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Milano: studenti No Tav in corteo, bloccati i binari a Rogoredo

Nuovo blitz degli attivisti del movimento No Tav questa mattina a Milano. Una trentina di persone intorno alle 10 sono entrate nella Stazione di Milano Rogoredo ed hanno bloccato due degli otto binari causando ritardi alla partenza e all’arrivo di alcuni convogli. In particolare è stata bloccata la partenza di un Frecciarossa diretto nella capitale. Poi intorno alle 10.30 è intervenuta la Polizia che ha sgomberato i manifestanti. Il Frecciarossa per Roma è partito con quasi 30 minuti di ritardo mentre un altro convoglio diretto a Napoli con 15.
E sempre a Milano alcune centinaia di studenti hanno sfilato nelle vie della città contro l’alta velocità e la repressione. Dietro a scudi di polistirolo che creano la scritta ‘Milano No Tav’ si è snodato un corteo di solidarietà – convocato dal Coordinamento dei collettivi studenteschi e dalla Rete Studenti – con la popolazione della Val di Susa e con gli attivisti che sono stati arrestati o denunciati finora. La manifestazione è partita da Largo Cairoli e, dopo la mancata concessione da parte della Questura di arrivare fino in Stazione centrale, ha ottenuto di poter terminare in piazza Caiazzo, poco distante dallo scalo ferroviario. Lungo il percorso sono state tracciate scritte su due istituti bancari. 
Quando gli studenti sono arrivati a destinazione, una ventina di persone si sono staccate dal corteo e si sono diretti alla Stazione Centrale, per compiere un veloce e pacifico blitz. Con striscione, volantini, megafono e fumogeni sono sbucati dalla fermata della metropolitana per raggiungere il ‘Freccia Club’ della stazione a pochi metri dai binari. Pochi minuti dopo, il gruppo si è allontanato per ricongiungersi al corteo. 
Anche a Torino stamattina stanno manifestando alcune centinaia di studenti contro la Tav. Sono partiti intorno alle 10 da piazza Arbarello e hanno percorso corso Galileo Ferraris diretti verso il centro controllati a vista da un imponente schieramento di Polizia. Arrivati davanti alla Scuola di Applicazione alcuni manifestanti hanno lanciato uova contro i carabinieri. Poi il corteo si è gonfiato con l’arrivo degli studenti di altre scuole e si è diretto alla stazione di Torino Porta Nuova. Gli studenti sono entrati all’interno dello scalo e si sono seduti sui binari 17 e 18 davanti a un treno Frecciarossa impedendone la partenza. Il corteo era aperto dallo striscione «Tagli all’istruzione 8 miliardi, costo per il Tav 20 miliardi». Poi dopo mezzora di blocco dei binari gli studenti sono usciti dalla Stazione di Porta Nuova e dopo qualche centinaio di metri hanno sciolto la manifestazione al grido di «Andiamo avanti senza paura, ora e sempre ‘a sarà dura».

Intanto alcuni esponenti del movimento No Tav hanno inviato una lettera ad ognuno dei 726 membri del Parlamento Europeo. La missiva, firmata dal comitato ‘Presidio Europa’,  chiede ai parlamentari di Bruxelles di «prendere atto della violenta, anti-democratica e pericolosa situazione che sta subendo in questo momento la Val di Susa, a causa della imposizione del progetto della linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione, anche per mezzo di una crescente militarizzazione del territorio». L’appello fa riferimento alla lettera che più di 360 professori universitari, esperti e tecnici, hanno mandato al presidente del Consiglio Mario Monti, chiedendo che «i tecnici siano finalmente ricevuti per aver modo di esprimere in dettaglio le loro osservazioni e preoccupazioni». Alla lettera, riferisce il movimento no-tav, «hanno aderito in pochi giorni più di 14.000 persone da tutta Italia, firmando una petizione che chiede un incontro tra il governo tecnico e i tecnici». Per i promotori dell’iniziativa, «lo scopo dell’appello è di far riflettere su questo momento tanto difficile per la gente della Valle di Susa, dando informazioni su azioni concrete e anche suggerendo una chiave di interpretazione delle notizie che arrivano dalla stampa e dai media».

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