Un incontro – dibattito sul sistema dell’accoglienza in Italia, promosso dagli operatori delle cooperative sociali del Gruppo Educatori Catania, si è svolto venerdi 8 febbraio, a Catania, presso la sede del Comitato di Solidarietà Popolare “Graziella Giuffrida” .
-Ad introdurre il tema dell’incontro è stata Giorgia Italia, operatrice cooperative sociali del GEC , che ha evidenziato il ruolo degli educatori sociali, in modo specifico quello di coloro che sono impegnati nell’accoglienza delle migranti e dei migranti: “Facciamo il nostro lavoro con impegno e professionalità, ma subiamo la precarizzazione del lavoro, lo sfruttamento, il ritardo nei pagamenti. Il settore delle migrazioni, a causa della gestione miope ed emergenziale voluta dalla politica nazionale, e locale negli ultimi anni, ha visto proliferare molte cooperative, alcune delle quali spesso più attente al profitto ed alla visibilità che al rispetto dei diritti dei lavoratori e delle persone accolte.
Per questo motivo, dopo l’incontro con USB di novembre, abbiamo deciso di discutere del sistema di accoglienza in Italia”.
Dopo Giorgia ha fatto seguito l’intervento di Yasmine Accardo, con la presentazione del libro collettivo, di cui lei strssa è una delle autrici, “Il sistema di accoglienza in Italia: esperienze, resistenze, segregazioni”.
“Il sistema d’accoglienza in Italia riduce le persone migranti al silenzio e trasforma migrazioni e accoglienza in un affare economico e politico. Trafficanti, mondo delle imprese, politici, compresa una parte dei gestori dei centri di accoglienza, alimentano i propri affari sulla pelle delle persone migranti, le quali, trattate come fossero merce di scambio economico – ideologico, subiscono questo gioco al massacro di cui sono solo oggetto”.
Una testimonianza, questa di Yasmine e degli altri autori del libro, sul sistema di accoglienza delle persone richiedenti asilo e rifugiate, realizzata dall’interno del sistema, “con l’obiettivo di metterne in evidenza limiti, forme di segregazione e resistenze, sapendo che bisogna superare questo sistema, nel nome della giustizia sociale e della partecipazione, contro le politiche razziste e xenofobe che si stanno imponendo in Italia e nel resto dell’Unione Europea”.
L’intervento di Yasmine ha fatto scaturire un costruttivo dibattito che ha registrato parecchi interventi di lavoratrici e lavoratori delle cooperative sociali. Anche proposte di lotta, come quella avanzata dalla Federazione del Sociale USB : la mobilitazione a Catania delle lavoratrici e dei lavoratori del comparto eterogeneo delle cooperative attraverso la realizzazione di un Coordinamento di lotta.
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