Quest’anno più che mai, il ragionamento e l’organizzazione del 25 aprile ci richiedono di sgombrare il campo da qualsiasi contraddizioni e promiscuità. Da troppo tempo, ormai, si invoca il 25 aprile come data “riconciliante” ed inclusiva, in cui le differenze politiche vengono ammortizzate dall’antifascismo come valore comune.
Per noi, invece, il 25 aprile e la Resistenza devono essere temi naturalmente divisivi: non si può accettare di celebrare il 25 aprile con chi mette i militari a capo dei posti strategici del Paese e governa insieme alla Lega.
In secondo luogo, non si può più fare finta di non vedere quanti e quali aspetti della Costituzione siano stati stravolti in questi anni dai governi tecnocratici, e a loro dire “moderati”, come quello in carica.
Delle piazze e del contesto del 25 aprile di quest’anno è bene discuterne e confrontarsi per tempo.
Per farlo collettivamente, invitiamo tutte le realtà sociali, politiche e del sindacalismo conflittuale ad una riunione cittadina, mercoledì 17 marzo, alle ore 18.00.
Avremmo preferito svolgere la riunione dal vivo, ma considerate le restrizioni a cui andremo incontro, si dovrà svolgere per via telematica attraverso la piattaforma Zoom.
Di seguito il link: https://us02web.zoom.us/j/85272692069
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