“I soldi delle spese militari vanno investiti nel potenziamento della sanità pubblica”
Apprendiamo da fonti di stampa che l’Aeronautica Militare assicura che non sono in programma esercitazioni militari in Sardegna in questo periodo. Ovviamente non possiamo che essere soddisfatti di questo fatto, ma ci teniamo a sottolineare come proprio il Notam (Notice to airmen, avviso di navigazione aerea) da noi segnalato sottolineasse che l’istituzione dei tre corridoi aerei riservati ai velivoli militari fosse dovuta a “intensa attività militare”.
Inoltre, ci lascia abbastanza perplessi, il riferimento dell’Aeronautica all’istituzione dei corridoi per garantire la sicurezza aerea in caso di necessità. Di certo non ci si riferisce a trasporti legati all’emergenza Coronavirus, dato che i corridoi riguardano il tragitto fra il poligono di Capo Frasca e quello del Salto di Quirra, aree utilizzate unicamente per le esercitazioni militari e i test sugli armamenti.
Tuttavia, prendiamo atto della assicurazione fornita dall’Aeronautica e, per quel che ci riguarda, continueremo a vigilare sul fatto che non si approfitti dell’emergenza sanitaria per incrementare l’attività militare nella nostra isola. Non solo, nei prossimi giorni daremo avvio a una campagna di sensibilizzazione sull’assurdità della crescita delle spese militari a fronte del declino della sanità pubblica in Sardegna, le cui criticità sono purtroppo emerse in maniera sempre più dirompente con l’inizio dell’epidemia.
Infine, notiamo che un’agenzia di stampa specializzata nel settore aereo ci definisce come sedicente gruppo antimilitarista. Altro che sedicenti antimilitaristi, A Foras è una realtà solida che collabora da anni con tante altre organizzazioni e che non smetterà mai di fare domande e denunce. La nostra attività va avanti alla luce del sole e continuerà fin quando la Sardegna non sarà libera dall’opprimente e inutile giogo dell’occupazione militare.
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