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Per non dimenticare il massacro di Stato della metro Charonne

L’8 febbraio 1962, nel mezzo di un’ondata di attacchi commessi sul territorio algerino e francese dall’OAS (l’Organizzazione dell’Esercito Segreto, creata nel 1961, con lo scopo di mantenere a tutti i costi l’Algeria sotto il dominio francese), diversi sindacati e organizzazioni politiche di sinistra convocano una manifestazione a Parigi contro il terrorismo dell’OAS e per la pace in Algeria.

Più di 20mila persone prendono parte ad un corteo, composto principalmente da giovani e in particolare da donne, che parte da Place de la Bastille in direzione di Place Voltaire.

Nei pressi della stazione metro di Charonne (11ème), mentre gli organizzatori stavano per dichiarare conclusa la manifestazione e disperdersi, diverse brigate speciali di polizia, dotate dei cosiddetti “bidules” (lunghi bastoni neri) e agli ordini del prefetto Maurice Papon, hanno attaccato duramente i manifestanti, costretti a rifugiarsi nella stazione della metropolitana.

Scene di estrema violenza da parte della polizia hanno avuto luogo in fondo alle scale e all’interno della stazione, come riporteranno numerosi testimoni, i quali riferiranno di griglie di ferro sradicate da terra e lanciate contro i manifestanti, tra il fumo dei gas lacrimogeni e le manganellate.

Alla fine, il bilancio di questo massacro di Stato sarà tragico: 9 vittime e circa 250 feriti.

Un bel documentario per non dimenticare: https://bit.ly/379WolF

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