una ulteriore escalation venerdi scorso quando i neofascisti (questa volta di Forza Nuova, insieme a Roma ai Romani, gruppi concorrenti di Casa Pound) hanno cercato di sfilare per le vie del quartiere nonostante il divieto della .
“Chiediamo che il consiglio non si tenga perché sarà l’ennesima occasione alimentare quella che viene sempre definita una bomba sociale” affermano gli attivisti del Nodo Territoriale Tiburtino. “Chiediamo invece un impegno ad affrontare i veri problemi del quadrante: la disoccupazione, gli sfratti dalle case popolari Ater, lo stato di abbandono e degrado delle case stesse, la chiusura delle piccole attività commerciali, la piaga della droga, la scarsità di spazi di socialità e cultura”.
Per domani, martedi, alle 18 è stata indetta un’assemblea pubblica al Circolo Concetto Marchesi in via del Frantoio. L’appello è stato lanciato con una lettera aperta diretta “agli abitanti e alle realtà sociali di Tiburtino III, della Tiburtina e di tutta la città”
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