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Un Chicco alla Testa del ministero degli scandali

Per ora lo dà per certo solo il Corriere della Sera, che comunque ha buone entrature a Palazzo Chigi, ma in ogni caso il suo nome circolava già da un pezzo. Il problema per Renzi è sostituire Federica Guidi al ministero dello sviluppo economico (una volta si chiamava “dell’industria”, e il cambio di nome riflette il declino del paese), bombardato dalle intercettazioni e dalla pratica del legiferare per favorire tizio o caio.

Bigona dire che quando si libera una poltrona Chicco Testa è sempre in pole position per poggiarvi le auguste terga. Ex Pci, parlamentare Pds, ambientalista convertito al nucleare senza se e senza ma, rappresenta al meglio una classe dirigente che sembra capace di tutto senza aver mai mostrato doti particolari, se non quella – decisiva, sembra – dell’appartenenza a un certo giro che conta.

Basta un piccolo elenco: ex Presidente Nazionale di Legambiente, ex Deputato PCI/PDS, ex Presidente del Consiglio di Ammistrazione di ACEA del Comune di Roma,ex membro del CNEL, ex Presidente del CISPEL, ex Presidente del Consiglio di Amministrazione di Enel, ex membro del Consiglio di Amministrazione di Wind, ex membro dell’Expert Advisory Committee dello European Carbon Fund, ex Presidente del Comitato Organizzativo del 20º Congresso Mondiale dell’Energia, promosso dal WEC-World Energy Council, ex membro del Consiglio di Amministrazione del gruppo Riello, ex membro dello European Advisory Board di The Carlyle Group (Private Equity), ex Presidente del Consiglio di Amministrazione di S.T.A. S.p.A. di Roma; ex Presidente del Kyoto Club, ex Presidente della società Roma Metropolitane, ex Managing Director di Rothschild Italia, ex Presidente di Telit Communications Plc; ex AD di Telit Communication SPA, ex Presidente di Sorgenia; ex Presidente di E.VA Energie Valsabbia, ex Vice Presidente di Idea Capital Funds SGR., ex antinuclearista. Attualmente è Presidente di Assoelettrica.

Chiunque altro avrebbe le vertigini, dopo aver attraversato più incarichi che anni di vita. Lui no. Del resto, come politico, è stato sempre un “pragmatico”, uno che parla degli ideali ma non disdegna di mollarli se conviene alla carriera.

E non ha nemmeno ceduto alla tentazione si apparire “buonista” (il rischio c’era, viste le origini da ambientalista), e lo ho ha fatto vedere nel corso di una imbarazzante diretta televisiva a “Cominciamo bene”. Il geologo Mario Tozzi stava argomentando le ragioni del NO al NUCLEARE, e ovviamente  sottolineava i profitti che sarebbero Andati alle banche d’affari. Non ha fatto neanche in tempo a finire che subito Testa gli si è rivolto con un simpatico “Ti Spacco la Faccia!!”.

Il suo riferimento è stato per lungo tempo “Uòlter” Veltroni, quindi non poteva che approdare alla corte di Renzi. Ma con una sua “autonomia” – ci si è scontrato, da presidente di Assolelettrica – a proposito dell’inserimento del canone tv nella bolletta della luce.

In fondo è ormai un uomo esperto. Uno che sa che i premier passano, ma gli entourage si riciclano.

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