Il crollo del ponte Morandi a Genova, con il suo tragico bilancio di vite umane, ha mostrato a tutti quanto esaltare le privatizzazioni servisse a coprire un unico vero scopo: far realizzare immensi profitti a poche famiglie del capitalismo italiano, a scapito della sicurezza collettiva, delle nostre finanze,e dei posti di lavoro. Autostrade, ILVA, Alitalia, Telecom, solo per citare i casi più famosi: migliaia e migliaia di esuberi, aziende portate al fallimento.
Genova dimostra, più che simbolicamente, quanto lo slogan “privato è bello”, così in voga dai primi anni ‘90 in poi e declinato da tutti i governi che da allora si sono succeduti alla guida del nostro paese, sia stata una vera e propria truffa, perpetrata ai danni della collettività. Come lo sono del resto tutte le cosiddette grandi opere, dal ponte di Messina al TAV al TAP, solo per citarne alcune tra le più inutili e dannose, agognate dai padroni del cemento e sollecitate dall’Unione Europea che ha fatto delle privatizzazioni uno dei suoi mantra più importanti.
Il vergognoso abbandono che avvolge i paesi del terremoto, lo stallo nelle grandi vertenze ILVA e Alitalia, il degrado della rete autostradale, la devastazione dei servizi pubblici e dei territori, impongono ormai scelte immediate e decisive.
La strada delle nazionalizzazioni, che porti con sé anche una nuova e diversa concezione del modello di sviluppo, che preveda partecipazione delle comunità e controllo popolare, salvaguardia del territorio, del bene comune, del lavoro NON ammette più ritardi, né tentennamenti da parte di questo governo. Governo di cui fa parte una forza come la Lega che in passato ha sottoscritto concessioni e, come tutti gli altri partiti, ha preso soldi da Autostrade, votando come gli altri il decreto Salva-Benetton e che oggi, non a caso, frena sulle ipotesi di ripublicizzazione del settore.
Occorre quindi mobilitarsi perché la richiesta di nazionalizzazione che è venuta dal basso e che è stata populisticamente evocata dal Governo, sia effettivamente esaudita, per rimettere in campo, qui ed ora, il rilancio del lavoro pubblico come rilancio dei servizi sociali a partire da sanità, istruzione, abitazioni, del carattere pubblico dell’acqua, per sottrarli agli appetiti dei privati e degli speculatori, con un piano di finanziamento, assunzioni e di reinternalizzazioni che porti al superamento del precariato.
Per questo rivolgiamo un appello a tutte le forze sociali, politiche, ai comitati dei territori, alle lavoratrici e ai lavoratori, alle/ai precarie/i, per costruire insieme entro settembre un’assemblea nazionale a Genova e una grande manifestazione il 20 Ottobre a Roma.
Per difendere il territorio, i servizi, la salute, il lavoro, per fare sentire la voce di chi in questi anni di crisi ha pagato tutto con aumento dello sfruttamento, delle tariffe, dell’inquinamento.
NAZIONALIZZARE QUI ED ORA!
Un appello per costruire la mobilitazione di ottobre
4 settembre 2018
Primi firmatari:
Sergio Cararo – Eurostop
Viola Carofalo – Potere al Popolo
Mauro Casadio – Eurostop
Giorgio Cremaschi Potere al Popolo
Nicoletta Dosio – No TAV
Eleonora Forenza – Eurodeputata Prc – Potere al Popolo!
Carlotta Guaragna As.I.A. USB – Torino
Pierpaolo Leonardi USB
Guido Lutrario Federazione del Sociale USB
Daniela Mencarelli USB Pubblico Impiego
Maria Vittoria Molinari As.I.A. USB – Roma
Francesco Piccioni Contropiano
Salvatore Prinzi ex OPG
Francesco Rizzo USB ILVA
Luciano Staccioli, Usb Alitalia
Ernesto Screpanti, economista
Mauro Alboresi – PCI
Luciano Vasapollo vicerettore La Sapienza
Carlo Cellamare, docente La Sapienza
Marta Collot , Noi Restiamo Bologna
Maria Antonietta Di Cello – Potere al Popolo Lamezia Terme
Roberto Musacchio Altra Europa – Potere al Popolo
Carolina Zorzella. Noi Restiamo Bologna
Viola Negro, Noi restiamo Torino
Marina Boscaino LIP – Potere al Popolo
Giulia Livieri, noi restiamo Roma
Carla Corsetti – Democrazia Atea
Franco Russo – Forum Diritti Lavoro
Beatrice Gamberini, Noi Restiamo Roma
Francesco della Croce – segreteria del PCI
Gianmarco Bucciarelli, csoa Intifada Roma
Paolo Maddalena, vicepresidente emerito Corte Costituzionale
Stefano Fassina, deputato SI, Patria e Costituzione
Valerio Tellenio- Federazione dei comunisti anarchici- Fano
Roberto Pardini Genova city strike
Alessandra Perrotta- Usb- Genova
Francesco Leonelli – Potere al Popolo
Emanuele Salvati USB Terni
Nico Vox – Eurostop, Milano
Franco Maggi, delegato Fiom (Avezzano)
Vincenzo Bellantoni, Carovana Antifascista
Giuseppe Carrroccia, ferroviere, segretario circolo Prc Cinecittà
Francesco Santoianni, blogger
Organizzazioni e reti nazionali finora firmatarie:
Potere al Popolo, Unione Sindacale di Base, Clash City Workers, Piattaforma Eurostop, Noi Restiamo, Senso Comune, Partito Comunista Italiano, Rete dei Comunisti, Risorgimento Socialista, Democrazia Atea, Bastalternanza
le adesioni vanno inviate a nazionalizzareora@gmail.com
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federica
Siete di una disonestà intellettuale irritante, dal basso non è venuto nulla, se non un voto che ha portato il M5S al governo,e questo vi rode assai, per arrivare a dire che il governo ha evocato populisticamente le nazionalizzazioni: Questa è una vostra interpretazione, il governo, nello specifico il m5s, E’ per le nazionalizzazioni, sempre che non vengano ostacolati anche da cretini come voi. Voi che non riuscite a concepire che qualcuno sia genuinamente e onestamente per le nazionalizzazioni, per l’acqua pubblica, perché siete già marci dentro, e per voi, quindi, sono tutti marci. E, soprattutto, credete di essere gli unici depositari di certi valori. Tra i cretini firmatari, mettiamo Cremaschi e Carofalo in cima alla lista.
Redazione Contropiano
Le nazionalizzazioni fino a qui sono state enunciate da una parte del governo, non da tutto il governo. La manifestazione chiede esplicitamente di andare fino in fondo: nazionalizzazioni qui ed ora, appunto. Se questa la irrita non siamo in grado di fornirle soluzioni efficaci
Aldo Pappalepore
Cara Federica approfondisci il significato di populismo, verifica la coerenza/compatibilità tra le nazionalizzazioni dei servizi essenziali, la flat tax ed il reddito di cittadinanza, esamina/confronta le posizioni del M5S rispetto al No-Tav, No-Tap ed agli F35 con le scelte che sta operando il Governo, ma soprattutto non insultare e non mangiare troppi yogurt. Un cretino di turno
federica
Alla redazione dico che infatti ho specificato che è il M5S che vuole le nazionalizzazioni. Basta saper leggere. A quell’altro non perdo tempo a rispondere.
Redazione Contropiano
Vedremo, ma abbiamo da tempo perso l’ingenuità e la fede…
Intanto noi scendiamo in piazza il 20…
sergio falcone
Ne’ Stato, né privato: comune. Per una sfera pubblica non statale. A quando l’autogestione?
Redazione Contropiano
Posizione interessante, ma alla fine è diventata. magari involontariamente, un modo per non mettersi di traverso sulla svendita dei beni pubblici. Tutto o niente!! E alla fine siamo rimasti con niente. E’ tempo di rimettere in moto un processo conflittuale antagonista ma credibile,
Silvia
Salve, venendo da fuori vorrei sapere se avete già idea se la manifestazione si svolgerà al mattino o nel pomeriggio. Grazie mille!
Redazione Contropiano
Probabilmente nel primo pomeriggio come avviene di solito per le manifestazioni nazionali