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Roma. Occupato il Teatro Valle

Il Teatro Valle è stato occupato. Stamattina alle ore 10, un centinaio di persone del collettino «lavoratrici e lavoratori dello spettacolo autorganizzati» sono entrati nello storico teatro del centro per dare il via all’occupazione che dovrebbe durare tre giorni. «Come l’acqua, l’aria ora la cultura», e «Riprendiamoci il Valle», sono gli slogan che si leggono sugli striscioni che appendono dall’ultima galleria del teatro. «Oggi lavoratrici e lavoratori dello spettacolo autorganizzati che in questi mesi si sono mobilitati per i ripetuti attacchi subiti dal mondo dell’arte e del sapere, hanno occupato il Teatro Valle che, a seguito della soppressione dell’Ente Teatrale Italiano cui sino ad ora è stata affidata la gestione, rischia la chiusura», si legge sul volantino che distribuiscono. «L’assessore alla cultura del Comune di Roma Dino Gasperini – continua il testo diffuso ai passanti e ai giornalisti – ha dichiarato che si impegnerà per la tutela del Valle e della sua identità. Queste rassicurazioni non bastano. Chiediamo trasparenza e chiarezza. Chiediamo che gli artisti e i professionisti del settore vengano coinvolti a livello progettuale e decisionale sul destino di uno dei Teatri più importanti d’Italia attraverso la creazione di una commissione competente». Alle 14 è prevista la conferenza stampa sull’impresa, mentre alle 16, prende il via l’assemblea dal titolo «Cronaca di una morte annunciata: dal Valle a Cinecittà, la gestione dei beni e delle risorse culturali in Italia. Mentre alle 20, partono le esibizioni sul palcoscenico del teatro con una serie di personaggi famosi. Con questa azione, gli occupanti lanciano un appello a tutti i cittadini , artisti e a tutti i singoli lavoratori per un impegno comune sul futuro del Valle e dell’arte in Italia. L’appello è stato già firmato da cento intellettuali e artisti, da Andrea Camilleri a Toni Servillo, Ascanio Celestini, Fausto Paravidino, Emma Dante, Filippo Timi, Valerio Mastandrea, Anna Bonaiuto.

 

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