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Tunnel TAV? Firenze ripensaci!

Mentre in Toscana si continuano a magnificare le grandi infrastrutture – e mentre i problemi legati alla mancata manutenzione sono sempre più evidenti – nessuno parla di un problema ferroviario che preoccupa non poco le imprese italiane che hanno grosse difficoltà a spedire le loro merci nel nord per via dell’interruzione della linea che dall’Italia porta a Rotterdam e agli altri porti del nord Europa.
La causa di questo grave problema è dovuta ad un cedimento della linea ferroviaria nei pressi di Rastatt, in Germania, per lo scavo di una doppia galleria ferroviaria sotto quella esistente a metà del mese di agosto. Per fortuna non si sono verificati incidenti ai treni.
In un primo momento si pensava di ripristinare la linea prima della riapertura delle fabbriche dopo la pausa estiva, ma adesso di parla di ottobre e si profilano addirittura tempi più lunghi.
Per quanto riguarda i tunnel fiorentini del Passante TAV invece si continuano a ignorare i rischi connessi allo scavo di tunnel in terreni alluvionali e soprattutto in ambiente urbano. Eppure gli esempi di problemi sono molti, ma sempre volutamente ignorati; è di questi giorni la notizia che a Torino alcuni condomini sono stati interessati da crepe per la costruzione della metropolitana. Se pensiamo che quel progetto è stato realizzato con somma cura e poniamo la mente al progetto fiorentino così pieno di problemi e di lacune, c’è da farsi venire i brividi. Ma non possiamo dimenticare altri esempi sempre dalla Germania come il disastro di Colonia, i lavori fermi a Karlsruhe, in Sicilia una galleria a Palermo è ferma da mesi ed ha richiesto l’evacuazione di interi stabili.
Nei dibattiti che il comitato ha promosso in questi anni molti ci hanno chiesto perché il progetto delle ferrovie non prevedesse il passaggio sotto i binari esistenti invece che sotto le case e i monumenti. La vicenda di Rastatt dà una immediata risposta.
Il Comitato ricorda anche che per il cedimento della ferrovia in Germania si è abbandonato il progetto, si sta sommergendo di cemento la fresa TBM per riempire il tunnel improvvidamente costruito.
Nel caso di Firenze ci sono da ricordare i troppi problemi irrisolti e potenziali che saranno causa di sprechi e danni; non dimentichiamo anche le numerose illegalità e abusi già oggetto di due inchieste della magistratura e oggi addirittura incrementatisi, come descritto in nuovo esposto che nei prossimi giorni verrà inviato alle autorità competenti.
Nella nostra città sembra dominare la follia: si affrontano simili rischi per costruire una ferrovia dove passeranno pochissimi treni e si realizza una stazione sotterranea per far  fermare, in superficie, degli autobus. Cose da non credere, ma la realtà toscana supera davvero la più fosca fantasia.

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