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Un professorino di Forza Nuova invoca il Ku Klux Klan

 

Non si sa chi mai l’abbia nominato “docente”, né di quale materia. Di sicuro uno così è da qualificare come incompatibile con il ruolo di insegnate, a qualsiasi livello e di qualsiasi materia. I fascisti non caoiscono un cazzo di nessun problema più complesso del singolo neurone di cui sono dotati, quindi non trovano di meglio che sparare frasi “a effetto” cercando di trovare consenso in altrettanti monodotati.

Non per questo sono meno pericolosi. E chi ha strizzato loro l’occhio – i berlusconiani in primis, ma anche quakche imbecille “di sinistra” che nnon trovava strano inteloquirci – dovrebbe leggersi il mirabile ragionamento dell’atleta italiana, medaglia di bronzo agli europei di atletica leggera, Dariya Derkach. E poi tagliarsi la lingua.

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Così Sebastiano Sartori, docente che milita nel movimento di estrema destra, ha commentato su Facebook l’accesso degli immigrati ai posti della Pubblica Amministrazione. “Non sono pentito, è un commento ironico”
Roma – 26 agosto 2013 – Sebastiano Sartori fa l’insegnante precario nelle scuole superiori a Venezia. Trova però anche il tempo di dedicarsi alla politica, rivestendo il ruolo di segretario provinciale di Forza Nuova, movimento di estrema destra che negli ultimi mesi si sta dedicando a sanguinolente messe in scena per propugnare le sue tesi sull’immigrazione.

 

Probabilmente è proprio questa militanza, come succede con tanti leghisti, a farne un nostro lettore. Tanto che giovedì scorso, mentre milioni di persone erano ancora al mare, lui era davanti a un computer a condividere su facebook l’ articolo di Stranieriinitalia.it che spiega come d’ora in poi anche gli immigrati che hanno la carta di soggiorno potranno aspirare a un posto nella pubblica amministrazione.

 

Chissà se Sartori teme la concorrenza di professori stranieri più preparati di lui, fatto sta che, insieme al link alla notizia, ha deciso di affidare al social network anche un suo illuminato commento: “Gli amici degli allogeni – ha scritto rivolgendosi evidentemente a chi non vota Forza Nuova – li avete votati voi ed ora ce la mettono nel culo. Il cavallo di troia lo avete trascinato voi dentro la città ora siamo finiti”. Poi ha proposto la sua soluzione: “KuKluxKlan unica via”.

 

Scomodando gli incappucciati che linciavano i neri, il professore ha sollevato un vespaio e qualche interrogativo su cosa avrà da insegnare chi inneggia ai paladini della violenza razzista. Lui, però, non si scompone.

 

“Non vedo perchè dovrei pentirmi di quello che e’ scritto, nel contesto in cui l’ho scritto”  ha spiegato a un quotidiano locale. Le sue parole? “Un commento ironico di fronte a una legge che rappresenta il peggiore degli incubi possibili, contro il quale tutti dovremmo scendere in strada”.

da http://www.stranieriinitalia.it

Elvio Pasca

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